30 luglio 2006

Scrivere è la cura del duemila

Scrivere fiumi di parlole ,per esprimere concetti che altrimenti resterebbero segregati nel fondo della propria mente in stanze chiuse che per paura non si dischiudono mai, è un modo utile ed ingegnoso per far capire a tutti quello che meglio si crede.
Qualche volta i concetti sembrano interessanti e delle altre invece le frasi scorrono lente come se grattassero la lingua ingolfando un concetto banale ed inutile ma e' pure sempre un modo per sentirsi vivo.
Il tempo scorre veloce e l'inchiostro scarseggia sempre di piu' anche se noi di parole ne abbiamo ancora tante, diventiamo adulti e poi anziani ma di parlare abbiamo ancora voglia ma perdiamo l'abitudine a farci ascoltare e perdiamo talvolta l'entusiasmo.
Io mi sento forte e dominatore dei momenti che vivo e cerco spesso di comunicare parte di me a chi mi sta accanto e a chi con me interagisce quotidianamente.
Io penso spesso e cerco sempre di mettere nella mia mente solamente il futuro per avere ben preciso il progetto fatto anche se poi il passato resta importante per il bagaglio di esperienze. Cerco di non pensare a quello che ho fatto l'altro ieri e penso poco a ieri ma continuamente guardo al domani con attenzione.
Scrivo di notte e e scrivo di giorno senza mai finire e se la mia mente me lo comanda io imperterrito racconto, escogito sensazioni, analizzo problemi, rivedo situazioni, cambio punti di vista e regiono con inistenza sui concetti.
Voglio parlare e dire cose nuove e non fossilizzare l'attenzione sui soliti melodrammi che si ripetono sistematicamente come nanie tediose.
Qualche volta il passato si presenta davanti ad i miei occhi, e con stupore mi fermo quasi impietrito a guardarlo, e lo sento raccontato dagli altri che magari fingono entusiasmo e lo rivedo e qualche volta non mi piace.
Fiero delle mie azioni tendo a giustificare alcuni sbagli ma vorrei non perdonarmi alcune frasi dette o vorrei cancellare alcuni dialoghi ascoltati ma alla fine mi rendo conto che non posso.
Noi siamo tutti il frutto di errori commessi e di sbagli ravveduti, camminiamo tra insidie quotidiane cercando di combattere con la vita per accaparrarci il futuro con la speranza che questo sia unico. Io non lo voglio unico ma di sicuro diverso.
Il tempo qualche volta fa anche dimenticare cose importanti ma per qualche strano scherzo della natura, ci fa ricordare qualche episodio insignificante che quando fu vissuto sembrava un istante come tutti gli altri ma che invece poi diventa una icona da associare ad una persona, ad una sensazione, ad un dolore....
Allora io lo scrivo, lo fisso ancora di piu' nella mia mente senza essere per nulla nostalgico ma con la consapevolezza che un uomo ha bisogno di cose passate per essere tale, per essere diverso da un suo simile, per graffiare gli eventi presenti in maniera incisiva.
Mille mani nere tese nel terso cielo d'estate sembrano tutti quei rami secchi di alberi che stranamente sopravvivono senza foglie nei deserti sabbiosi dell'africa e mani nere sembriamo noi quando non abbiamo una meta e fermi ce ne stiamo in attesa degli eventi invece di aggredirli.
Io questo lo scrivo perchè lo voglio gridare a te che leggi che magari mi conosci ed anche a te che non mi conosci.
.....e voi invece non la pensate come me?

25 luglio 2006

Brain Storming It, storyMode e Alfa ....

