24 novembre 2006

Una vita fatta di "scelte"

Hai mai fatto una scelta?
Certamente la risposta sarà positiva poichè sin dalla notte dei tempi per vivere bisogna quotidianamente prendere delle strade invece che altre e talvolta si lascia la via giusta per percorrere quella sbagliata o viceversa. Ma quanti di voi possono affermare di aver fatto delle scelte importanti, di quelle che la notte non si dorme per meglio decidere qual'è quella esatta ? Sicuramente se analizziamo molto a fondo nella nostra vita non tutti possono vantare un giorno campale dal quale il futuro ne sarebbe dipeso.
Le scelte sono dolorose ma anche avvincenti, sono rischiose ma anche appassionanti ma solo alcune lasciano davvero il segno.
Non esiste giorno nel quale non si puo' dire di non aver fatto una scelta semplice o ardua che sia, ma quando arriva quella con la S maiuscola allora ci si ferma e si analizza con attenzione tutte le varie possibilità che si hanno a disposizione e tutte le conseguenza che potremmo subire o far pagare ad altri. Si passeggia nervosamente guardando il pavimento di una stanza con luce soffusa mentre le mani nervosamente si muovono cercando sempre attimi di tregua tra gli infratti di una tasca ma non resistono nemmeno un secondo. Si rivive tutto il passato e si combatte con il presente per affrontare un futuro ideale senza troppi traumi. Mille volte si cerca di ragionare con piu' sagacia ed intuizione ma alla fine nulla cambia, nemmeno quella goccia di sudore che attraversa il viso solcandolo profondamente riesce a farci fare la scelta giusta o sbagliata che sia.
Quella spada conficcata nella roccia simboleggia in questo caso l'idea da partorire ma fino a quando non ci si decide resta difficile estrarla nemmeno con tutta la buona volontà del caso. Le scelte si possono anche pagare o molte volte si viene pagati per scegliere ma in entrambi i casi con sofferenza si aspetta l'esito.
Certo che non tutti ,dinnanzi a una simile responsabilità, hanno il coraggio e la determinazione per potersi schierare ma è proprio questo che differenzia gli uomini e li distingue . E' semplice non scegliere, è facile arrendersi ma quando la scelta è davvero ardua bisognerebbe pensare che la vita è una sola e che va vissuta fino in fondo assumendosi le proprie responsabilità ed essendo consapevoli del fatto che è meglio pentirsi di una scelta che rimpiangere di non averla fatta. Buoni o cattivi, forti o deboli, onesti o disonesti, sinceri o falsi, amici o nemici, queste sono solo alcune delle scelte che sin dalla nascita abbiamo affrontato e non tutti riescono a trovare la giusta chiave alla serratura della vita.
Qualche volta pero' una scelta, anche se consapevolmente sbagliata, la si fa comunque pur di raggiungere uno scopo ben preciso e quella spada se pur estratta lo si e' fatto con molta fatica ed estrema abnegazione.
Io preferisco scegliere e sbagliare e perseguire la strada che la mia mente mi regala, preferisco essere dignitoso nell'essere essere umano e scegliere per non essere scelto, per vincere e non essere vinto, per vivere e non essere vissuto.
L'adrenalina incomincia a sgorgare a fiumi nelle vene e la mente incomincia a viaggiare lontano e subito dopo aver scelto niente piu'potrebbe cambiare ma speriamo sempre che non ce ne siano altre di cosi difficili, ma piu' il tempo passa e piu' veniamo messi alla prova con test sempre piu' improbi ed aspri e non riusciamo a fare a meno di affrontare nuovamente l'attimo fatidico con la voglia di provare ancora una volta il brivido di aver scelto e non essersi rifugiato nella tana della codardìa. Fingere di non capire non serve a nulla perche' nessuno sfugge al giudizio finale ed allora ne vale la pena di essere protagonisti seriamente e non solo dei normali comprimari o delle semplici comparse.
Viviamo questa vita da protagonisti e non scappiamo dalle scelte, ma assaporiamone le sensazioni che da essa scaturiscono. Io le scelte le faccio sempre....io scelgo sempre.....io vivo!

