25 settembre 2006

Una storia da riscrivere meglio...

Come immobilizzato guardo sgomento il crescere dei sospetti sulle vicende che giornalisti e studiosi avanzano in merito agli scempi mondiali che attanagliano la quotidianetà.
Mi riferisco alle sensazioni di avidita che si percepiscono se si apre il solito capitolo del terrorismo che tanto mi sta a cuore sviscerare in ogni sua componente. Molti dubbi affollano la mente di chiunque dovesse aprire qualche fascicolo bollente contenente tutta quella roba che viene segretamente custodita nei meandri piu' lontani di uffici sperduti.
Inorridisco al pensiero che un uomo potente posso manovrare la vita di milioni di persone accaparrandosi il potere di decidere per loro al fine di dissetare l'avida voglia di denaro con la speranza che questo possa donare la gloria eterna.
Ecco di seguito vi copio ed incollo alcune considerazioni fatte in merito e lascio poi a voi il commento su tutto questo, che potrebbe essere anche solo frutto di fervide immaginazioni ma che di sicuro sappiamo infastidire molti :

Nel 2002 Thierry Messian pubblicò sul suo sito per la prima volta le uniche foto satellitari del Pentagono e del WTC così come apparivano prima e dopo l’evento. Le foto offrono una cronologia visiva degli attacchi e mettono in dubbio la versione del governo. Il foro frontale dell’edificio è troppo piccolo per un jet civile 757.
Sebbene gli attacchi dell’11 settembre siano stati seguiti da molti quotidiani, televisioni e riviste, sorprende di non trovare prove visibili di un 757 al Pentagono in nessuna foto. In forte contrasto con il WTC, il Pentagono mostra pochi danni ed è rimasto per lo più intatto. Ci si aspetterebbero foto che mostrino parti di un aereo come ali, motori, sedili o ruote. Ma non ci sono. Un jet civile 757 è largo circa 38 metri. Come può un aereo di queste dimensioni schiantarsi contro questo edificio ad alta velocità e fare un foro metà delle sue dimensioni? L’amministrazione Bush deve dare ancora una spiegazione. I crolli al WTC causarono apparentemente fiamme così calde da fondere la travi in acciaio. Mentre al Pentagono possiamo vedere mobili come questo tavolo e sgabello non bruciati.
Il Pentagono è alto solo circa 22 metri e il 757 è alto 13 metri. Questo vuol dire che un pilota ha solo 9 metri per evitare questo edificio: un’impresa ardua anche per i piloti più esperti, figuriamoci un allievo della scuola di volo.In effetti come si può pensare di ritrovare il Pentagono partendo da un punto qualunque del West Virginia senza più nessun aiuto da terra nel bel mezzo di quella selva di voli, rotte e canali preferenziali!
Questo sarebbe già difficile per un pilota pluridecorato nella giornata più fortunata della sua vita, ma Hany Hanjour, come ha confermato il suo istruttore in una intervista al New York Times, era lo zimbello della scuola di volo, non era mai stato in grado di pilotare nemmeno un monomotore, non aveva mai volato in quota e non aveva mai visto da vicino i comandi di un 757.Allora cosa ha colpito il Pentagono?
Il 16 maggio 2006, per smentire tutti i dubbi, l’amministrazione Bush rende pubblico il video di due telecamere di sorveglianza. Secondo la Casabianca il video mostrerebbe lo schianto del volo 77 dell’American Airlines contro il Pentagono. L’aereo però non si vede. Eppure intorno al Pentagono sono disseminate centinaia di telecamere di sicurezza che coprono ogni minimo angolo della zona, di giorno e di notte. È semplicemente il posto più protetto e sorvegliato del mondo. Ci sono inoltre le telecamere del vicino svincolo autostradale che inquadrano ininterrottamente lo spazio aereo antistante il Pentagono stesso. Qualunque cosa lo abbia colpito deve per forza essere passata di qua. Anche il vicino hotel Sheraton ha alcune delle sue telecamere puntate proprio in direzione dell’edificio colpito. Ma i nastri di tutte queste telecamere sono stati immediatamente confiscati dell’FBI e nessuno ha mai potuto vederli. Perché per le torri gemelle ci viene mostrato fino alla nausea l’impatto del secondo aereo, mentre per il Pentagono ci viene mostrato l’unico filmato in cui l’aereo non si vede, o perlomeno non si capisce se si tratta di aereo o qualcos’altro? L’unica cosa su cui tutti i testimoni concordano è che l’aereo portasse le insegne dell’America Airlines, che volasse a pochi metri dal suolo e a velocità elevatissima.
Ma riguardo al tipo di aereo si va da chi aveva creduto di vedere un boeing 757 a chi dice di aver visto un aereo molto più piccolo, da 1012 posti al massimo, molto più simile nelle dimensioni ad un caccia militare.

