25 marzo 2007

(77).. Utente Medio (3°parte)

Da anni sono del parere che l'attività fisica è un simbolo di forza mentale e determinazione specifica alla stessa stregua dell'attività mentale ed è per questo che l'impegno che ci metto nell'allenarmi e nell'insegnare quello che studio è sempre massimo.
Lo faccio con passione sperando che colui il quale dovrebbe recepire tale messaggio di sacrifico possa capire sempre più il senso delle sequenze di allenamento e le tecniche di esecuzione degli esercizi. Prima la palestra era vista come luogo dove si aggregavano solo coloro che esaltati nella mente si dovevano nascondere in garage angusti per fare pesi senza ammetterlo a nessuno, poi gradualmente la società si e' evoluta fino ad oggi dove l'attività fisica è diventata solo fitness leggero perchè fa "fashion".
Anche gli attrezzi isotonici si sono evoluti nel tempo trasformando l'escursione di movimento più brusco ed effettivo in uno morbido e non reale. Le linee si sono addolcite ed i particolari piu' eleganti ma la sostanza non sempre si è evoluta ma il pubblico quando entra nella struttura chiede subito la marca degli attrezzi come se poi sapesse tutte le differenze.
Eccomi che ritorno a parlare dell'utente medio.
Entra con aria disinvolta e chiede mille spiegazioni sui corsi, chiede i nomi degli istruttori, analizza gli spogliatoi, chiede gli orari, sconti famiglia ed ha la fobìa atroce di perdere le lezioni se dovesse farsi male.
L'utente medio è colui che quando ha degli esami importanti non riesce a perdere nemmeno mezz'ora del suo tempo per l'attività fisica e magari resta a casa a con i libri aperti ma con la mente al programma televisivo che gli occhi stanno fissando. Non ha la sensazione del dolore muscolare e si ferma giusto appena sente un lieve fastidio di affaticamento, proprio sulla soglia oltre la quale incomincerebbe ad ottenere un piccolo risultato.
La donna teme che le braccia diventano muscolosissime e che le taglia della camicetta appena acquistata diventi stretta ma spera con tutte le sue forze, senza pero' sforzarsi, che la taglia della gonna o peggio ancora dei pantaloni si riduca di molto in qualche minuto ed allora vanno sul Tapisroulant ad una andatura talmente bassa che le vecchiette al mercato in confronto corrono, fanno addominali spaccandosi la schiena ed affollano i macchinari dell'interno ed esterno coscia. Gli uomini invece, quelli in sovrappeso, adducono sempre la colpa al lavoro sedentario e non al fatto che la sera mangiano di tutto scolandosi poi un litro di birra ed allora si affannano per un mesetto girovagando tra tapisroulant a velocità supersonica, cyclette con resistenza atroce e vogatore tanto da fare invidia ai fratelli Abbagnale.
L'utente medio è colui che si iscrive in palestra in gruppo, tre o quattro amici, e frequentano assiduamente e facendo casino anche tutti i giorni ma basta che uno di loro, per un motivo qualsiasi, viene meno che il gruppo si sfascia quasi come se avessero firmato un contratto che li costringe a tener fede al motto "o tutti o nessuno".
Qualche utente medio si trasforma poi in utente e raramente poi diventa anche avanzato, ma la maggior parte resta medio e torna a casa ma non perchè non ha le capacità per migliorarsi ma solo perchè non ne ha voglia e crede che il progetto fisico serve solo come aspetto estetico e non come benessere totale e psicologico.