17 novembre 2006

Bari-Napoli 0-1

Ci sono momenti in cui l'appartenenza ad una cultura, a dei colori, ad un popolo o piu' semplicemente ad una moltitudine di persone, conta di piu'.
Ci sono giorni in cui non si puo' fare a meno di far esplodere quello che si ha nel cuore e virtualmente ci si abbraccia forte in un lungo sospiro e ad occhi chiusi si rivive la sensazione di benessere collettivo che un evento ha determinato.Non esistono piu' barriere e conta solo l'esultanza, conta solo essere stati fortunati per essere riusciti a vivere quell'istante unico.
Quando questa estate l'Italia ha vinto i mondiali di calcio battendo la Francia in una finale palpitante eravamo tutti uniti in un sol grido di gloria e per un attimo abbiamo dimenticato le diversità politiche e gli scontri quotidiani e siamo diventati Italiani, orgogliosi di esserlo per un motivo in più. Gioia incommensurabile e palpitazioni esagerate hanno pervaso le nostre membra fino all'ultimo secondo della partita e dopo ubriachi di sorrisi eravamo tutti vincitori. La stessa cosa ho provato l'altro giorno, in piccolo, quando il Napoli ha vinto a Bari per 1-0 dopo una partita sofferta in uno stadio che aveva promesso vendetta ed invece ha subito un'ennesima delusione.
Le bandiere azzurre del mio cuore hanno sventolato piu' in alto e nonostante la mia palese fede partenopea in questi giorni e' piu' bello essere napoletani. Una città martoriata dalla malavita e dall'inciviltà di pochi che diffamano i tanti lavoratori onesti che sgobbano ogni giorno per vivere, una città oggetto di mille discussioni di carattere etico politico e culturale che nonostante una storia di estremo lustro non riesce piu' ad emergere dal bassofondo in cui e' terminata.
Ed allora oggi essere di Napoli, almeno per me, è piu' bello.
Uscire di casa ed incontrare tutti gli amici bianco-rossi che cercano scuse per lenire il dolore della sconfitta ma che invece sanno di dover tacere fino all'incontro di ritorno è una soddisfazione unica, portare la sciarpa al collo della squadra vittoriosa è davvero speciale. Intendiamoci non ho un risentimento verso Bari, che stimo e rispetto visto che l'ho scelta per viverci, ma quando si tifa per una squadra non ci sono compromessi o preferenze che tengano.
Mi piace la rivalità sana fatta di sfottò e prese in giro ma sono estremamente contrario a coloro che utilizzano lo sport in genere come mezzo per sfogare le frustrazioni accumulate in settimana alimentando odio e rancore verso tifosi che qualche mese prima erano tutti tricolori. Napoletani e Leccesi, Baresi e Milanesi , Palermitani e Bolognesi e Fiorentini insieme ai Romani erano tutti uniti ed abbracciati a tifare gli azzurri impegnati in germania ed hanno persino pianto dalla contentezza al gol di Grosso contro la Germania in semifinale ed ora come se l'incanto fosse terminato tornano ad odiarsi e son pronti anche a morire stupidamente nel nome di nulla.
Andare allo stadio dovrebbe significare armonia, spensieratezza e voglia di cantare e tornare a casa festanti o mogi ma sempre nel rispetto dell'avversario e questo invece non sempre viene atteso.
Il Napoli ha vinto la sfida di andata e per ora mi godo questa vittoria insignificante ai fini della classifica ma fondamentale ai fini della sopravvivenza nella città. Chi sa quanti mi avrebbero riempito di battute se ci fosse stata una eventuale sconfitta ed invece questa volta canto io.
Ci sono giorni in cui essere tifosi di una squadra vale piu' di ogni cosa e farlo vedere agli altri ha un significato che va oltre la semplice vittoria sportiva. La curva che si accende e i cori che s'intonano, la gente rumoreggia e i fumogeni fanno da cornice allo spettacolo sul tappeto verde. Una partita non bella ma pregna di significato. Tutto d'un tratto il silenzio cala gelido sul SanNicola di Bari perchè Calaio con un precisissimo sinistro trafigge l'incolpevole Gillet. Napoli esulta e per un attimo forse mette da parte i suoi limiti e si gode il momento.....
......che succederà al SanPaolo di Napoli ? Staremo a vedere.

