19 febbraio 2007

Il mondo sta cambiando

In un mondo dove ci si arrabatta per vivere in modo dignitoso e sempre meno gente sa pazientemente aspettare il proprio turno ci capita di dover vedere anche spettacoli indecenti ed assistere inermi al film di una vita che scorre senza pietà. Quante manifestazioni ho fatto quando andavo al Liceo per trovare la scusa di non far nulla a scuola e quante volte mi sono reso conto che quella esternazione di dissenzo alle autorità competenti non venivano nemmeno ascoltate e subito dopo dimenticate come se mai fossero state fatte. Oggi si continuano a farle per ogni cosa, motivi giusti o meno giusti, ma lo stesso hanno poco significato.Ci si illude sempre di poter avere la bacchetta magica e cambiare il destino della Terra con un solo battito di ciglia, ma aime' non è proprio così poichè i potenti continueranno a spadroneggiare portando alla rovina il "sistema mondo" e noi poveri ed umili cittadini saremo sempre piu' sopraffatti da un ingranaggio piu' grande di noi.
Sono convinto, a questo punto, che le energie vadano incanalate in cose ben più produtive e non sprecate per lotte vane ed intili. Si parla tanto di emancipazione della donna, uguaglianza dei sessi, pari opportunità e sono estremamente daccordo ma quasi come se l'argomento non interessasse più l'attenzione viene spostata sulle coppie di fatto e sugli amori gay. Stiamo andando contro natura ma dobbiamo fare anche i tolleranti, dobbiamo essere gentili e con presunzione dovremmo accettare cose che non riusciamo a spiegare.Io non criminalizzo chi è diverso ma non credo nemmeno che sia giusto osannare tutti coloro che dimostrano il loro amore omosessuale e lo ostentano come se fosse una cosa da mettere in vetrina. Ora accettiamo anche le adozioni, accettiamo che un piccolo ragazzo abbia due padri o due madri come se questo mondo non fosse abbastanza difficile così. Viviamo pericolosamente in bilico su un filo che divide le cose belle da quelle brutte, le cose lecite da quelle proibite, tra il fumo e l'alcool, tra l'amore e l'odio, tra i soldi e le miserie, tra i ladri e gli onesti, tra il caos delle città di oggi e quegli assurdi silenzi delle solitudini che ci regalano le chat.Tutto diventa freddo e spersonalizzato, i ragazzi non dialogano più a viso aperto ma sono sempre nascosti dietro un monitor e si fanno forti degli sms stupidi, gli stadi vengono chiusi per ordine pubblico e poi riaperti qualche giorno dopo come se il problema fosse stato risolto, i mercati sono sempre più popolati da donne che in preda al panico sperano di spendere con parsimonia quei pochi euro rimasti.

Tutto sta cambiando, si sta evolvendo ma non sempre evoluzione significa migliorare la condizione precedente, anzi il più delle volte regala la schiavitù di un abitudine a rilassare il cervello ed atrifizzarlo poco dopo.
Tutto si evolve freneticamente, i cellulari fanno foto, video, si puo' addirittura fare una telefonata, hanno creato gli mp3, l'ipood nano, i masterizzatori dvd. Danno la possibilità di scaricare musica da internet e poi ci dicono che è vietato, ci danno le cose belle e poi ce le vietano un po come la nutella dal dietologo. Tutto muta ma non il Festival di Sanremo.
Sempre criticato e sempre uguale, adesso restano immutati, come ibernati, anche i cantanti.
Sempre gli stessi, sempre coloro che ebbero successo e che non riescono a trovare altre ragioni di vita se non quelle che porterebbero a rivivere i fasti passati. Non servono manifestazioni,non serve far sentire la propria inutile voce in un corteo perchè tanto non cambierà mai nulla. Veniva criticato con migliaia di manifestazioni , Berlusconi per il consenso Italiano per le truppe in Iraq e anche con il cambio del Governo siamo ancora li a sperare ce questa inutile guerra del Petrolio venga cessata o quantomeno chiamata con il suo vero nome.
Il Mondo e' cambiato per sempre e la storia ci insegna che difficilmente si torna indietro ed io stesso non vorrei ritornarci nel passato ma sono certo che se solo si avesse l'umiltà ipotetica di stoppare tutto per qualche minuto e di analizzare di quanto distante siamo dalla giusta via, saremmo quanto meno un attimo spaventati.
Ma poichè questo non avverrà mai allora vi preannuncio che la guerra non avrà mai fine, che l'inquinamento continuerà a danneggiarci, che il surriscaldamento del pianeta diverrà incurabile....insomma chi vivrà vedrà.