Sono consapevole del fatto che nella vita di oggi tanti sono i problemi e difficilemente si riesce a dedicare ad una attività ritenuta non indispensabile come la palestra ma è anche vero che se si spendono dei soldi per frequentarla, tanto vale che lo si faccia nel modo migliore possibile. Non tutti desidererebbero diventare come Coleman, me compreso, ma non si puo' nemmeno negare che molte volte questa affermazione sprezzante nei confronti di coloro che in palestra ottengono risultati, viene fatta ed utilizzata un po come facile scusa per giustificare le proprie mancanze in termini di impegno, un po' come la volpe che non arriva all'uva e dice che è acerba.
L'utente medio si riconosce subito, nel migliore dei casi si lascia sgamare entro cinque minuti. Si aggira per gli attrezzi e attende il momento in cui l'istruttore distoglie lo sguardo per fare una ripetizione di meno.
Non è una malattia essere utente medio e vorrei che nessuno si offendesse, anzi, se dovessere riconoscersi qualcuno in queste affermazioni la mia speranza è che queste possano essere prese come spunto per migliorarsi ed ottenere il meglio e provare sensazioni sempre diverse.
Non bisogna temere la palestra e non bisogna vergognarsi se accanto a noi ci sta un tizio perfetto o una tipa con un fisico scultoreo perchè probabilmente loro tempo addietro erano come noi. Io apprezzo coloro che si impegnano e seguono con precisione le indicazioni di coloro che sanno davvero e non che mettano a frutto nozioni tratte da legende metropolitane che il piu' delle volte arrecano solo danno.
"Voglio solo definirmi" dicono in molti ma la mia risposta è sempr ela stessa :"cosa definiamo? le ossa? ....se non metti prima la massa muscolare è un tantino difficile definirla".
L'utente medio ha paura di chiamare ad alta voce, oppure ti chiama con tanta insistenza come se dovesse chiederti una cosa nuova o di fondamentale importanza ed invece ti fa sempre la stessa solita banale domanda alla quale non vuoi risponder più perchè sembra una presa in giro.
L'utente medio finge di ascoltare oppure ascolta pensando ad altro e non si concentra tanto da sbagliare sempre ogni cosa anche dopo tre anni di allenamento ed è per questo che sostengo che lo stato di UM si puo' mantenere anche a vita così come invece molti se lo scrollano subito di dosso.
Iscrizione, pronti via.... vanno in guerra ed affrontano l'inizio come se fosse il primo giorno di scuola o peggio ancora come se fossero stati chiamati alle armi per un addestramento militare e poi si perdono per strada ed abbandonano frequentemente.
Senza parlare poi di quei ragazzi che per entrare a fare parte dei pompieri o dei carabinieri o polizia devono fare dei test fisici abbastanza semplici ma difficili per coloro che non hanno certe capacità, e si iscrivono in palestra 20 giorni prima della prova di ammissione per ottenere risultati che partendo da zero ci vogliono minimo un anno di lavoro.
Utenti medi quelli che pensano, ridono , leggono , parlano con l'amico e fanno pectoral machine tutto insieme, quelli che hanno sempre il cellulare in mano sperando che qualcuno risponda agli squilli o ad un sms, quelli che finita una serie si dimenticano di fare l'altra, quelli che dicono di essere perennemente stanchi e demotivati, quelli che hanno convinzioni spagliate e non le vogliono debellare, quelli che valutano una palestra dal numero di donne presenti in sala, quelli che non fanno gli slanci perchè hanno vergogna di assumere la posizione di quadrupedìa.
Tutti siamo utenti medi di qualcosa ma ognuno dovrebbe impegnarsi per non esserlo più non per essere giudicato meglio ma solo per se stesso.