07 novembre 2006

Saddam Hussain condannato a morte

Saddam Hussain, dittatore iracheno, in prima istanza è stato condannato a morte con l'impiccagione per il genocidio dei curdi di cui si è profondamente macchiato la coscenza.
Finalmente una prima sentenza è stata pronunciata ed in attesa di quella definitiva già si sono scatenate le polemiche su base etica ma con dietrologie politiche che si celano eleganti.
E' eticamente corretto condannare un imputato alla pena di morte sapendo che il motivo della condanna è esattamente la medesima azione che si sta per compiere? Mi spiego meglio: è giusto mettere nelle mani di un tribunale il diritto di decidere il merito alla vita di un uomo che ha sbagliato? Eticamente forse non è corretto togliere la sedia da sotto i piedi dell'ex Rais Iracheno sapendo che al collo ha una corda bella stretta, ma di sicuro l'imperfezione umana spinge i sentimenti della gente a confermare al piu' presto la condanna e metterla in pratica subitaneamente. Forse pero' non siamo sulla strada giusta.
Anche io sono favorevole in questo caso alla condanna a morte ma sono anche consapevole che l'essere umano non dovrebbe avere mai tra le mani l'arma per uccidere un individuo, figuriamoci poi, quando questa esecuzione è legalmente riconosciuta.
Credo che i motivi per cui Saddam viene accusato sono solo alcuni dei tragici eventi di cui e' stato strettamente protagonista e sono certo che il volto dell'imputato la dice lunga sulle sofferenze che sta patendo in questo momento ma non dovrebbero impietosire nessuno le immagini che i reporter mandano in pasto alla gente. E' stato un brutale assassino, un mandante feroce prima che dittatore carismatico.
E' giusto uccidere un uomo e ripagarlo con la stessa moneta che ha usato per mettere a frutto i suoi scopi in passato?
In Italia se ne sta parlando in tutte le tribune politiche televisive e la voce dell'onorevole medio e del Presidente del Consiglio Prodi fino al Capo dello Stato Napolitano è una sola: NO alla condanna a Morte !!
E' giusto salvare un brutale assassino e condannarlo alla vita o sarebbe meglio ucciderlo e liberarlo dai suoi peccati terreni? Dilemma pesante che presto dovra' essere sciolto.
Forse i diritti umani impongono la prima soluzione, la piu' dolorosa forse, ma andatelo a dire alle famiglie di quella gente innocente che è stata uccisa , andatelo a dire a tutti i superstiti che non hanno piu' una casa o una spalla sulla quale piangere la propria gente, andatelo a dire a tutti coloro che sono stati mutilati e non vivono piu' la serenità di un tempo, andatelo a dire a tutta la gente irachena che per anni ha dovuto sopportare Saddam senza potersi ribellare.
La Pena di Morte è stata inflitta a parecchie persone, e qualcuna forse era pure innocente, e adesso andatelo a dire a loro che siete contro la morte di Saddam.
Saddam ha avuto un regolare processo nel quale aveva l'atteggiamento che ha avuto in tutti questi anni, sprezzante dell'educazione credeva di dettare ancora una volta legge nonostante gli americani non lo abbiano ammazzato il giorno in cui lo trovarono. Un uomo furbo dall'inteklletto fino ed astuto ma che ha davanti sicuramente il capolinea della sua vita libera e forse anche semplicemente della sua vita.
Io sono combattuto, ma in fondo credo che in me prevalga il SI alla condanna capitale anche se mi rendo perfettamente conto che non è etica e di sicuro in fondo nessuno avrebbe il coraggio di ammetterlo liberamente.
Perche' quel giorno gli americani, i soldati americani, non lo uccisero ?
Credo poco alla lealtà ed al prigioniero politico, credo invece che abbiano avuto ordini seri dall'alto di lasciare libero Hussain per poterlo interrogare e capire le cose oscure , ma come mai poi non e' stato fatto lo stesso quando si è individuato il nascondiglio dal "numero due" dell'organizzazione di Halkida e si e' bombardato fino a radere al suolo ogni cosa vivente? Ci stava qualcosa da non far trapelare? Vi lascio con questo interrogativo
!!!

Il treno della vita è partito ma....

Un giorno una persona, mentre stava tranquillamente chiacchierando con me , mi disse che la sua vita era molto cambiata in seguito ad una notizia shoccante che improvvisamente ha avuto. Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sulla testa che l'ha portata a razionalizzare tutti gli eventi passati ed affronta in maniera spensierata tutte le problematiche che si presentano davanti.Ogni momento come se fosse l'ultimo senza riflettere troppo e soprattutto evitando sterili discussioni. Lasciare al prossimo la libertà di scegliere la sua felicità senza rancori mettendo da parte gelosie e questioni di principio.
Soffrire pure ma non tarpare mai le ali di nessuno pur di raggiungere la propria felicità. Esiste sempre un limite da non varcare mai affinchè si possa vivere serenamente sia un'amicizia stretta che una parentela, sia un'amore che un rapporto di lavoro.

