28 ottobre 2006

La libertà di espressione non ha sbarre

Questo post e' un voler protestare contro tutte le restrizioni e le regole che la società civile ci impone formando una specie di cupola di eticità che ci rende tutti simili.
Pochi sono coloro che hanno il coraggio di uscire fuori dal coro e far sentire stridente la propria voce che se ascoltata sola potrebbe non far rumore ma che se analizzata in un contesto piu' ampio avrebbe un significato diverso e certamente piu' incisivo.
Ormai ascoltiamo quello che decidono di farci sentire ed osserviamo quello che decidono di farci guardare e ci dicono addirittura cosa dire e ci indirizzano sul cosa pensare. Io sono sinceramente nauseato.
L'altra sera guardavo la televisione e son passato dall'Isola di Simona Ventura, programma dove la parola sconcia e diseducativa e' la normalità nonostante si cerchi poi di fingere l'essere scandalizzati, ed hanno eliminato Ceccherini perchè ha bestemmiato in diretta.
Premesso che son daccordo sull'essere educati per meglio diffondere maniere corrette a chi usufruisce della televisione come mezzo per trascorrere serate spensierate, ma non riesco a concepire un regolamento di questo tipo che permette qualsiasi tipo di mancanza e sconceria ma poi vieta la bestemmia, come se poi nella vita di tutti i giorni non esistesse.
Un programma creato per capire come si comportano concorrenti in condizioni disagiate e senza cibo ed analizzarne le dinamiche strane che portano uno contro l'altro, non accetta poi la bestemmia?
Forse non tutti i giorni ma a chiunque sara' capitato di dire una parolaccia, ma il significato intrinseco del verbo pronunciato non e' quello reale ma quello che noi nella mente sappiamo essere un dispreggiativo.
Voglio dire che se si pronunciano "vaff...." oppure "figlio di p...." o ancora "sei uno str....." non ci si riferisce al reale significato della parola ma e' per noi una liberazione, uno sfogo all'iritazione che ci pervade. Se ad esempio sapessimo che "arcibabbo" fosse una brutta parola, la diremmo lo stesso senza saperne nemmeno il significato.
Certo la bestemmia e' cosa diversa, ma di sicuro non viene detta con l'intenzione di offendere un'entità suprema, se mai esistesse. Non avrebbe senso, in quanto se questa entità che tra l'altro predica il perdono , dovesse esistere davvero, sarebbe cosi potente da punire colui che l'ha pronunciata, quindi chi sano di mente sparlerebbe di un Dio in modo effettivo? Nessuno !! Quindi deduciamo che la bestemmia e' un modo di dire, brutto, che e' entrato , purtroppo, nel linguaggio comune. Ora tutti i moralisti hanno alzato la voce, come hanno fatto anche in passato, lapidando quasi tutti coloro che la pensano come me e decidono di isolare per un po' la gente che ha avuto questa mancanza, come se poi avessero il potere di poter decidere della vita degli altri, come se potessero decidere quanto dovrebbe durare il purgatorio per espiare il peccato commesso. Ceccherini e' stato allontanato dalla televisione per un po per volere di pochi che fanno dell'etica uno scudo pesantissimo da usare a piacimento solo quando piu' conviene.
Vogliono agire e farci pensare le cose che vogliono, ed io non ci sto.
Questo esempio di finta informazione che ci arriva nelle nostre case si puo' espandere ad ogni campo. Giornali, telegiornali, interviste e documentari e persino i film. Le verita' sono pilotate un po' come la storia che si studia a scuola che viene tramandata solo dai documenti lasciati dai vincitori, quindi documenti che narrano solo delle gesta eroiche di chi vuol farsi ricordare grande e non delle scempiagini fatte in altre occasioni.
Lo stesso vale per gli attacchi terroristici alle torri gemelle del lontano 11 settembre di 5 anni fa. Sapete solo le cose che gli americani vogliono farci intuire e vengono poi celate le verita' ed io in questo branco di pecore non ci sto !!
Chi ha detto che non bisogna bestemmiare? Per quale motivo non si dovrebbe fare, siamo in una dittatura ? Perche' bisogna sempre fingere interesse per le cose? Certo bisogna rispettare certe regole fondamentali per il vivere in comunita', ma solo le regole che permettono di non ledere le liberta' altrui ma non quelle che ti vietano di parlare di una religione in modo sconcio.
Io riammetterei Ceccherini e farei luce su tutte le cose oscure, tutte quelle frasi lasciate nella penombra , dette e non dette...io cambierei le cose, al max toglierei dalla televisione certi spaccati di realta' finta tipo l'elezione di Miss Italia dove la piu' cattiva delle concorrenti ha preso il massimo dei voti a scuola e ha dato solo 10 euro ad un mendicante.
Sono certo che questa mia serie di pensieri non saranno molto condivisi o quanto meno non lo saranno a voce alta ma forse dentro in fondo qualcosa è condivisa.
Con questo non voglio dire che sono cinico o senza sentimenti verso un futuro , ma sono sempre piu' fermo sostenitore della liberta' di espressione su tutto senza alcuna censura, nemmeno la piu' atroce e dolorosa, nemmeno quella piu' dura e cruda. Non desidero i vostri applausi e ne ho la volonta di dimostrare nulla, ma amerei che ognuno si fermasse solo un secondo e capisse i veri contrasti di questa vita terrena...

