Uno dei film che piu’ mi ha impressionato nell’ultimo periodo è un thriller geniale che ha tenuto tutti incollati alla poltrona fino alla scena finale che ha regalato un colpo di scena vincente.
Il film in questione è The Saw, che tradotto in italiano è l’enigmista.Uno sfortunato individuo che dopo aver appreso la triste notizia del suo tumore alla testa diventa un geniale ed anomalo Serial Killer che non uccide le vittime ma le pone dinnanzi ad enigmi che se risolti regaleranno loro la chiave d’uscita e la salvezza.Lo scopo è quello di far apprezzare le qualità della vita a coloro che pur avendola tra le mani non ne apprezzano la preziosità e la fanno scorrere incessantemente senza far nulla per salvaguardala.”Molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita” dice l’enigmista alle sue vittime e questo è il lite motive di tutto il film ed è proprio la frase che mi ha piu’ colpito e mi ha fatto riflettere.Tutti viviamo la quotidianità come se questa ci fosse dovuta per il sol motivo di essere nati, guardiamo lo scorrere dei minuti aspettando sempre quello successivo come se poi avessimo la facoltà di poter tornare indietro e rivivere l’attimo precedente.Talvolta non riusciamo ad assaporare la bellezza delle cose apparentemente naturali e semplici ma che nella loro genuinità nascondono la vera essenza della vita.Quando le cose sembrano mettersi male, allora e solo allora , temiamo di perdere la bellezza dei giorni e desideriamo anche le cose più normali o addirittura le cose che potrebbero arrecarci dolore perché in fondo a tutto puo’ esserci sempre rimedio tranne che alla morte.Un film che va vissuto istante dopo istante ed assaporato in ogni minimo particolare anche il piu’ nascosto perché potrebbe risultare decisivo per capirne l’esito.Un film che quando termina ti lascia con il fiato sospeso ed incollato alla poltrona ripercorrendo a ritroso tutte le scene analizzandole nuovamente alla luce del colpo di scena finale quando il vero protagonista si rivela a tutti essere stato sempre al centro della scena ma mai visto.Geniale, davvero geniale ed a distanza di qualche anno sono ancora qui a citarlo perché davvero mi ha colpito e lo rivedo ogni volta che la programmazione Sky lo mette nel palinsesto, per cercare sempre nuove minuzie che potrebbero amplificare ancor di più la stima che ho per esso.
Dura pochissimi anni, la vita, e ci permettiamo di farla scappare con la presunzione di poterla gestire programmandone il futuro senza essere presenti nell’immediato.Siamo schiavi dei vizi e da essi ci lasciamo trascinare con impeto e con violenza tale da lasciarci senza fiato e quando poi le ore stanno suonando gli ultimi attimi ci accorgiamo di quanto stupidi siamo stati, di quanto inutili sono state quelle discussioni o quei lamenti.Perdiamo ogni giorno parte della nostra giovinezza e quando oramai vecchi speriamo di poter riacciuffare quegli anni belli di un tempo ma l’affanno si prenderà gioco di noi e ci befferà sul più bello. Vivere da protagonisti per noi stessi e godere di ogni secondo con gli altri, cogliere il famoso attimo, questo dovrebbe essere il motto stampato nella nostra testa, ma so bene che non sempre ci riesce perché la limitatezza della nostra mente si prende gioco di noi se non ci imponiamo ad essa.
The Saw dovrebbe farci riflettere perché bisognerebbe andare oltre le singole scene che seppur bellissime nascondono un messaggio profondo che va al di la della trama e non tutti lo colgono.
Certo che è strano vedere come la gente guarda gli avvenimenti sotto punti di vista completamente diversi a seconda delle circostanze, e riflessioni fatte in momenti di serenità diventano carta straccio quando ci si vede costretti con le spalle al muro a dover decidere tra la vita e la morte.
Un uomo che non ha piu' nulla da chiedere alla vita, vista la sua atroce malattia che lo divora dall'interno,si diverte sadicamente a vivere in prima fila le atroci paure delle vittime a cui viene chiesto di seguire delle regole e di giocare per trovare una soluzione per non morire. Geniale .