JEFF KING- Scienziato Ricercatore, Ingegnere MIT
Ho studiato fisica al MIT e ho fatto ingegneria elettrica per circa otto anni, con molte esperienze pratiche. Quando ho visto i crolli, mi sono parsi subito non spontanei. La prima cosa che ho fatto e’ stato parlare con un mio collega dell’esercito che si e’ occupato di molte demolizioni e costruzioni. Gli ho mostrato i video del fatto, quelli disponibili per il pubblico. Lui mi ha subito fatto notare delle piccole nuvolette di fumo che all’inizio uscivano dagli edifici, segno evidente di una demolizione controllata.Non sapeva che altro pensare ma ha detto che senza dubbio si trattava di una demolizione controllata.
Ci sono stati molti studi, di cui parlero’, per cercare una spiegazione plausibile ai crolli. Finora, nessuno di questi ci ha mostrato qualcosa che si potrebbe ragionevolmente chiamare un resoconto convincente e dettagliato del perché. Rimane inoltre la domanda sollevata in precedenza, sull’enorme distruzione di prove, il luogo e’ stato ripulito rapidamente.
Di tutta la massa di materiale degli edifici distrutti, il National Institutes of Standards and Technology che sta conducendo l’indagine ha potuto recuperare solo 240 pezzi dell’intero edificio. Tutto il resto non c’è più, questo vuol dire che non si può fare una ricostruzione forense. Anche per catastrofi minori, di solito si ricostruiscono le cose in maniera il piu’ completa possibile. In questo caso e’ stato fatto esattamente l’opposto. Il primo vero rapporto e’ stato pubblicato dalla FEMA insieme all’Associazione Americana Ingegneri Civili. Era in pratica un gruppo di volontari della ASCE con accesso molto limitato al luogo. Molti dei pezzi che sono stati in grado di trovare sono stati recuperati nelle discariche. Il rapporto iniziale confermava che il kerosene sarebbebruciato molto velocemente. Pensiamo agli uffici moderni con fotocopiatrici e computer. Questi tipi di incendi di solito bruciano pian piano.
Non si tratta di fiammate tipo torce. All’interno delle colonne, guardando i diagrammi dell’edificio, c’è un grande rettangolo centrale in ciascuna torre, che conteneva 47 colonne. Queste colonne erano in pratica la struttura di supporto principale e avevano lo scopo di sostenere l’intero carico gravitazionale dell’edificio. Essendo così massicce, si sarebbe pensato che avrebbero in qualche modo resistito al crollo. In realtà, come si e’ visto, pochi resti delle colonne sono rimasti in piedi fino ai primi piani. L’interno e’ stato disegnato in modo che, in caso d’incendio, il fuoco non potesse viaggiare attraverso gli ascensori, né che l’aria entrasse attraverso gli ascensori. L’architetto Aaron Swirsky li ha disegnati con un sistema chiamato a chiusura ermetica. C’erano finestre antincendio in grado di chiudere l’interno in un caso come questo. Le finestre, a quanto ne sappiamo, hanno