07 febbraio 2007

Il rispetto va guadagnato

Alcune volte alcune cariche di uomini che diventano potenti con esse, regalano anche un rispetto dovuto che qualche volta coincide anche con quello voluto.
Alcune volte rispettiamo un ornorevole, un cardinale, un direttore, un medico solo perchè potrebbero tornarci utili e temiamo di avere la peggio in alcune situazioni. Diamo del "Lei" e siamo ossequiosi oltre il dovuto non perchè lo sentiamo ma perchè lo dobbiamo per una educazione ricevuta. Quante volte abbiamo desiderato ignorare quel professone, quell'avvocato o quel giudice ma abbiamo sempre fatto buon viso cattivo gioco, abbiamo salutato elegantemente e abbiamo accolto ogni richiesta anche la piu' strana.
Pochi sono gli uomini che meritano davvero il nostro rispetto, che riescono a regalare alla gente attimi di pace e momenti di pura armonia, eppure noi siamo pronti a portare rispetto.
Anche ad un mafioso viene riservato rispetto e fedeltà ma non perchè questo è ritenuto un esempio per l'umanità ma solo per la paura del comportamento contrario.
In alcuni casi si rende onore piu' ad un malvivente che ad un premio Nobel, e questi sono i paradossi della vita che ci angosceranno sempre e renderanno sempre piu' strani gli attimi dei nostri respire terreni.
Qualche uomo invece riceve ossequi perchè li merita e la carica che rinveste è solo un contorno che non influisce sulle nostre valutazioni. Ogni volta mi viene come esempio la figura del Papa.
E' un istituzione religiosa talmente grande che ho difficoltà a collocare nella mia sfera di esistenza.
Papa Giovanni Paolo II ad esempio è stata una figura unica e difficilmente ripetible che apriva i cuori e lo avrebbe fatto anche senza quegli abiti bianchi, aveva tanto carisma e anche se qualche volta, a mio avviso, diceva cose scontate , queste pronunciate da lui avevano una cassa di risonanza enorme. Un uomo, un istituziuone, un esempio , un monumento alla religiosità ed alla sofferenza. Lui il rispetto non lo ha preteso ma se lo è conquistato attimo dopo attimo, non lo ha mai preteso ma gli è stato donato perchè tutti lo volevano.
Il Papa attuale non ha lo stesso carisma ma riceve comunque il rispetto di tutti solo per la carica che rappresenta, perchè per adesso non ha dimostrato nulla, non è un trascinatore. Probabilmente diventerà grande a per ora non lo e' ancora.
$Ricapitolando, ci sono uomini che hanno rispetto perchè è dovuto ma non voluto ed altri che hanno rispetto sia perchè dovuto che perchè voluto ed altri ancora hanno rispetto perchè voluto anche se non dovuto.
Insomma gli uomini devono interagire tra loro e la vita sarebbe piu' bella ed affascinante se tutti si impegnassero a guadagnare l'apprezzamento altrui solo per il piacere di essre cortesi e disponibili.
Io amo essere rispettato e rispetto allo stesso modo, qualche volta non mi riesce ma il piu' delle volte è mia premura impegnarmi in tal senso. Il rispetto non lo si compra ma lo si acquisisce con il tempo, con il passare dei giorni, sudando e vivendo senza inutili egoismi. Molti abusano dei propri poteri e noi timorosi restiamo inermi e non riusciamo a venire a capo di una situazione angosciosa e la subiamo . Quanti professori ad esempio hanno fatto questo, quanti poliziotti, quanti notai, macellai, tabaccai, gelatai, dietologi, istruttori. RESPECT !
Finita la scuola io non sono mai tornato indietro, non ho mai visitato le aule che mi hanno ospitato per anni, non ho mai avuto il desiderio di ristringere la mano a quei professori che per mesi mi hanno sottovalutato o quanto meno valutato con i para occhi. Portavo rispetto, li ascoltavo e tacevo ma solo perche' era dovuto, adesso che non ho questo obbligo e posso essere serenamente tranquillo , loro ora stanno ricevendo quello che meritano:NON RISPETTO !

Ora non ci sono piu' obblighi nei loro confronti ma solo resoconti...

