07 aprile 2009

Tragedia in Abruzzo:terremoto devastante e sciacalli in azione



Una disgrazia di immane proporzioni quella che è accaduta in Abruzzo.
Un terremoto che non ha lasciato scampo a molta gente che inerme è rimasta intrappolata nelle case ed è morta in una notte di terrore e paure.
Immaginate solo per un momento di essere vittime e non spettatori della sciagura, un terremoto sussultorio molto potente che fa tremare la terra sotto i piedi, quell'unica certezza alla quale quotidianamente ci aggrappiamo e che viene meno.
Povere quelle persone che adesso non hanno nulla, quelle che hanno perso un familiare, quelle che si son salvate grazie al sacrificio di un'altra e quelle che sono morte per salvare un bimbo.
Penso a loro , a quanto son stati sfortunati e a quanto adesso necessitano di aiuto. Si muovano tutti e non solo il popolo che già vive un momento di crisi, ma anche le autorità attraverso lo snellimento degli aspetti burocratici, si muovano anche gente facoltosa che possa mettere a disposizione mezzi e soldi per alleviare i dolori di cittadini che adesso non hanno più nulla.
Il presidente del Napoli Calcio in questo caso sembra essersi mosso doverosamente, promettendo tutto l'incasso di domenica della gara interna della squadra partenopea, e donandolo in favore di un Abruzzo colpito bruscamente.
Risarcire quella gente non è facile, perché il più delle volte non avrebbe prezzo una casa alla quale si è legati affettivamente, per non parlare poi dell'impossibilità materiale del restituire la vita alla gente che l'hanno persa oppure ridare serenità alla gente che ha subito una perdita grave.
Che nessuno si senta in colpa, che nessuno si lascia andare a gesti inconsulti e che tutti si diano da fare per contribuire a questa ricostruzione doverosa ed impegnativa che nei prossimi mesi ci dovrà essere in quella regione.
Impietose sono le immagini di rovine e morti che ogni ora aumentano di più, incredibile la paura che desta nella mente di ognuno dei sopravvissuti quando si sentono le scosse di assestamento che fanno, seppur per pochi attimi, rivivere quei momenti di un passato recentissimo in cui son dovuti scappare e salvarsi.
Immagini di morte e distruzione quindi stanno caratterizzando i telegiornali di queste ore ma anche notizie di sciacallaggi da parte di persone che incuranti del dolore dei colpiti, si cimentano appena accaduta la tragedia a rubare qualsiasi oggetto dalle abitazioni squarciate dalla violenza del terremoto senza curarsi di dare una mano a quei pochi che da sotto le macerie avrebbero bisogno di aiuto.
Quella gente non ha scrupoli, è senza un briciolo di cuore e andrebbe bruciata e cancellata , magari inghiottita dalla terra stessa durante una brutale scossa al posto delle povere anime che quelle precedenti hanno rubato.
Come è possibile che la mente umana possa pensare di approfittare di una tragedia simile per tramutare a proprio vantaggio a discapito di gente che sta morendo sotto le macerie?
Sentire gli accorati appelli che dignitosamente facevano ieri sera i sopravvissuti alla tragedia era una cosa straziante. Piangevano ricordando i cari persi, le cose distrutte e pensando al fatto che stavano improvvisamente per strada, magari dopo anni di sacrifici.
Un appello silenzioso hanno fatto ma molto forte, un grido di dolore parlato ma estremamente più devastante di un urlo sul palco con un microfono durante un comizio elettorale.
Consapevoli della crisi Italiana si accontentavano di poco pur di avere un aiuto dai più fortunati, pur di tornare a dormire su di un letto , pur di tornare ad avere la propria stabilità, ed in tutto ciò gli sciacalli continuavano ad agire nell'ombra come esseri spregevoli e non umani.
Sono vicino al popolo d'Abruzzo, sono consapevole che è poca cosa ma in alcuni casi l'essere Italiano, il sentirsi appartenente ad una comunità ben più grande e remare tutti nella stessa direzione, certamente aiuta di più di un semplice guardare inermi la televisione.

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