funzionatobene. Vuol dire che la quantità di ossigeno era limitata. C’è stato uno studio da parte della Weidlinger & Associates, il cui ingegnere capo era Mathis Levi, un autorità in fatto di crollo di edifici. Levi ha scartato l’idea della sovrapposizione o del crollo dei piani. Inoltre, il rapporto ufficiale piu’ recente in merito dell’Istituto Nazionale di Standard e Tecnologia, ha scartato l’idea del crollo dei piani, ha suggerito che ci sia stato un crollo simultaneo degli interni, ma non ha cercato di fornire nessun modello per provare se in realtà siano stati distrutti dalle fiamme. Purtroppo il materiale che avrebbe consentito un’analisi dettagliata, la prova fisica, non c’è piu’. Una delle cose secondo me piu’ indicative, sono le grosse nuvole di fumo denso che avviluppavano la zona che attraversavano il fiume, fino quasi al New Jersey. Questo genere di flusso e’ conosciutobene in fisica e succede solo in due casi in maniera naturale. Il primo, nelle eruzioni vulcaniche, quando una quantità di lava all’improvviso esplode nell’aria dividendosi in piccole particelle. Nel secondo caso si parla di torpidità delle correnti. Questo avviene lungo ibordi del continente dove fango o sedimenti cadono, rimanendo a galla sull’acqua. Nella fase iniziale del crollo, nei primissimi momenti, si vedono queste nubi dense, espulse a velocita’ altissima. Sono dense perché corrono verso ilbasso diventando parte di un flusso piu’ grande. Ci stanno dicendo che il cemento e’ saltato in aria, e’ esploso, e poi e’ stato espulso, mentre i piani crollavano uno sull’altro. Non è una dinamica molto plausibile ma non ho ancora sentito nient’altro per spiegarlo. Parecchie persone presenti sul posto ci hanno detto che c’erano pochi pezzi di cemento, ma che la polvere era in gran parte cemento. Sappiamo che si sono polverizzati anche i metalli dei chip contenuti nei computer, perché sono stati trovati nella polvere, in particelle molto piccole, generalmente nell’ordine di meno di cento micron in diametro.Quindi c’è un problema di dinamica su cosa, durante il crollo, abbia potuto polverizzare tutte queste cose. L’acciaio mantiene molta della sua interezza strutturale, persino quando e’ surriscaldato, finché non ci si avvicina al punto di fusione non si vede una gran perdita di forza. Questo e’ quello di cui parliamo: quando le colonne verticali crollano in se stesse significa che c’è una perdita completa della forza meccanica. Sappiamo che il fine settimana prima dell’11 settembre era mancata la corrente, e sembra siano state fatte delle prove di evacuazione per tutta la settimana precedente. La mancanza di corrente potrebbe essere stato il momento in cui le cariche per la demolizione sono state poste. Anche se credo possibile che siano state messe durante un periodo di tempo piu’ lungo, considerata la relativa accessibilità degli edifici.