L'ultima frontiera per il tuo Cervello
Oramai da quando ho scoperto questo sito passo parte del mio tempo morto dell'estate a cercare di decifrare gli enigmi che di volta in volta salendo di livello mi si pongono davanti. Ricerche su internet cercando le parole chiavi dei testi scritti ed analizzare poi tra i mille siti che google ci mette a disposizione . Trovare quello giusto e capire qual'e' la chiave che apre la porta del livello successivo.
Una sola soluzione, parola semplice o composta scritta senza spazi e senza maiuscole dove ci fossero.
Tutto e' tranquillo quando dopo pochissimi tentativi si giunge a capire gli indizzi messi li dall'autore del sito, eccezionale se si fa centro al primissimo tentativo ma davvero negativi risultano i momenti dove il tempo passa inesorabile e non si sa ancora da che parte andare, nemmeno con gli aiuti del forum messo a disposizione degli utenti registrati e facenti parte del gioco. Tutti sono in classifica, e questa viene scalata in baso al punteggio che si attribuisce ad ogni livello che viene decurtato in base al tempo ed hai tentativi fatti.
Sto scalando la classifica con lo scopo di finire il gioco tra i primi e mettere il mio nome piu' in alto possibile e leggero il piu' a lungo possibile.
Qualcuno potrebbe chiedermi il senso di tutta questa voglia di andare avanti, ed io prontamente risponderei che la soddisfazione provata quando la risposta e' esatta ti da la carica e solidifica la volonta' di continuare ad andare avaanti e provare ancora una volta il brivido della vittoria.
Non tutti ci riescono , non tutti superano le prime fasi, non tutti hanno la pazienza giusta e l'intelletto fine, non tutti amano la competizione e la sfida con gente che non si conosce o con amici che insieme sono ai blocchi di partenza.
Io voglio arrivare fino in fondo mettendo sempre di piu' a dura prova il mio stato mentale che piano si deteriora quando barcollo nel buio ma che si infiamma di adrenalina quando sono vicino alla parolina magica.
Si scoprono tantissime cose nuove attraverso le ricerche e le si approfondiscono su Wikipedia.org
Consigli a tutti coloro che amano le sfide e le missioni impossibili di registrarsi, bastano 2 minuti, ed iniziare il viaggio fatto di magie e sorprese arzigogolate che aguzzano l'intelletto ed allenano la mente.
Più il gioco diventa irto di difficoltà e più mi impegno ma certe volte mi rendo conto che diventa una droga della quale non vorrei fare a meno ed e' proprio allora che spendo il PC con la speranza che la soluzione da un istante all'altro mi baleni alla mente accendendo la famosissima lampadina.....
E' doiviso in due sezioni: la prima , quella nata prima, e' la Story Mode di 25 livelli e la seconda chiamata Alfa con altri 26 livelli ed alla fine non resta che aspettare che ne inventino un' altro perche' le fatiche saranno finite....purtroppo anche le emozioni.... Buon divertimento a voi tutti e ricordate che chi inizia non deve smettere a meta' del gioco solo per la difficolta' perche' dimostrerebbe poca abnegazione e propensione all'impegno e scarse capacita' di competizione.
Se quindi sei rimasto a metà, riprendi in mano la situazione perchè di sicuro ce la puoi fare .....dipende da te !!

Post Scriptum:
in merito al post precedente dall'oggetto riguardante la "testata" di Zidane a Materazzi volevo aggiornarvi con un po di ritardo dell'avvenuta decisione da parte della FIFA sull'argomento.

ZURIGO (Svizzera), 20 luglio 2006 -
3 giornate di squalifica a Zinedine Zidane, 2 a Marco Materazzi. La Fifa ha ritenuto entrambi colpevoli nell'alterco conclusosi con la testata del francese all'italiano e la conseguente espulsione durante i supplementari di Italia-Francia, finale del Mondiale. Per il francese anche un ammenda di 7.500 franchi svizzeri, mentre per l'azzurro la multa è di 5.000 franchi svizzeri.
Zizou, che aveva già annunciato il suo ritiro dopo Germania 2006, ha accettato la proposta della Fifa di commutare la squalifica in tre giorni di lavori socialmente utili, nell'ambito delle iniziative umanitarie dell'organismo internazionale. Materazzi invece dovrà scontare la squalifica nelle prime due gare di qualificazione a Euro 2008 (contro la Lituania, il 2 settembre, e proprio contro la Francia il 6 dello stesso mese).
La Fifa ha comunque concluso che la frase di Materazzi che ha fatto perdere le staffe a Zidane non aveva contenuti razzisti e che al fuoriclasse francese resterà il Pallone d'Oro dei Mondiali, assegnatogli al termine del torneo tedesco.
A mio modestissimo parere, ma anche a parere di tutto il mondo tranne della Fifa e del buon vecchio Platini, questo è davvero uno scandalo ed apre un precendente gravissimo .
Da oggi verrà dato meno risalto alla reazione che verra' attenuata dalla giustificante del gesto di reazione....
SCANDALOSO, perchè se così fosse per sempre allora ogni partita terminerebbe in 3 giocatori sul campo da gioco.
Platini :" accetta la sconfitta e da monsieur taci e vai a casa......"