24 marzo 2007

(76)..un sogno lungo una vita

Viviamo intensamente la realtà eppure ci lasciamo sfuggire le cose che più potrebbero caratterizzare la nostra breve esistenza che corre sul filo che separa la ragione dalla pazzìa. Siamo pronti a combattere la quotidianità e ci rimbocchiamo le maniche se qualcosa non va per il verso giusto e pensiamo ai mille perchè di quella scelta e attimo dopo attimo desideriamo cose che forse mai arriveranno.
Chi ci garantisce che stiamo vivendo una realtà e che invece non sia tutto un sogno architettato da qualcuno per scopi sperimentali, chi ci da la certezza della veriticità delle parole e delle cose che tocchiamo e odoriamo. Qualcuno potrebbe credere che io stia vaneggiando ed effettivamente lo direi anche io se mi imbattessi in un simile ragionamento, ma io vorrei che si riflettesse un istante sulla possibilità di essere manipolati da qualcosa.
Queste riflessioni non sono frutto di una mia pazzìa improvvisa ma derivano dall'aver visto due film di notevole spessore come "Matrix" e "Vanilla Sky".
Lancio delle provocazioni, esibisco delle riflessioni a cielo aperto consapevole di non trovare mai una risposta. Per qualcuno i sogni non esistono e per altri invece la realtà è talmente brutta da non desiderala. Chi mi garantisce che tutto quello per il quale io combatto, soffro e rido è pura realtà, chi mi assicura che non patisco inutilmente finte menzogne o presunte verità.
Noi siamo frutto di qualcosa che mentre in Matrix è determinato da macchine che hanno preso il sopravvento sull'uomo facendogli vinere una finta realtà per poterlo coltivare in capsule di vetro, in Vanilla Sky invece è un sogno lucido gestito dalla propria mente dopo una preventiva ibernazione. Chi vive il sogno non sa di farlo e non analizza le cose dando il giusto valore ed il corretto peso, non razionalizza, non fa paragoni esatti, non viene stimolato dall'idea di non essere ma gioisce al pensiero di poter essere padrone del proprio destino.
Tutto e' incentrato sulla sopravvivenza dell'essere umano sulla Terra. Il lavoro, gli studi, gli amori che nascono e poi forse finiscono, le passioni che si incendiano sempre più; e se questo fosse solo l'invenzione di una macchina che ci conduce dove vuole? Io non vorrei mai vivere onniricamente perchè adoro troppo la vita effettiva che pur non priva di mille angherìe ed altrettante sofferenze, regala comunque gioie ed infiniti momenti di estasi.
Anche se potessi determinare la direzione della mia vita cercherei comunque di essere come sono, e catturerei l'adrenalina che scorrerebbe nelle vene di chi fa una cosa folle o acciufferei la determinazione di chi e' convinto delle proprie idee. Amo troppo la coerenza e sono sin troppo razionale da desiderare il sogno.
Qualche volta mi capita di svegliarmi la mattina presto e di essere scosso da un incubo notturno, e credere per alcuni istanti di averlo davvero vissuto e di continuare a viverlo, ed altre volte ancora, invece, mi capita di vivere una realtà talmente sconfortante da sperare di essere semplicemente incappato in un brutto incubo.
E se tutte queste cose fossero solo interferenze di un programma che ci sta guidando?
Credo nel cappuccino la mattina, nel bacio ad una moglie, nell'odore dei libbri appena comprati, al rumore delle pagine del giornale, al boato di uno stadio in festa, al silenzio di una chiesa, al dolore di un assassino, alla stanchezza di un minatore, alla velocità di un aereo, all'eleganza di un vestito, alla solitudine di un prete, allo sciabordìo delle acque del mare, al cigolìo di una tegola, al soffio in un orecchio, ad un fratello che ti chiama, ad una mamma che ti segue ed un padre che ti insegna, ad un tavolo che scricchiola, ad un letto appena fatto, ad una doccia bollente.
Io credo in queste cose ed a mille altre ancora, io credo nell'esistenza e che nessuno mi venga a dire che sto dormendo e che è giunta l'ora di alzarmi per aprire gli occhi ad un nouvo giorno di un mondo che non ho mai visto. Vivo il presente sperando nel futuro non dimenticando il passato. Magari sogno, ma solo per il sadico gusto di svegliarmi ed apprezzare meglio la dolce ed amara realtà.