BARRIE ZWICKER- Giornalista della Televisione canadese
Una spiegazione diffusa sul perché nessun velivolo militare sia stato in grado di intercettare i voli e impedire il disastro, e’ l’incompetenza. Parliamo allora della teoria dell’incompetenza tornando indietro al 26 ottobre 1999. E’ il giorno in cui il Learjet con abordo il golfista Payne Steward si e’ schiantato senza lasciare superstiti.Dal rapporto della Commissione Nazionale Sicurezza Trasporti: ore 9:19, il volo parte, 9:24, il pilota del Learjet risponde alle istruzioni della torre di controllo, 9:33, il controllore comunica altre istruzioni. Il pilota non risponde. Per quattro minuti e mezzo il controllore prova a stabilire un contatto. Non riuscendoci, chiama l’esercito. Non ha cercato, né avevabisogno quindi, dell’approvazione del Presidente degli Stati Uniti o di nessun altro. E’ una procedura standard quella di chiamare la forza aerea quando si perde il contatto radio con un aereo commerciale nel momento in cui questo esce dalla rotta. 9:54, 16 minuti dopo, l’F-16 raggiunge il Learjet a 14.000 metri, e procede ad un’ispezione visuale. Tempo totale: 21 minuti. Cosa prova tutto questo? Prova che esistono procedure standard per affrontare queste emergenze. Il personale di volo e di terra e’ addestrato a seguire le procedure di routine, perfezionate in anni e anni, come dimostra l’incidente del Learjet. Se grandi aerei controllati sul radar lasciassero le loro rotte improvvisamente, partirebbero molte chiamate all’esercito, specialmente dopo che due hanno colpito il World Trade Center ed uno sta andando verso Washington, vola sopra la Casabianca, vira di colpo e punta verso il Pentagono. Tutti a quel punto sanno che si tratta dibrutte notizie. Su tutti i canali per piu’ di mezz’ora si parla di un attacco terroristico. Labase della forza aerea di Andrews e’ enorme. L’aereo del Presidente sosta qui. Ci sono due squadroni di jet per l’intercettazione, pronti per il combattimento e per proteggere il Campidoglio. Labase e’ a soli 19 km dalla Casabianca. L’11 settembre, gli squadroni presenti sono il 121esimo da combattimento, il 113esimo, equipaggiato con F-16, e lo squadrone 321esimo del 49esimo distaccamento dei Marine gruppo A, equipaggiato con FA-18. Queste informazioni erano sul sito web dellabase l’ 11 settembre. Il giorno dopo Andrews ha deciso di aggiornare il suo sito, e non si parla piu’ degli F-16 e gli F-18. Labase diventa, secondo il sito, solo un appoggio per il trasporto di squadroni. Però alle 18:30 dell’11 Settembre, l’NBC Nightly News come molti altri comunica: “E’ stato dopo l’attacco al Pentagono che la forza aerea ha deciso di sguinzagliare gli F-16 dallabase aerea di Andrews per fornire protezione a Washington D.C.”. Nel nordest degli Stati Uniti ci sono moltebasi aeree, ma quella mattina nessun intercettatore ha risposto in tempo all’emergenza. Questo vale anche per gli squadroni di Andrews che sono situati come sappiamo a soli 19 km dalla Casabianca. Qualunque sia la spiegazione per l’enorme fallimento, non ci sono state, che io sappia, azioni disciplinari. Questo indebolisce di piu’ la teoria dell’incompetenza, perché l’incompetenza di solito viene punita. Mi chiedo, e altri giornalisti dovrebbero fare lo stesso, se ci siano stati ordini contrari.

per continuare a sapere e a diffondere la cultura della informazione pluralista vi lasci un link sul quale cliccare e leggere attentamente per avere una visione dei fatti leggermente differente e poi decidere da che parte stare.
Sono sicuro che nulla si possa risolvere come è certo che nessuno ridonera' la vita ai defunti ma sono certo che se anche la verita' dovesse vincere nessuno paghera' e le cose andranno avanti sempre allo stesso modo.
Rassegnarsi? beh io non lo so ma quello che mi interessa e' avere una mia opinione di tutto senza essere influenzato da un'unica fonte che decide cosa farmi sapere e cosa invece mentirmi.
Tutto e' influenzato, anche il link che sta qui sotto , ma lo sforzo di tutti noi dovrebbe essere quello di travasare le informazioni che ci arrivano a getto e cogliere il succo mettendo in atto l'istinto che ci e' stato donato abbinato alla logica e ad un pizzico di anti-conformismo.
Se pensiamo che anche la storia del passato c'e' stata tramandata e cambiata di volta in volta vi rendete ben conto di quanto fasulle possano essere le cose che ci hanno fatto sapere i vincitori. E se avessimo sentito anche la campana di quelli morti?

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243^1068103,00.html

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