23 ottobre 2006

....grazie Schummy ....

Oggi alla fine del Gran Premio del Brasile di Interlagos vinto da Felipe Massa su Ferrari che ha sancito la vittoria mondiale di Fernando Alonso su Renault, mi è rimasto un grande vuoto lasciato dall'annunciato addio alle corse di Michael Schumacher.
I suoi sono numeri da brivido che hanno fatto di quest'uomo un vero mito dell'automobilismo, tanto grande, da far pensare che nessuno dopo di lui sara' in grado di ripetere il suo tappeto di trionfi.
Probabilmente noi italiani eravamo abituati troppo bene, quando dopo anni di difficoltà, la Ferrari ha incominciato a stravincere su ogni pista alternando sempre le seconde guide ma lasciando fisso sempre lui, il grande Schummy.
Un tedesco sgorbutico e preciso, lontano dalle abitudini italiane. Un ragazzo metodico e calcolatore che non sbaglia quasi nulla, che determina le situazioni e domina gli eventi.
Le domeniche erano incantante e tutto sembrava cambiare colore quando la rossa sfrecciava tra mille difficolta' sempre in testa alle corse con lui alla guida, sprezzante del pericolo da vero numero uno.
Si lui è il numero uno di tutti i tempi perche lo ha dimostrato sempre anche quando le cose andavano male, lui non si e' mai accontentato di un piazzamento, ha sempre cercato di arrivare sul gradino piu' alto del podio lasciando una speranza a tutti i ferraristi anche quando dalle prove si vedeva che si stava qualche decimo indietro.
E' nato per vincere e lo ha sempre fatto, per lui il secondo posto era una sconfitta e non qualche punto portato a casa, perche' lui, schummy, ha sempre combattuto per restare li in alto dove da anni era arrivato.
Ha detto addio da qualche settimana ma oggi quando ho visto la gara che volgeva al termine mi sono passati davanti agli occhi tutte le sue vittorie e tutti quei 91 saltelli fatti sul gradino del primo posto prima di ascoltare i famosissimi inni Tedesco-Italiano. E' riuscito a far diventare la Formula Uno noiosa perche' il vincitore era sempre lui ed ora abbandona con ancora la palma di migliore anche se poi la vittoria di quest'anno va ancora meritatamente (per la costanza e la continuita ) ad Alonso. Ha vinto su ogni pista, ha fatto il record di Pole position e giri veloci, detiene quasi ogni record possibile. Lascia di sicuro un grande vuoto.
Lui e' tedesco ma l'Italia lo ama anche se di Italiano ha davvero poco, anche se la nostra lingua la parla malissimo, anche se noi non ci rivediamo in lui. La Ferrari ha un figlio che restera' per sempre nella famiglia, all'interno della scuderia ma non potra piu' farci saltare sulla poltrona ed esaltarci come in tutti questi anni.
Certo, ce ne saranno altri di campioni, ma forse mai nessuno piu' come lui, nessuno che vincera' 7 titoli di campione, nessuno portera' piu' cosi per tanto tempo in alto il nome del cavallino.
Nella sua ultima gara, quella di oggi, nonostante fosse stato colpito dalla sfortuna sia in prova che in gara nei primi giri, e' riuscito a dipingere giri ad una velocita' esaltante recuperando posizioni su posizioni facendo elevare ancora di piu' , se mai ce ne fosse bisogno, il rimpianto per la decisione presa.
Massa - Raikkonen , qesti due hanno l'ingrato compito nel riuscire nell'ardua impresa di far dimenticare almeno per qualche ora il campione Schumacher che lascia nonostante non vede nemmeno il viale del Tramonto.
Schummy e' stato diverso da tutti, ha guidato una Ferrari ma in realtà la monoposto l'ha fatta vibrare e ha domato tutti i cavalli a sua disposizione incantando i fan con il rombo del motore.
Una tuta integrale rossa con "qualche" sponsorizzazione che l'ha reso ultra milionario, Schumacher voleva stravincere, battere chiunque e dimostrare strapotere tecnico, guidando magicamente sia sull'asciutto che sul bagnato, sia nel traffico che nelle cavalcate solitarie.
Io uno come lui non l'ho mai visto, io credo che oggi abbiamo visto l'ultimo atto di un fenomeno e che per moltissimi anni resteremo sempre in attesa di qualcuno che possa farci sorridere come ha fatto lui.
Grazie Schummy, sei stato un grandissimo, un numero uno indiscusso, un tedesco dal cuore italiano.
Mi mancherai, ci mancherai.