13 luglio 2006

Campioni del Mondo maltrattati ... anche da Zidane

Noi Italiani in genere tendiamo sempre ad esaltare tutto ciò che proviene dall'estero, lo adoriamo e lo facciamo nostro. Siamo sempre pronti ad accogliere coloro che visitano il nostro paese e regaliamo loro molti momenti delle nostre preziose giornate anche solo per dare una informazione. Siamo aperti a nuove culture anche se poi rimaniamo orgogliosi della nostra.
Ingigantiamo oltremodo anche il piu' insignificante avversario tedesco o francese che sia e tendiamo a romperci la testa prima ancora che arrivi il guaio.
Tutto questo pero' non e' ricambiato, anzi siamo sempre costretti ad essere additati per luoghi comuni che , aimè , in passato e tutt'oggi hanno rappresentato parte della nostra nazione ma che in fine non e' solo quello ma molto altro.
Mangiamo gli spaghetti e suoniamo il mandolino, siamo mammoni e mafiosi al tempo stesso, cerchiamo di fregare il prossimo e prendiamo sempr eil caffe sotto il sole. Questi personaggi non Italiani si stanno insinuando anche nelle cose che per tradizione ci sono riconosciute come pregi e dubitano pure su quelle.Tutti ci criticano con ferocia mentre noi ricambiamo sempre con ingenua allegria cercando di togliere i crocifissi dalla scuole o aprendo sempre piu' le frontiere e dando sempre piu' potere di critica a chi non dovrebbe proprio farla.

Durante i Mondiali di calcio, quando i 90minuti della finale Italia-Francia stavano per volgere al termine sul risultato di parità, un gesto brutto ha sconvolto un po tutti.
Sua Maesta Zidane ha reagito con una violentissima testata sul petto ad una provocazione verbale di
Materazzi che cade all'indietro provocando poi l'espulsione dell'autore del misfatto.
Da sempre si e' condannato qualsiasi gesto violento e sin da quando i bambini iniziano a calcare i rettangoli verdi gli viene insegnato a non reagire violentemente a nessuna provocazione.

Tutti sembravano daccordo quando Totti nell'Europeo del 2004, avendo sputato sul volto di Polsen per reazione, viene squalificato per tre turni. Nessuno aveva salvato il povero Francesco che giustamente doveva espiare le sue colpe perchè quel comportamento diseducativo in mondo visione non era proprio consentito. Nessuno ha battuto ciglio sull'espulsione , giustissima, di DeRossi che durante la partita contro gli USA sgomita un avversario.
Adesso pero', colmo dei colmi, si tenta di salvare il povero Zidane perchè un campione a fine carriera deve aver subito un'offesa troppo grande per aver reagito. Se tutti dovessero reagire liberamente ad ogni provocazione allora le partite finirebbero in rissa sempre.
Tutta la stampa mondiale non condanna la testata ma cerca di capire il motivo che ha spinto un fuoriclasse purissimo ,che stava trascinando la Francia ancora una volta, a compiere un simile atto.
Come mai con Totti non fu così? Ci dissero che eravamo i soliti Italiani che non sanno perdere, e ce lo dissero anche quando subimmo un'ingiustizia colossale da Moreno contro la Corea.
Nessuno parla dello schifo che i giocatori della Germania e dell'Argentina hanno fatto a fine partita prendendosi tutti a cazzotti e dimenticando il tanto acclamato Fire Play, nessuno condanna Zidane e quasi si ritiene non corretta l'espulsione quasi a dire che un campione pur meritandola sul campo l'espulsione, si dovrebbe assolvere per il suo passato glorioso.
Ha sbagliato ed e' uscito di scena ed e' giusto che sia andata così.
Noi sul tetto del mondo e tutti gli altri in silenzio a meditare sulle cattiverie dette e sulle affermazioni fatte prima del mondiale. Platini, Pele, e tutti i rappresentanti tedeschi, adesso state zitti e per 4 anni guardate la coppa tra le nostre mani.
E' ora che noi italiani ci rendessimo conto di quello che davvero siamo e non fossimo così cedevoli verso l'avvento straniero e sbandierassimo il nostro tricolore non soltanto dopo una vittoria di coppa o per i caduti della guerra ma ogni giorno.
Da qualche giorno, dopo la vittoria, tutti siamo uniti per una sola causa, lottiamo per una sola causa, voliamo con la mente e urliamo con ogni mezzo che siamo italiani. E' bellissimo vedere che non ci sono divisioni e che guardiamo tutti dalla stessa parte squarciando il silenzio delle delusioni passate con il canto di mille voci. Godiamocelo il piu' a lungo possibile anche se gia' qualcuno per il mondo ha scritto che siamo indecenti ed esagerati nell'esaltazione della nostra vittoria e che i festeggiamenti sono selvaggi.........scusate ma siamo Italiani !!

