26 febbraio 2008

(123) i fratellini Pappalardi ritrovati in un pozzo !

GRAVINA IN PUGLIA (BARI) -
Il soccorso ad un ragazzino di 11 anni, caduto in un pozzo di una casa abbandonata a Gravina in Puglia, ha fatto scoprire in fondo al cunicolo, completamente privo d'acqua, resti umani, che hanno subito fatto pensare ai due fratellini scomparsi il 5 giugno 2005 da Gravina in Puglia, Salvatore e Francesco Pappalardi.
''Sicuramente si tratta dei due ragazzini Ciccio e Tore'', ha detto il questore di Bari Vincenzo Speranza, uscendo dalla casa padronale dove e' stato compiuto un sopralluogo in una cisterna molto stretta di raccolta dell'acqua piovana.
''Abbiamo troppi elementi che coincidono''.
Il Questore ha aggiunto che i bambini ''potrebbero essere caduti come potrebbero essere stati buttati''.
Un elemento importante, inoltre, sarebbe il ritrovamento di alcuni indumenti insieme ai resti, in particolare, di una maglia con cappuccio, con una scritta sul davanti: una maglia simile a quella che indossava Salvatore il giorno della scomparsa. Ha evocato fantasmi sin dall'inizio l'incidente occorso nel pomeriggio al ragazzino undicenne, caduto nel pozzo mentre giocava a pallone con gli amici.
Il piccolo sta bene, tranne che per la frattura di entrambi gli arti, ma per tutto il tempo che e' rimasto nel pozzo - un paio d'ore - il suo incidente ha evocato il fantasma di Alfredino Rampi, morto in uno stretto cunicolo sotto terra nell'81 dopo che per 18 ore tutta Italia aveva tenuto il fiato sospeso per la sua sorte e seguito in tv le fasi del tentativo di soccorso.
Per il ragazzino di Gravina finisce bene, al contrario che per Alfredino Rampi: dopo un paio d'ore viene tirato fuori dai vigili del fuoco. Nel pozzo si sono calati quattro uomini dei nuclei Saf di Bari e di Matera dei vigili del fuoco e sono riusciti lentissimamente a tirarlo fuori, dopo averlo imbracato e legato ad un sostegno rigido. Il piccolo, quando esce dal pozzo, viene immediatamente sottoposto a cure da un medico e infermieri del 118 e portato in ospedale: ha fratture agli arti, ma e' lucido e risponde alle domande. Non dovrebbe neanche avere un trauma cranico.
Ma, contemporaneamente, la conclusione del suo soccorso produce altri fantasmi: i vigili del fuoco che si sono calati nel pozzo vedono resti umani e lanciano l'allarme. Si pensa immediatamente ai due piccoli Pappalardi cercati in tutti i pozzi e in tutte le gravine del territorio carsico della cittadina murgiana. Sul posto si recano gli investigatori che per mesi hanno seguito le indagini sulla scomparsa dei fratellini e il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano.
Il pozzo e' in una casa abbandonata nei pressi della pineta e della stazione ferroviaria di Gravina in Puglia, nel centro storico della cittadina murgiana. Tutti pensano che stia per essere risolto definitivamente il giallo della scomparsa dei fratellini, sia pure spezzando per sempre il filo della speranza che siano ancora vivi.
Ma sino a che i resti non saranno portati fuori del pozzo la certezza non si potra' avere.

La notizia allora qual'è? Di sicuro il fatto che il bimbo di undici anni si sia procurato solo delle lievi fratture e che sia ancora vivo ci fa piacere ma come ci poniamo dinnanzi al fatto che son stati trovato dopo due anni in quel pozzo i corpi di altri due povveri bimbi? Sarà stato un brutale duplice omicidio oppure son finiti li sotto per gioco ?
Invano dal 2006 son stati diramati comunicati con foto dei fratellini scomparsi con la speranza che qualcuno li abbia visti ancora vivi ma adesso possiamo quasi certamente mettere la parola fine a questo intrigo ma non possiamo mettere a tacere la sete di verità che alberga in ogni persona che ha un minimo di coscenza.
Come mai e perchè stavano li sotto? Tantissime ricerche son state fatte ma come mai non si son scovati prima ?
Agghiacciante una delle ipotesi sentita in questi mesi. Il padre, 41enne trasportatore, nel tentativo di punirli per qualche malefatta abbia calcato la mano fino ad ucciderli accidentalmente e di seghiuto si sia voluto sbarazzare dei poveri corpi esanimi gettandoli in un pozzo e fingendo il rapimento.
Invito tutti ad una severa riflessione anche sulle dichiarazioni fatte dalla madre, Rosa Carlucci, appena saputa la tragica notizia:
"ho appreso la notizia dalla stampa, nessuno si è preoccupato di avvisarmi. Ora ho perso tutte le mie speranze. La mia vita finisce qui". Viviamo in un mondo davvero pessimo, dove la sensibilità lascia il posto allo scoop televisivo e dove non si tiene conto delle basi dell'etica morale e comportamentale di una civiltà moderna.
Una donna piena di dolore, lasciata sola in un momento cosi brutto e avvisata tramite stampa di una notizia che di sicuro aveva il diritto di sapere per prima in riservatezza assoluta e poi mandata in pasto ai giornali e televisioni!!!

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