31 dicembre 2006

AnnO che va, aNNo che viene !!

Tra qualche ora il 2006 chiuderà le porte e si glisserà nel buio lasciando tutti nella speranza che il 2007 possa regalare momenti migliori e sensazioni forti. Ci lamentiamo tutti per le disavventure passate e desideriamo cose nuove che possano ravvivare la nostra voglia di vivere o che possano farci gioire a bocca aperta come accadeva quando eravamo bambini. E' tutta un'illusione perchè nulla nasce dal niente ma ogni anno è frutto delle cose fatte in quello precedente e negli altri passati. Noi vediamo l'1 Gennaio come il giorno del cambiamento, come un istante che possa prolungarsi eternamente, come un orizzonte dal quale rubare il futuro tracciando una linea sul passato.
Anno dopo anno le scene si ripetono e vengono fatte sempre con minore enfasi ma fingiamo di non cadere in questa trappola ed allora saltiamo e gioiamo allo scoccare della mezza notte e molti continuano a morire per dar sfogo alla gioia acustica dei botti di capodanno.
Feste private o cenoni con prevendite, serate con i parenti e nottate con gli amici, soldi che vanno nelle mani di organizzatori che offrono serate normali a prezzi esorbitanti ed alla fine tutti che si ripromettono di non cascarci piu' ma puntualmente ogni 31 Dicembre la scena si ripete.
Strano come in un mondo così emancipato teconologicamente ci sia ancora spazio per questi riti cadenzati che la vita ci ha regalato come per scandire il nostro tempo in maniera sempre piu' ritmica e farci pesare il trascorrere dei mesi e degli anni.
Il duemilasei è stato un anno particolare, pregno di cose interessanti e spunti di riflessione, dalla vittoria Mondiale dell'Italia nonostante Calciopoli che ha mandato la Juventus in serie B al cambiamento del governo che da centro destra è diventato di centro sinistra con Prodi, dalla cattura degli assassini del piccolo Tommy all'avanzamento delle indagini sul delitto di Cogne con Annamaria Franzoni che si dichiara innocente, dalle intercettazioni telefoniche che inchiodano alcuni personaggi famosi allo scandalo di Vallettopoli passando per molti altri eventi sportivi e sociali fino a giungere a ieri con l'esecuzione della condanna a morte per impiccagione di Saddam Hussain.
Una morte ottenuta con ferocia di un mondo senza etica che lascia prevalere l'odio ed il disprezzo al posto della volontà di agire in modo corretto e sensato. Ancora fresche sono in noi tutti le immagini di questo dittatore che uccide e fa commettere barbarie di ogni genere e come prima sensazione la condanna a morte potrebbe sembrare giusta ma se ci fermiamo a riflettere attentamente credo che mille interrogativi potrebbero sorgere dentro ognuno di noi e dovremmo chiederci anche se è giusto lasciare nelle mani di un essere umano il potere legittimo di uccidere un suo simile.
Lasciamoci alle spalle questa sconfitta perpetrata ai danni di un uomo colpevole con immagini che faranno il giro del mondo senza petà alcuna e pensiamo a quanto potremmo fare noi per cambiare il corso delle cose.
Forse nel 2007 non accadrà proprio nulla ma è bello credere che nelle nostre mani esiste la possibilità di regalare almeno una briciola di storia, una particella di novità che possa contrastare lo strapotere di gente che ogni giorno pensa solo al suo futuro fingendo di pensare alla comunità.
Ed allora festeggiamo alla grande perchè e' giusto che nonostante tutto non perdiamo la voglia di saltare, il desiderio di parlare con amore e di gridare con passione. Beviamo e pensiamo solo a divertirci perchè da domani si riparte e usciremo dal limbo del trapasso e ci immergeremo nuovamente nella realtà di tutti i giorni con le sue angosce e le sue cose belle. E quando un anno sta per finire ed un'altro sta appena iniziando vi lascio speranzoso . AUGURI A TUTTI !

26 dicembre 2006

Auguri di buon Natale ?