12 ottobre 2006

il Ricordo del Contro-Tempo

Il tempo corre ed a volte lo fa troppo velocemente.
Scorre inesorabile e quando meno ce lo si aspetta ci si gira indietro e si osservano con stupore migliaia di giorni trascorsi, anni dopo anni che lentamente si sono consumati.
Qualche volta mi sono accorto alcuni attimi non riesco nemmeno a ricordarli, ed ho come l'impressione di averli vissuti solo perchè non ne potevo fare a meno e che si trovavano tra un minuto e quello dopo ed ho dovuto obligatoriamente trascorrerlo.
Vorrei vivere con estrema intensità ogni singolo centesimo di secondo perchè poi so di volerlo desiderare quando non sara' piu' possibile ma so anche che tutto questo comporta un impegno notevole ed un sacrificio incommensurabile ed allora talvolta commetto l'errore di sedermi e fissare la televisione e passivamente subisco il fiume delle ore che passano. Forse un bel film mi ripagherebbe di quel tempo perso, mi darebbe l'emozione che da solo non avrei potuto cogliere, mi regalerebbe il sorriso che mi mancava oppure un pianto che ci voleva, ma il più delle immagini sono insensate e false e fanno rimpiangere i minuti di tentato sollievo.
Nel film "I giorni dell'abbandono", storia di una donna lasciata dal marito, che pur di dimenticarlo tenta un approccio con il musicista del piano di sopra che sa essere invaghito di lei, vi è una scena molto interessante che lascia riflettere molto coloro che la guardano attentamente. Nonostante le mille premure di quell'uomo stravagante il rapporto non fa mai passi avanti poiche' lei lo vedeva sempre con gli occhi della donna sposata e di li a poco nasce un diverbio nel quale lui esprime un concetto molto bello. Il Contro-Tempo. Dice che nella musica il metronomo scandisce il ritmo musicale mantenendo un ritmo preciso e noi siamo abituati ad ascoltare e vedere sia il "tic" che il "tac" della lancetta oscillante ma dimentichiamo il controtempo, cioè quell'istante che intercorre tra un battito e l'altro. La donna vedeva l'uomo con il ritmo del tempo che lei desiderava ma non si era mai fermata a notare il controtempo, gli aspetti nuovi mai analizzati che un'ottica diversa avrebbe evidenziato.
Io allora mi sono soffermato molto sul concetto di Contro-Tempo.
E se questo controtempo lo avessimo vissuto solo nella mente ed in realtà non esiste? E se invece dovesse esisstere ma la mente umana non e' attrezzata per capirlo e ne percepirlo?
Niente di tutto questo credo. Solo un concetto tento particolare e difficile comprendere , come il tempo che passa, non ci lascia mai soli e ci tormenta ogni istante della esistenza.
Un attimo che sembra non esistere tra un secondo e l'altro potrebbe diventare determinante ai fini di una decisione che potenzialmente potrebbe avere una grande valenza sul futuro o che potrebbe aver determinato il passato.
Alcuni scenziati da molti anni stanno lavorando ad un progetto interessantissimo, quello di dividere con sempre piu' segmenti il secondo facendolo diventare un istante talmente breve da non esistere se preso singolarmente ma che insieme agli altri formano quello che noi chiamiamo ricordo.
Si proprio il "ricordo", perchè anche questo concetto e' figlio di attimi che fuggono ma che a differenza di molti, questi restano nella mente ben focalizzati e più ce ne sono , e più siamo stati bravi a catturare particolari della preziosa vita.
Allora se uniamo il controtempo ed il ricordo a mio avviso si potrebbe avere un miglioramento nella qualita' della nostra vita che ci porterebbe ad apprezzare ogni cosa proprio perche' la possiamo analizzare sotto aspetti differenti che poi potrebbero rientrare nel vasto bagaglio di esperienze da possedere ...