18 marzo 2007

(75)..ascoltando risate da una sala d'attesa

Durante il nostro percorso accettiamo le cose per quele che sono e non ci chiediamo mai il perchè delle cose, non analizziamo mai le particolarità e viviamo come una goccia di fiume che scorre inesorabile lungo il suo letto insieme a tutte le altre e formiamo una moltitudine pericolosa che va dove non sa di andare.
In uno dei miei momenti filosofici, capitati per caso mentre ero nella sala d'attesa dell'ospedale dell'Areonautica Militare,riflettevo sulla risata di una dottoressa che udivo in lontananza e che si faceva sempre piu' fragorosa ed insistente fino al punto da incuriosirmi.
Inerme me ne stavo su quella sedia nell'attesa di un dottore che non arrivava mai e la noia incominciava ad assalirmi con una tale forza che la mente incominciava a pensare le cose tra le piu' strane, e quella risata mi destò mi interrogavo sul perchè di un gesto così ridicolo.
Pensandoci bene la risata ha vari modi per essere manifestata ed ognuno di esso a suo modo è strano. Si ride per esternare un'allegrìa interna e renderla manifesta o si ride perchè non riusciamo a farne meno?
Una battuta ironica, un atteggiamento buffo, una strana frase detta al momento sbagliato, una caduta improvvisa,una situazione improvvisamente divenuta banale, tutto questo suscita ilarità e ci fa schiudere le labbra per ridere.
Qualcuno lo fa sguaiatamente, altri lo fanno sghignazzando ed altri ancora con eleganza ma non sempre lo si facome gesto spontaneo. Delle volte si ride anche per far piacere a chi ci sta difronte ma in ogni caso io mi chiedo cosa ci spinge a manifestare questa sensazione.
Qualcuno che legge potrebbe pensare che interrogarsi su questa piccolezza è soltanto uno spreco di tempo ma io di tempo ne avevo tanto in quella sala quel venerdì mattina e lo ocupavo nel modo che ritenevo più opportuno.
A me non veniva da ridere ma a quella dottoressa si. Stava parlando al telefono ed avrei anche pagato per sapere cose diceva l'interlocutore dall'altra parte della cornetta non tanto per impicciarmi dei fatti altrui ma solo per capire cosa si dicevano di tanto divertente.
Il viso di una persona si trasforma quando questa ride, si deforma e diventa piu' solare ma la mia domanda è sempre la stessa anche se poi forse non esiste nemmeno una risposta precisa.
Non intendo processare il gesto del ridere ma l'azione presa in valore assoluto, cioè a me non interessa spiegare il perchè di una risata o di un pianto o di una espressione facciale o del corpo ma solo capire che esigenza si prova nel voler liberare il nostro divertimento e rendere tutti partecipi.
Come mai la gente sente l'esigenza di ridere?
I minuti passavano ed anche le ore ed io stavo sempre in attesa ma questa volta passeggiando nel lungo corridoio pulito e freddo senza nemmeno un colore che accendesse l'ispirazione , senza nemmeno un quadro .
Ridiamo di nascolto, lo facciamo buttandoci per terra o alzando la testa al cielo, ridiamo in compagnìa, da soli, o al telefono come nel caso della dottoressa ma in tutte queste occasioni lo facciamo perchè e' un gesto innato che nessuno ci ha insegnato a fare ma che per istinto abbiamo assimilato. Tutto questo mi affascina e mi riempie la testa di interrogativi affascinanti.
Se nessuno ci ha insegnato a ridere, se nessuno ci ha detto che le cose divertenti devono concludersi con una evidente risata o sommesso sorriso allora come mai lo facciamo?
Forse non mi darò mai una risposta e forse nemmeno la cerco più, era solo un modo per dare un senso alla mia presenza in quella sala d'attesa che incominciavo ad odiare. Silenziosa e vuota, luminosa senza visuale dalla finestra con sedie tutto intorno ed al cemntro un tavolino basso senza nemmeno una rivista.
Improvvisamente arrivò il mio turno e di quelle risate la mia mente non ne volle più sapere.

15 marzo 2007

(74)..Utente Medio (2°parte)

"Questo post è la seconda parte di quello precedente, quindi se non lo hai letto, ti consiglio di dare prima un occhiata a quello e poi continua con questo."