Questo e' vero, ed il modo di pensare mi piace anche ma, esiste un punto di partenza che ci sfugge, che sembra latitare ma che in realtà e' determinante al fine di capire un atteggiamento.
Il punto dal quale non si puo' prescindere e' la motivazione che spinge quotidianamente questa persona a pensarla sempre allo stesso modo. La possibilità che l'avventura terrena possa finire in qualsiasi istante porta il condannato a cercar di esprimere ogni cosa anche la piu' banale e ne amplifica i toni fino a renderli insopportabilmente soavi. Io vivo portando avanti progetti a lunga scadenza e mi soffermo su cose che ne potrebbero determinare la riuscita.Sono meticoloso in alcune cose e difficilmente mi lascio sviare quando sono determinato e di alcune circostanze ne conservo non l'effetto ma la cosa che le ha scaturite.Forse le cose non sono eterne ma la mente limitata dell'uomo è portata a sperare che lo siano ed allora si combatte affinchè queste possano essere coltivate giorno dopo giorno ed io non gradisco alcuni modi di fare e di pensare che possano rovinare un futuro raccolto anche se poi alla fine li ritengo giusti.
Non amo le reazioni incondizionate e non gradisco farne una questione di principio ma analizzo la problematica dal principio. Tutto questo, me ne rendo perfettamente conto, non segue la filosofia di vita sopra descritta ma a me non importa, credo che la passione e l'ardore che la gente mette in un dialogo o in alcune vicissitudini dell'esistenza rendono il passaggio terreno unico e mai uguale. Non voglio aspettare e non voglio fuggire ma desidero costruire un presente forte di un passato ma volto al futuro.
Non mi importano le domande finte, e non sopporto le risposte indirizzate verso la direzione voluta. Forse un po di egoismo alberga nei meandri della mia mente ma chi non ne ha scagli la prima pietra.
La convinzione nelle cose che si dicono potrebbe essere un'arma a doppio taglio perchè se da un lato ti lanciano spedito verso un traguardo desiderato, dall'altro potrebbero tenerti lontano dalle cose che lo contornano che lo rendono importante. Spiegare le emozioni è sempre difficile ma io utilizzerei parole colorate e non forbite e suoni striduli ed assordanti per far capire quello che adesso sento. Non desidero bloccare o vietare ma amo la collegialità di una decisione che non deve essere però portata sul binario voluto in partenza senza passare dalle stazioni intermedie.
Non mi si puo' chiedere di cambiare atteggiamento, certo posso smussare le spigolature ma la consistenza del mio pensiero resta tale poichè io sono coerente con le mie idee.Non taccio per mettere alla prova ma esprimo affinche certi errori si possano evitare perche' una volta commessi si potrebbero , forse, perdonare ma resterebbero sempre impressi nella mente di chi li ha subiti e graffieranno sempre il cervello di chi li compie e non sarebbe piu' la stessa cosa.
Tutto è relativo ed ogni cosa viene rapportata ad un'altra secondo una scala di importanza attribuita con il tempo, e questa stessa scala viene modificata di volta in volta ed io ci sto lavorando su ma non chiedetemi di estremizzareall'opposto il mio modo di essere perchè non mi sembra giusto.
Lascio la liberta' di decidere la strada migliore ma questo poi significa assumersi le responsabilità delle proprie decisioni ed azioni. Se non condivido alcune cose, non significa che le ritengo sbagliate ma semplicemente che a me danno fastidio.....forse dovrei rifare qualche chiacchierata con la persona che quel giorno seduta alla panchina mi parlo' in modo pacato e sereno nonostante il dramma che stava vivendo. Io non son daccordo...
Il dondolio scandito di una altalena che se non alimentata dalla forza motrice delle gambe abbrevia sempre ddi piu' la sua oscillazione sembra voler rappresentare a grandi linee un qualsiasi rapporto tra persone. Questo andrebbe via via spegnendosi se non viene ravvivato attraverso dalla forza della complicità. I giorni passano e sempre piu' importante diventa il tempo a disposizione e mi piace pensare che lo stia donando alle persone giuste, alla donna adeguata , agli amici idonei, al lavoro esatto. Sarebbe davvero una delusione fermarsi e scoprire che quel treno su cui stavi viaggiando ti portava lontano ma non nella direzione giusta e soprattutto non con la compagnìa corretta. Ma questa è la vita che ti punisce quando meno te lo aspetti e ti regala gioia nei momenti piu' impensati. Desidero viverla e voglio farla vivere ma cosa sarebbe un'esistenza senza tutte quelle contraddizioni che arricchiscono il genere umano?