10 luglio 2006

CAMPIONI DEL MONDO

ITALIA - FRANCIA 6-4 dcr (1-1)

GRAZIE RAGAZZI !!
CAMPIONI DEL MONDO PER LA QUARTA VOLTA
BERLINO 2006

06 luglio 2006

Finale Mondiale 2006 : ITALIA-FRANCIA

Siamo in finale Mondiale ed andiamo a Berlino dopo una meritatissima vittoria contro i padroni di casa della Germania che nonostante l'aiuto del pubblico nulla hanno potuto contro la forza del gruppo e la coesione tra i reparti degli azzurri.Domenica a Berlino incontriamo la Francia che contro i favori del pronostico iniziale si e' guadagnata ancora una volta la ribalta con la seconda finale in tre mondiali sconfiggendo prima il Brazile e poi in semifinale il Portogallo con le magie del maestro Zidane che disegna parabole ed inventa soluzioni.Adesso è finale dal doppio gusto per noi in quanto oltre che ad aver il dovere di portare a casa questa coppa che manca dall'82 abbiamo l'obbligo di venicarci della sconfitta del 2002 in finale Europea quando in vantaggio 1-0 ci facemmo rimontare negli ultimi minuti e poi superare al golden gol che regalo' la vittoria istantanea ai transalpini tra le lacrime di Maldini e compagni.Questa volta la francia affronterà una Italia diversa e molto meno timorosa che vorraà imporre il proprio gioco e con una difesa impenetrabile. Tutti saremo li, in silenzio davanti alla televisione mentre i piu' fortunati assisteranno dal vivo allo spettacolo. Tutti ansiosi e angosciati ma pronti a scattare con un balzo verso l'alto staccandoci dalla poltrona comoda al primo ed eventuale gol della nostra nazionale. La vogliamo questa vittoria, vogliamo batterli, vogliamo coronare un sogno, vogliamo regalarci una emozione ancora piu' forte della semifinale.Gioia e commozione risulterebbero vane se poi ad un soffio dal traguardo dovessimo inciampare e dare strada a questa Francia piena di campioni vecchi e stanchi. Giorno dopo giorno la gente si sta appassionando sempre piu', segue le notizie alla caccia di quella piu' fresca, si interessa della formazione anche se qualcuno non ha la benche minima idea di cosa siano i ruoli in campo.La gente compra le bandiere e passeggia per la città con la maglietta del proprio idolo e lo scudetto italiano sul petto con lo sguardo alto e fiero di far parte della tanta contestata penisola.Siamo italiani e lo vogliamo gridare al mondo, non amiamo lasciare le cose a meta' ma vogliamo essere partecipi, applaudire e piangere lacrime festanti che come per incanto si tramutano in spumante da sorseggiare alla faccia dello champagne.
Pronti ad osannare la squadra quando vince anche se poi siamo i primi a criticarla duramente quando invece si fa un passo falso ma sempre pronti ad essere italiani in ogni occasione anche la piu' acerrima. Pronti a difendere con le armi e con i denti il valore azzurro nonostante tutti gli scandali che ci attanagliano, nonostante il presunto disinnamoramento , perche in fondo amiamo sognare e questo nessuno ce lo fa pagare.Caaaaaaaaannnnnnnnavaroooooooo ,Buuuufffffonnnnnnn , quando Fabio Caressa, commentatore di SKY, nomina questi due giocatori, fa correre un brivido lungo la schiena di chiunque per la passione che ci mette. Contro la Germania abbiamo lottato contro il colosso che credeva di schiacciarci perchè non sapeva che in fondo eravamo tosti e determinati, non ci immaginava giganti.Se poi anche lo "Zio Bergomi" si lascia andare a fine partita ad un urlo liberatorio, lui che e' sempre pacato e freddo, allora significa che davvero abbiamo vissuto una bella pagina di storia. Io pero' non mi accontento e credo di parlare a nome di tutti nel dire che nessuno e' sazio.
La forza delle mille voci allo stadio accompagnate dalle altre che seguivano la semifinale dai maxi schermi all'esterno della struttura era annichilita dalla gioia immensa con la quale abbiamo gridato GOOOOLLLL quando , prima Grosso e poi subito dopo Del Piero, hanno trafitto i cuori tedeschi facendo regnare su di loro un gelido silenzio.Serata splendida e piena di emozioni. Immedesimarsi in ognuno di quegli eroi nazionali renderebbe felici tutti, perchè in fondo tutti siamo un po egocentrici ma anche magnanimi e sapere di essere riusciti con qualche gesto tecnico degli di questo nome a rendere sorridenti milioni di italiani sarebbe una cosa a dir poco entusiasmante. Ed ora ci resta l'ultimo gradino. Uno sforzo importante che va affrontato con l'avidità di chi non ha fatto ancora nulla ed ha fame. Bisogna aggredirli e non farli ragionare cercando di allargare il gioco e mettendo il buon Gattuso su Zidane.Pressing e gioco rapido rendera' loro gravosa qualsiasi azione. Forza Azzurri !!!
Appuntamento a domenica ora 21.00 a Berlino :ITALIA-FRANCIA inizia l'ultimo atto di un mondiale tanto discusso ma che alla fine ci sta regalando sensazioni forti......che nessuno si muova !!!!!!