Ieri era Natale ed allora innumerevoli auguri arrivano attraverso le mail ed altri ci si affretta a scriverli con la tastiere del cellulare con la speranza che vengano contracambiati per la curiosità di leggere un pensiero diverso da quelli solitamente trasmessi come messaggi di gruppo.
Ci si da la mano e dopo aver baciato entrambe le guance ci si guarda negli occhi fugacemente con la mente muta che non va oltra la parolina magica di ogni festa: AUGURI !
L'albero è sempre acceso e si è pure evoluto nel tempo ed è diventato molto piu' sofisticato di quello di una volta. Sono sparite le pittoresche palline colorate per far posto ad oggetti del colore che va piu' di moda con luci ad intermittenza lenta tutte bianche. Oramai si è capito che il panettone non piace più a nessuno perchè quei canditi proprio non piacciono e puntualmente te ne fanno dono come se fosse la cosa piu' preziosa. A tutti piace il soffice pandoro ma lo si compra per tenerselo a casa custodito gelosamente e quel panettone fatidico fa il giro delle case finche non trova l'unico italiano che lo gradisce ancora.
Tutto è spersonalizzato e le cose vengono fatte per seguire la scia della gente ma non per il gusto ed il piacere di farle. Tutto è diventato scontato e prevedibile e nemmeno piu' il clima è quello consono ad un'atmosfera degna del classico Natale. Non ci sono più giornate invernali con qualche spruzzo di neve qua e la anzi, sembra un prolungamente della stagione autunnale nel migliore dei casi, qualche volta di quella estiva.
Diciamolo pure che non è il Natale di una volta. Io non lo sento più tanto, anche i negozianti si lamentano dei mancati acquisti e loro stessi non espongono piu' molto le lucine che fanno atmosfera.
La cosa positiva che ancora si rispetta è la possibilità di riunire la famiglia anche se in qualche caso nemmeno piu' quello, ed allora che rimane del Natale?
I bambini piccoli aspettano il Babbo Natale con impazienza ed in qualche caso solo per i regalini poichè con l'evoluzione culturare di oggi nella maggior parte dei casi sanno la vera identita del signore barbuto con il pancione sulla fatidica slitta volante. Gli adulti pensano alle cene e a come poter stare bene senza troppi problemi e gli anziani non vedono l'ora che il tutto finisca perchè per loro è solo uno scombussolamento assurdo ai loro piani quotidiani.
Tutti si lamentano per l'Euro che ha reso i prezzi troppo esosi e diventano parsimoniosi e malinconicamente aspettano la mezzanotte con la speranza che l'avvicinarsi all'ultimo giorno dell'anno possa rendere diverse le persone e piu' buoni gli animi ma il piu' delle volte si rimane delusi.
Forse un giorno tutto cambierà ma di sicuro l'evoluzione è una cosa naturale anche se certe cose non dovrebbero mutare mai perchè dovrebbero essere punti fermi in un mondo dove nulla è come lo si vorrebbe.....ciao Natale !

13 dicembre 2006

Sognare o Accontentarsi ?

Vivere per raggiungere un sogno che probabilmente non verrà mai raggiungto o accontentarsi di una vita normale che ci fa star bene?

Una sera mentre la mia giornata lavorativa stava volgendo al termine Tullio nelle vesti Marzullesche mi pone la suscritta domanda che in prima battuta mi ha lasciato silenzioso ma che dopo una attenta riflesisone ha trovato una mia personalissima risposta. Tullio era li che ascoltava ma sorridente rifletteva e nervosamente si agitava senza mai rilassarsi come se dalle mie parole dipendesse una sua decisione fondamentale. Il silenzio regnava attorno nonostante c'era una musica assordante che dalla sala attigua ci avvolgeva inutilmente. Massimo era li e avvicinandosi sommessamente accennava un sorriso stranito e con attenzione ascoltava le mie parole anche se poi alla fin fine non credevo di dire un qualcosa di estremo interesse nonostante fosse di notevole spessore.
Accontentarsi di quello che si ha è un po come morire prima del tempo e dalla vita si viene solo travolti senza cavalcare l'onda delle emozioni. Accettare passivamente gli eventi senza rischiare un probabile tonfo non è da me, ma questo non vuol dire che rischio inutilmente per un ipotetico miglioramento senza che ce ne siano le basi.
Credo che la vita vada vissuta e che i sogni servono tantissimo solo pero' se si resta con i piedi per terra perchè altrimenti si rischia di volare e di accorgersi di cadere senza poter più porre rimedio. Bisogna figurarsi nella mente il sogno inteso come obiettivo e attraverso questo cercare di dare il massimo per raggiungere la meta prefissa senza però vivere male la strada per arrivarci. Tante sono le angolazioni dalle quali l'esistenza puo' essere guardata ed anche quando crediamo di averle calcolate tutte, guardando bene, ce ne starà sempre un'altra che ci mostra la problematica sotto un'altra ottica.
Nella foto il mio volto è stato immortalato da un'obiettivo con un effetto ottico particolare ma quanti sarebbero sicuri di poter scommettere che la foto è solo finzione ? Solo coloro che mi conoscono, solo coloro che hanno una concezione limitata della realtà. Se aprissimo la mente piu' delle solite angolazioni ci renderemmo conto che sognare è bello come anche credere di poterci riuscire ma non tutti riescono a farlo e pochissimi se dovessero farlo, riescirebbero a raggiunere il traguardo ma la felicità dovrebbe nascere nella motivazione e non dal risultato conseguito.
Mi spiego con un esempio pratico : Se mi dovessi laureare in Giurisprudenza dopo qualche anno di esperienza il mio sogno potrebbe essere quello di diventare Giudice della Corte di Cassazione perchè sarebbe un traguardo ambizioso e arduo da conseguire che prota soldi e successo ma non tutti riescono ad arrivarci e sarebbe un errore appassirsi se durante il percorso resto solo uno stimatissimo avvocato. Forse un giorno l'avvocato diventerà giudice ma nel contempo la vita scorre e va comunque vissuta senza aspettare di viverla meglio, senza attendere l'attimo dopo perche' questo potrebbe anche non esserci.
Quindi a conclusione del mio discorso auguro a tutti di avere un sogno e soprattutto che questo possa aiutare ad essere proprietari di una libertà interiore che liberi dalla schiavitù della quotidianità fine a se stessa.
.........la musica terminò e mestamente restammo riflessivi, poi chiusi la serranda della palestra e ce ne andammo ognuno per la propria strada quando un giorno stava per finire ed un'altro stava per iniziare .....