01 novembre 2006

L'Amore impossibile il tempo lo sbiadisce

Quante volte ti sei trovato difronte a degli ostacoli insormontabili e ti sei rimboccato le maniche ed hai incominciato a scalare la montagna con impegno e costanza fino al raggiungimento della meta della soluzione?
Quante volte hai vissuto momenti terribili ma senza perderti d'animo li hai combattuti fino a perdere le forze e sei riuscito aa riemergere dagli abissi in cui eri sprofondato?
Ci sono poi dei momenti della tua vita in cui non ti riconosci più, ed ogni tuo gesto, per semplice che sia, è fatto in funzione di un'altra persona che ami alla follia o che credi di amare ma che non contracambia con lo stesso amore.
In questo caso la razionalità lascia il posto alla follia che rende le nostre fantasie una girandola di idee accavallate e diventi ingenuo e credulone, guardi le stelle ed immagini i suoi occhi che insieme osservate la stessa luce, osservi il mare e ti lasci cullare dal tenero ondeggiare di quella prua sulle acque sperando di poter fare lo stesso sulle labbra amate. I gesti diventano strani ed il pensiero in continuo fermento fino a diventare maniacale l'ossessionante pensiero rivolto a lei. Visto dall'esterno, il tuo comportamento ,diventa facile da interpretare e presti il fianco a facili consigli che gli amici non lesinano di farti ma che poi sono i primi a non tenerne conto se poi la sciagurata situazione dovesse capitare loro.
Hai vinto le forze dell'ostilità, dei problemi piu' impensabili ma ti perdi nel bicchiere dell'amore che ti rende schiavo del tempo fino a scolorire il rosso del cuore rendendolo opaco dal tono tiepido e più lo vedi lontano ed irraggiungibile e più cerchi di raggiungerlo fugacemente con la forza della fiamma che arde dentro di te.
Sei asfissiato dal dolore di non essere corrisposto e non cerchi vie d'uscite ma ti ostini a tentare di aprire quella porta che forse e' solo socchiusa ma che forse non si aprira' mai.
Cerchi di conquistare il suo bene, ma l'amore a mio avviso non si conquista ma nasce selvatico all'improvviso e si rafforza repentinamente allargando le sue radici ben oltre il cuore. Tu non sei piu' razionale perche' lei ti trascina nel baratro da dove credi di non uscire piu' . Ti senti smarrito e ti allontano sempre piu' dalla via maestra.
Qualche volta i tuoi occhi si ostinano a vedere delle cose che forse nemmeno ci sono piu'. Lentamente le cose si trasformano, si evolvono e non siamo mai uguali all'attimo precedente e qualche volta il cuore si sposta e batte talmente forte che non ce ne accorgiamo fino al momento in cui questo sparisce ed i nostri sensi sono talmente intorpiditi dall'amore cieco da non farci notare che di quel sentimento e' rimasto solo il solco ma non la materia.
Scrivi lettere d'amore e vedi film sdolcinati, sei in attesa di uno squillo che non arriva e scandisci i secondi che mancano al momento in cui la rivedrai insomma vivi per lei e questo non fa che peggiorare il tuo stato fino a quando un colpo ti destera' dal sogno e capisci che il tempo e' trascorso e che la passione lascia il posto al ricordo ed il tormento si attenua e lascia il tempo per pensare razionalmente.
Lei non e' piu' fonte dei nostri pensieri e quell'amore impossibile e' restato tale forse solo perche' era tale, forse solo perche' l'impossibilita' ci amplifica il desiderio. Tu ricominci a vivere e darai importanza a tutte quelle cose che prima non vedevi e non assaporavi ma che adesso invece ti rendono vivo e felice.
Io ora non ho questo problema, non sto vivendo un amore impossibile ma mi sono calato nella parte di qualche amico che attanagliato da storie sterili non riesce ad uscirne e annaspa nella bufera delle sensazioni.
Basta con la conquista di terre inarrivabili e focalizza l'attenzione su altro. Dimentica il dolore ed affronta i sentimenti come affronti tutte le altre problematiche della vita quotidiana. Si lo so che e' facile parlarne quando non si vive nell'angoscia del non essere corrisposti ma.......
Ti senti parte in causa di questo mio post?........credo che come te ce ne siano altri mille, quindi fatti forza ed alzati !!