Il film in questione è The Saw, che tradotto in italiano è l’enigmista.Uno sfortunato individuo che dopo aver appreso la triste notizia del suo tumore alla testa diventa un geniale ed anomalo Serial Killer che non uccide le vittime ma le pone dinnanzi ad enigmi che se risolti regaleranno loro la chiave d’uscita e la salvezza.Lo scopo è quello di far apprezzare le qualità della vita a coloro che pur avendola tra le mani non ne apprezzano la preziosità e la fanno scorrere incessantemente senza far nulla per salvaguardala.”Molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita” dice l’enigmista alle sue vittime e questo è il lite motive di tutto il film ed è proprio la frase che mi ha piu’ colpito e mi ha fatto riflettere.Tutti viviamo la quotidianità come se questa ci fosse dovuta per il sol motivo di essere nati, guardiamo lo scorrere dei minuti aspettando sempre quello successivo come se poi avessimo la facoltà di poter tornare indietro e rivivere l’attimo precedente.Talvolta non riusciamo ad assaporare la bellezza delle cose apparentemente naturali e semplici ma che nella loro genuinità nascondono la vera essenza della vita.Quando le cose sembrano mettersi male, allora e solo allora , temiamo di perdere la bellezza dei giorni e desideriamo anche le cose più normali o addirittura le cose che potrebbero arrecarci dolore perché in fondo a tutto puo’ esserci sempre rimedio tranne che alla morte.Un film che va vissuto istante dopo istante ed assaporato in ogni minimo particolare anche il piu’ nascosto perché potrebbe risultare decisivo per capirne l’esito.Un film che quando termina ti lascia con il fiato sospeso ed incollato alla poltrona ripercorrendo a ritroso tutte le scene analizzandole nuovamente alla luce del colpo di scena finale quando il vero protagonista si rivela a tutti essere stato sempre al centro della scena ma mai visto.Geniale, davvero geniale ed a distanza di qualche anno sono ancora qui a citarlo perché davvero mi ha colpito e lo rivedo ogni volta che la programmazione Sky lo mette nel palinsesto, per cercare sempre nuove minuzie che potrebbero amplificare ancor di più la stima che ho per esso.
Dura pochissimi anni, la vita, e ci permettiamo di farla scappare con la presunzione di poterla gestire programmandone il futuro senza essere presenti nell’immediato.Siamo schiavi dei vizi e da essi ci lasciamo trascinare con impeto e con violenza tale da lasciarci senza fiato e quando poi le ore stanno suonando gli ultimi attimi ci accorgiamo di quanto stupidi siamo stati, di quanto inutili sono state quelle discussioni o quei lamenti.Perdiamo ogni giorno parte della nostra giovinezza e quando oramai vecchi speriamo di poter riacciuffare quegli anni belli di un tempo ma l’affanno si prenderà gioco di noi e ci befferà sul più bello. Vivere da protagonisti per noi stessi e godere di ogni secondo con gli altri, cogliere il famoso attimo, questo dovrebbe essere il motto stampato nella nostra testa, ma so bene che non sempre ci riesce perché la limitatezza della nostra mente si prende gioco di noi se non ci imponiamo ad essa.
The Saw dovrebbe farci riflettere perché bisognerebbe andare oltre le singole scene che seppur bellissime nascondono un messaggio profondo che va al di la della trama e non tutti lo colgono.
Certo che è strano vedere come la gente guarda gli avvenimenti sotto punti di vista completamente diversi a seconda delle circostanze, e riflessioni fatte in momenti di serenità diventano carta straccio quando ci si vede costretti con le spalle al muro a dover decidere tra la vita e la morte.
Un uomo che non ha piu' nulla da chiedere alla vita, vista la sua atroce malattia che lo divora dall'interno,si diverte sadicamente a vivere in prima fila le atroci paure delle vittime a cui viene chiesto di seguire delle regole e di giocare per trovare una soluzione per non morire. Geniale .
.......molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita, ma tu no !....non più ORA !
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