08 dicembre 2006

film : the Saw - L'eniGmiSta

Uno dei film che piu’ mi ha impressionato nell’ultimo periodo è un thriller geniale che ha tenuto tutti incollati alla poltrona fino alla scena finale che ha regalato un colpo di scena vincente.
Il film in questione è The Saw, che tradotto in italiano è l’enigmista.Uno sfortunato individuo che dopo aver appreso la triste notizia del suo tumore alla testa diventa un geniale ed anomalo Serial Killer che non uccide le vittime ma le pone dinnanzi ad enigmi che se risolti regaleranno loro la chiave d’uscita e la salvezza.Lo scopo è quello di far apprezzare le qualità della vita a coloro che pur avendola tra le mani non ne apprezzano la preziosità e la fanno scorrere incessantemente senza far nulla per salvaguardala.”Molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita” dice l’enigmista alle sue vittime e questo è il lite motive di tutto il film ed è proprio la frase che mi ha piu’ colpito e mi ha fatto riflettere.Tutti viviamo la quotidianità come se questa ci fosse dovuta per il sol motivo di essere nati, guardiamo lo scorrere dei minuti aspettando sempre quello successivo come se poi avessimo la facoltà di poter tornare indietro e rivivere l’attimo precedente.Talvolta non riusciamo ad assaporare la bellezza delle cose apparentemente naturali e semplici ma che nella loro genuinità nascondono la vera essenza della vita.Quando le cose sembrano mettersi male, allora e solo allora , temiamo di perdere la bellezza dei giorni e desideriamo anche le cose più normali o addirittura le cose che potrebbero arrecarci dolore perché in fondo a tutto puo’ esserci sempre rimedio tranne che alla morte.Un film che va vissuto istante dopo istante ed assaporato in ogni minimo particolare anche il piu’ nascosto perché potrebbe risultare decisivo per capirne l’esito.Un film che quando termina ti lascia con il fiato sospeso ed incollato alla poltrona ripercorrendo a ritroso tutte le scene analizzandole nuovamente alla luce del colpo di scena finale quando il vero protagonista si rivela a tutti essere stato sempre al centro della scena ma mai visto.Geniale, davvero geniale ed a distanza di qualche anno sono ancora qui a citarlo perché davvero mi ha colpito e lo rivedo ogni volta che la programmazione Sky lo mette nel palinsesto, per cercare sempre nuove minuzie che potrebbero amplificare ancor di più la stima che ho per esso.
Dura pochissimi anni, la vita, e ci permettiamo di farla scappare con la presunzione di poterla gestire programmandone il futuro senza essere presenti nell’immediato.Siamo schiavi dei vizi e da essi ci lasciamo trascinare con impeto e con violenza tale da lasciarci senza fiato e quando poi le ore stanno suonando gli ultimi attimi ci accorgiamo di quanto stupidi siamo stati, di quanto inutili sono state quelle discussioni o quei lamenti.Perdiamo ogni giorno parte della nostra giovinezza e quando oramai vecchi speriamo di poter riacciuffare quegli anni belli di un tempo ma l’affanno si prenderà gioco di noi e ci befferà sul più bello. Vivere da protagonisti per noi stessi e godere di ogni secondo con gli altri, cogliere il famoso attimo, questo dovrebbe essere il motto stampato nella nostra testa, ma so bene che non sempre ci riesce perché la limitatezza della nostra mente si prende gioco di noi se non ci imponiamo ad essa.
The Saw dovrebbe farci riflettere perché bisognerebbe andare oltre le singole scene che seppur bellissime nascondono un messaggio profondo che va al di la della trama e non tutti lo colgono.
Certo che è strano vedere come la gente guarda gli avvenimenti sotto punti di vista completamente diversi a seconda delle circostanze, e riflessioni fatte in momenti di serenità diventano carta straccio quando ci si vede costretti con le spalle al muro a dover decidere tra la vita e la morte.
Un uomo che non ha piu' nulla da chiedere alla vita, vista la sua atroce malattia che lo divora dall'interno,si diverte sadicamente a vivere in prima fila le atroci paure delle vittime a cui viene chiesto di seguire delle regole e di giocare per trovare una soluzione per non morire. Geniale .
.......molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita, ma tu no !....non più ORA !