01 luglio 2006

Una Italia da impazzire per una nazione in festa

Viviamo in un Italia piena di conflitti che ci angosciano e ci dividono. Ogni cosa sembra essere motivo di discussione al punto tale da fare centinaia di trasmissioni televisive dove ognuno dice la sua opinione, come è giusto che sia, ma in modo talmente acceso e violento che sembra quasi una scissione insanabile.
Sembriamo divisi da una linea immaginaria che diventa sempre più spessa e lunga ogni minuto che passa. Fiumi di parole dette senza riflettere si mischiano ad atteggiamenti arroganti frutto della volontà di abbattere l'altrui pensiero e far regnare il proprio.
Diceva un saggio che in una riunione presenziata da piu' persone non si trovera' mai un pensiero comune perche' nessuno cambia la propria opinione, e che quindi per concludere il diverbio è necessario un compromesso.
Quando gioca l'Italia di calcio in una competizione internazionale, nonostante i 55 milioni di allenatori che vantiamo, alla fine dopo una vittoria ci abbracciamo proprio tutti.
Regna valoroso lo spirito di aggregazione e festanti e con fierezza esponiamo la bandiera alla finestra sperando che piu' gente possibile possa vederla.
Si qui vive un Italiano, un cittadino dell'Italia che almeno per una sera dimentica le angherie della quotidianità e gioisce delle imprese di quei ragazzi miliardari che corrono sul verde campo con il contorno di folla. Tutti uniti tifiamo per accompagnare fino alla sperata vittoria coloro che in quel momento ci stanno rappresentando. Non esistono giocatori del nord o quelli del sud, e non ci sono fazioni politiche che si contendono la leadership, non ci sono disoccupati che manifestano in piazza contro i datori di lavoro che pensano solo al capitalismo, non ci sono ladri o poliziotti, ma siamo tutti un'unica folla che per qualche ora dimentica i problemi e le questioni in sospeso e dedica tutto il tempo alla nazionale affinche questa vinca su tutti e contro ogni cosa.
Si, noi siamo Italiani e nessuno lo puo' negare, e tifiamo Italia e lo gridiamo al mondo intero sempre piu' ad alta voce e soffriamo insieme ad essa e tacciamo nei momenti di tensione lasciandoci andare tutti ad un unico respiro di sollievo quando al triplice fischio finale l'arbitro manda negli spogliatoi gli azzurri vincitori.
Tutti guardano la partita quando inizia, ogni cosa sembra paralizzarsi e niente ha piu' importanza se non il desiderio di vedere un gol, un semplice tiro in porta che gonfi la rete facendo sobbalzare dalla poltrona anche il piu' debole dei tifosi. Tutti davanti alla tv, anche quelli che di calcio non capiscono nulla e prima dell'incontro si fanno spiegare per chi devono tifare. Tutti diventiamo nazionalisti e ci stringiamo dimenticando i soliti diverbi e ci abbracciamo quando le trombe squillano, e sorridiamo e poi al bar leggiamo i giornali e bombardati dai cronisti che in ogni dove ci raccontano anche la notizia piu' stupida ed insignificante e noi gioiamo .....
Qualcuno quando l'italia non gioca per lasciare spazio alle squadre di club, sembra criticare la straripanza del calcio in tv, sembra criticare l'uomo medio che la domenica si sdraia sul divano e tifa, sembra criticare le moviole e i dibattiti in tv ma sembra dimenticare tutto questo quando la nazione impazzisce per le vittorie dei ragazzi tricolori. Uno spettacolo piu' bello non esiste.
Il calcio unisce, il calcio ha un potere straripante che coinvolge chiunque e questo mi ripaga di tutte le cose brutte che stanno succedendo nei tribunali sportivi .
Paghi chi ha sbagliato ma lasciateci il calcio perche' sembra davvero l'unico spettacolo che ci rende uniti fino in fondo ...