03 febbraio 2007

Calcio di sangue a Catania

Oggi il sangue ha invaso ancora una volta il mondo del calcio e lo infanga pietosamente con la forza devastante di un uragano che spazza via anche la dignità dei veri tifosi che umilmente vanno allo stadio, pagando un biglietto talvolta esoso, per vedere una partita e gioire per i colori del cuore o semplicemente gustarsi qualche ora lieta in compagnia dei propri beniamini sul tappeto verde.
Oggi una semplicissima partita di calcio tra Catania e Palermo ha partorito dei focolari divampati definitivamente all'esterno dello stadio creando una guerriglia tra teppisti e forze di polizia conclusasi con numerosi feriti ed un morto.
Uno scempio si e' consumato drasticamente chiudendo fugacemente nella valigia i sogni di tanti italiani che in qualità di brava gente non avranno la possibilità di andare a vivere sport per novanta minuti, se poi di sport ancora si tratta.
Un mondo strano, quello del calcio, dove le regole vengono fatte in modo scriteriato e che solo in queste occasioni si accorge che qualcosa non va e andrebbe cambiato drasticamente. Un omicidio di uno pseudo tifoso ai danni di un poliziotto non viene punito come accadrebbe ad un normale killer che premeditatamente concerta un assassino efferato. Tutto sembra lecito ed ora mi vengono a dire che lo sport è in lutto e che fermano il campionato per una giornata, ed allora mi chiedo chi ha vinto? Visto che la guerriglia dei tifosi catanesi è scoppiata senza i tifosi della fazione opposta e semplicemente per dar sfogo a malumori latenti nati nella vita di tutti i giorni, sospendere il campionato premia la loro volonta o punisce i veri tifosi che magari hanno pagato regolarmente il biglietto allo stadio o l'abbonamento Pay Tv ?
Come sempre la verità forse sta nel mezzo ma una cosa e' certa, lo sport questa sera ha subito un duro colpo e difficilmente sapra reagire se non con un colpo di spugna deciso e risolutivo.
Il calcio resta uno sport e va trattato in quanto tale senza pero' perdere di vista gli aspetti economici che questo determina ed allora attenzione a dare giudizi affrettati.

Lo stadio di Catania questa volta e' stato solamente il luogo sceltp per la violenza che ha usato il calcio come pretesto ma che non ha nulla a che vedere con la partita in se. L'arbitro ha preso delle decisioni strane che avrebbero potuto animare la gente ma la guerriglia e' nata prima, magari in settimana o durante questi anni in cui il divario tra ricchi e poveri si sta dilatando sempre piu'.
Io non giustifico nessuno, ci mancherebbe , ma credo che andrebbe approfondito il problema e che i dirigenti del calcio nulla possono se lasciati da soli ma andrebbero coadiuvati dalle forze dello stato che con azioni singolari e decise dovrebbero porre fine ad una situazione insostenibile. Morire per una partita di calcio non è giusto.
Sogni infrati, destini spezzati, vite addolorate. Questo e' il resoconto di una serata sbagliata che non aveva ragione di esservi ma che invece abbiamo vissuto nostro malgrado.
Non si va allo stadio con una bombda carta nella tasca pronto a farla esplodere alla prima nefandezza, ma e' chiaro che una premeditazione del gesto ci sta e che certa gente andrebbe allontanata per sempre non solo dallo stadio ma dalla vita sociale in genere perchè e' frutto di malcontenti e fame che non possono convivere con chi ogni giorno si fa il "culo" in fabbrica a lavorare per guadagnare qualche euro.
No, io non li giustifico, io li condanno, io dico che devono essere reclusi per molti anni perchè non si uccide in questo modo un uomo di 38 anni , padre di famiglia che faceva il proprio dovere ingrato. Riflettiamo.
Qui non centra il calcio in se ma , ripeto, è la malavita che aveva deciso ciò molto prima dell'evento calcistico che vedeva difronte due squadre che in campionato stanno facendo bene e stanno lottando per traguardi di festa che qualche anno fa si sognavano. Catania non va criminalizzata pero', ma è solamente la città che adesso è presa nel mirino perchè madre di questi episodi che sarebbero potuti accadere ovunque nel mondo e sarebbero stati severamente puniti mentre in Italia lasceranno il tempo che trovano perchè domani la gente dimentica ed è pronta ad una nuova battaglia.