16 dicembre 2008

..in Italia, un Natale austero ma pieno di contraddizioni....


Anche quest'anno il Natale sembra arrivare e come sempre la gente sembra essere frenetica e si ripetono sempr ele stesse scene per strada davanti ai negozi, sempre gli stessi riti a casa degli amici per cercare di vincere a carte, sempre gli stessi suoni di auguri a chiunque capiti e sempre gli stessi appuntamenti televisivi abbinati alle solite piazze italiane che festeggiano.
In realtà c'è poco da festeggiare in quest'Italia che sembra inabissarsi in un mare ondoso dal quale non riesce a salvarsi, Tutto va male, tutto è lento, tutto è sbagliato.
La gente per strada non compra più ma fa comunque il giro per le vetrine, non riesce a mangiare ma non rinuncia al viaggio di rito del fine settimana, parla sempre di crisi economica ovunque e poi fa la fila al negozio di Luis Vitton per acquistare a rate una misera borsetta del valore minimo di 400 euro !!!
Sinceramente mi sento troppo prendere in giro da chi mi vende un prodotto del valore massimo di 30 euro con un ricarico esageratissimo in un periodo dove si fa fatica a tirare la famosissima carretta ed allora questo Natale secondo me dovrebbe essere l'occasione giusta per non acquistare proprio nulla e far capire che solo abbassando tutti i prezzi l'economia puo' tornare a girare.
Non dico di non spendere proprio nulla ma nemmeno di spendere tutto pur di apparire agli occhi della gente come quello che ha avuto successo e di nascosto invece lava i cessi.
Parole dure le mie ma che forse a qualcuno faranno riflettere.
Questo Natale è forse un pò più austero ma son del parere che non occorre troppo sfarzo per stare bene, bisogna ritrovare i principi sani di una volta, quelli di cui ci han sempre parlato i nostri nonni e che sono andati perduti nel tempo per la fretta di crescere, di avere subito, di vivere senza fermarsi mai a pensare.
L'albero è stato già addobbato e tutti i presepi già hanno le loro luci che illuminano tutti i pastori ma a questo nessuno da importanza ed allora sempre più luci si vedono fuori i balconi. Luci che non hanno nessun significato ma che forse vogliono illuminare le serate tristi che lo stato italiano ci prospetta.
Da Gennaio certo le cose non cambieranno, anzi, in qualche azienda la cassa integrazione incomincerà a fare capolino ma in questo stato pieno di contraddizioni nessuno pensa a questo immediato futuro e pensa a giocare a carte.
In Italia si pensa a processare gente come Olindo Romano e la moglie e si perde tempo a capire quanti anni di carcere devono farsi due che dichiaratisi colpevoli di aver fatto una strage cercano di arrancare con scuse sopra scuse e magari avere lo sconto della pena per infermità mentale.
Ma io mi chiedo come è possibile che spendiamo soldi e energie per mantenerli in carcere e ci dobbiamo preoccupare di trattarli bene altrimenti potrebbero suicidarsi. Magari lo facessero !!!
Abbiamo mille problemi, oggi, e domani ne avremo sempre di più, ed allora almeno le cose semplici facciamole velocemente. Mettiamoli in carcere e buttiamo la chiave e poi se muoiono chi se ne frega.
E come questo caso ce ne sono tantissima altri, forse meno mediatici, che rubano tempo utile per fare altro.
E mentre l'Italia non ha più le forze di fare acquisti, importare merci dall'estero, di arrivare a fine mese con gli stipendi miseri, questi si preoccupano se mettere o meno il crocifisso nelle scuole di una nazione cattolica.
Io dico che qui le cose funzionano al contrario.
E' Natale adesso....per qualche giorno non pensiamo alle cose brutte e dedichiamoci alle cose a noi care.
Spendete con parsimonia e poi rimbocchiamoci tutti le maniche e remiamo nella stessa direzione....

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