04 dicembre 2006

La mia criptonite è l'ipermercato

Ieri ho consolidato la mia credenza che da qualche anno sto studiando ed analizzando con frofonda attenzione. Ognuno ha il suo punto debole e talvolta è estremamente difficile da individuare ed io invece sono riuscito a capire cosa mi ruba le energie, cosa distrugge le mie residue forze : "l'ipermercato" !!
Stranamente, domenica pomeriggio, ero ad Auchan con la mia ragazza e migliaia di altre persone che pressati dall'avvicinarsi del Natale si affaccendavano tra gli scaffali pieni di cose colorate. Un vocìo di base cancellava ogni parola detta tranquillamente, gli odori forti si mischiavano ai profumi delle signore che con il carrello passeggiavano.
La mia energia veniva mangiata con decisione e calava verticalmente facendomi deambulare passivamente come un automa avendo lo sguardo perso nel vuoto senza meta.
Nonostante facessi quella passeggiata con molto piacere, nonostante mi divertiva molto osservare la gente che trafficava vestita nei modi piu' disparati possibili, nonostante ero gioioso nel vedere le risate di Rossella, nonostante tutto questo io non riuscivo a reagire e le gambe mi diventavano pesanti e con profonda decisione ero convinto di dover allontanarmi dal centro per ricaricarmi.
Tutti questi Ipermercati hanno su di me lo stesso effetto che la criptonite ha su Superman.
Non riesco a reagire ed è davvero buffo notare che nonostante la mia propensione a sopportare tutte le fatiche, le piu' impensate, non ho trovato il metodo per meglio sopportare questo aspetto apparentemente meno gravoso.
Sia l'ipermercato che il mare sono i miei punti deboli.

Una coda interminabile nel parcheggio, un fiume di persone che cammina nervosamente, le luci tutte uguali che dal soffitto illuminano, le spinte involontarie e le corse ad accaparrarsi qualsiasi cosa, fanno di me uno straccio.
Ieri ho cercato di reagire e fare forza su di me, come se fosse un allenamento, e ho voluto stare calmo e non reagire mai negativamente nemmeno nei momenti piu' critici, ho voluto non disperdere le mie energie ma senza esito.
Ancora una volta la criptonite ha fatto effetto sul mio fisico e mi ha reso molle e privo di grinta. Dopo circa due ore di deambulazione i miei occhi erano spenti ma Rossella non sembrava subire questa stranezza e camminava felice e rilassata mentre vedeva vetrine luccicanti. Forse nel periodo natalizio la criptonite ha ancora piu' efficacia vista la densità di questa massa di corpi ma in generale anche in altri periodi dell'anno gli effetti sono gli stessi anche se forse le forze mi scemano un po' piu' lentamente.
Ne farò altri di tentativi per cercar di sfidare questo mio punto debole anche se il piu' delle volte vengo da esso vinto con la stessa facilità con la quale un killer potrebbe uccidere un adolescente indifeso.
Il Superman che è in me non riesce a reagire, si abbandona e diventa tutt'uno con la popolazione che invade senza pietà ogni sito e compra le cose piu' inutili pur di uscire dalle porte di vetro con mille buste per poi riporle nel cofano dell'auto parcheggiata , possibilmente vicino, e raggiungere casa lamentandosi sul "caro vita".
Quando mi preparo ad affrontare uno sforzo ho la consapevolezza di farlo e con anni di allenamenti in palestra ho imparato l'arte di dosare le forze in maniera costante senza dispendi inutili con potenza costante e duratura, ma nonostante questo, nulla posso dinnanzi alla criptonite. Mi concentro ma alla fine vince sempre lei. Rossella nel frattempo ha trascorso un pomeriggio di festa e ne trascorrerebbe mille altri di durata anche maggiore, io invece sono distrutto ed ho bisogno di recuperare dall'immane fatica:passeggiare in un ipermercato!