Credi di diventare come lui in un mese? Hai visto tutte le sue foto sulle riviste e hai gia' in mente i suoi allenamenti?
Ti sei gia' scritto la sua tabella alimentare ? Beh allora ti comunico ufficialmente che sei entrato nel mondo degli utenti medi !
L'utente medio entra in palestra con aria insospettita e guarda l'istruttore con aria di sfida credendo quasi di volerlo mettere alla prova con domande e domandine del tutto inutili le cui risposte potrebbero essere delle piu' disparate possibili e lui annuisce sempre rimanendo pero' saldamente della sua idea.
Vuole dimagrire dicendo di fare una alimentazione correttissima ma non riesce ad eliminare quei 6 panini al giorno e le 3 tavolette di cioccolato, vuole vedersi più sgonfio bevendo comunque 1 litro di Coca Cola al giorno per il solo gusto di far la gara con l'amico a chi fa il rutto più eclatante.
L'utente medio entra in palestra e dice di essere già super allenato e che non ha bisogno della scheda base perchè vuole andare oltre e magari non sa nemmeno come si chiama quell'attrezzo con una panca piana ed un bilanciere sopra da spingere piu' volte verso l'alto dopo che facendolo scendere tocca il petto:" Bilanciere panca Pianaaaaaaaaaaa!!".
"Metto 10kg oppure aumento? ...e se invece facessi la super serie?....ma a che serve fare quell'attrezzo li in fondo? ....è meglio un'ora di tapis roulant o 46 minuti di ellittica ? ....a che serve la cyclette?
Migliaia di domande frutto di dubbi sorti dopo anni di falsi miti dettati dalla televisione e da riviste non specializzate che mettono in copertina il super bonazzo o la super strafiga di turno con sotto la scritta :"addominali in 10 minuti".
La signora 50enne obesa si avvicina con passo pesante e chiede di poter usare il tapis roulant e lo occupa per ore andando ad una volocità di 2.5 credendo di ottenere risultati ottimali smettendo al minimo cenno di affanno.
L'utente medio la notte vede "media shopping" e si lascia convincere della validita dei migliaia di attrezzi per gli addominali, pettorali, o dalle pedane vibranti che usate solo 10 min al giorno darebbero risultati incredibili, oppure dalle fasce addominali o calze dimagranti ma quel panettone intero proprio non rinunciano ad eliminarlo e quel cenone di capodanno lo consumano mangiando sin'anche la tovaglia.
Vogliono fare i maestri loro, e convincono l'amico pigrone a seguirli in pakestra per iniziare l'attività solo per il gusto di poter dimostrare loro superiorità, poter fare i ganzi, poter far fare dei movimenti stranissimi ma di nessuna efficacia solo per il piacere di far capire che lui sa e li ha gia' fatti e per poi uscire in comitiva e parlarne alle ragazze vantandosi di essere un super palestrato. L'utente medio difficilmente si evolve ma mio malgrado resta sempre medio perchè e' quello dei mezzi allenamenti, che inventa scuse per non completare le sessioni che la scheda impone, che parla ore al telefono (qualche volta senza interlocutore) solo per allungare i tempi di recupero.
L'utente medio il secondo giorno di allenamento vuole provare i massimali e fare lo squat con carichi incredibili e desidera provare tutti gli attrezzi. L'utente medio uomo crede che fare Abductor, Adduttor Gluteus sia roba da "femmine" e si vergogna, mentre la donna ha vergogna di ogni cosa e maligna se si chiede di divaricare le gambe o se deve mettersi in posizione di quadrupedia per fare gli slanci della gamba.
Bisogna combattere per sfatare queste false convinzioni limitanti ma il piu' delle volte sono storie perse in partenza.
Mi fanno poi ridere quelli che chiedono una scheda e si barcamenando tra gli attrezzi per cercare di leggere sulla targhetta lo stesso nome dell'esecizio che compete in quel momento e sembrano tanti turisti che con la cartina in mano cercano di orientarsi. Dopo aver spiegato mille volte i movimenti, l'esecuzione e la posizione giusta da tenere, l'utente medio finge ogni volta di dimenticare e pretende la spiegazione come se non l'avessi mai data.
"Voglio solo aumentare il volume dei pettorali ed allargare le spalle" (ma che significherà poi....boh), "desidero far sparire quel "poco" di cellulite che ho" ( ma t si vist ), "non voglio aumentare massa muscolare alle braccia ma lavorare solo sulla parte bassa dell'addome", "che ne dici se domani vado a correre".
L'utente medio se vede l'attrezzo nuovo, appena arrivato, lo deve provare anche se non ha nessuna utilità o comunque non gli serve a nulla, non si veste in modo adeguato al tipo di allenamento e mette maglie troppo larghe o troppo strette con maniche stirate malissimo con colori improbabili e scritte stranissime.
L'uomo usa pantaloni aderentissimi modello gay e la donna mai mettera' una tuta un po' larga o delle scarpe non alla moda. L'utente medio riempie la palestra è son contento che esista ma se si potesse diluire la concentrazione in tutto l'anno e non solo a marzo sarebbe cosa piu' gradita......
........forse continuera'.......perche' ce ne sono ancora delle altre... MA ti rivedi in questa descrizione dell'utente medio? Famelo sapere, magari potrei fartu uscire da questo tunnell.....


Ci tengo a precisare che questi miei post non sono stati scritti con l'intenzione di offendere qualcuno o di prendere in giro altri ma è solo un modo di mettere per iscritto le mie esperienze di anni di lavoro nel campo del fitness.
Come ho detto tutti siamo utenti medi di qualcosa quindi prendere in giro uno equivale a prendere automaticamente in giro anche se stesso e da parte mia non sarebbe saggio.Infine gradirei che il blog lo si legga attentamente e con educazione e che si firmassero i commenti altrimenti si diventa, non solo utenti medi ma anche poco seri. Grazie

13 marzo 2007

(73)..Utente Medio (1°parte)

Hai mai sentito parlare di utente medio?
Pochi lo sanno ma tutti siamo utenti medi di qualcosa e nessuno vuole ammetterlo apertamente e crediamo di fingere bene e prendere in giro in maniera bonaria sia noi stessi che il prossimo.
Siamo utenti medi quando ci cimentiamo in cose che non conosciamo e non abbiamo l'umiltà di ascoltare chi ne sa piu' di noi, non abbiamo la compiacenza di stare fermi a capire. Andiamo avanti dritti per la nostra strada ma alla fine dopo mille peripezìe ci rendiamo conto che la via percorsa era tortuosa solo perchè l'abbiamo voluto noi per fare i ganzi ma che sarebbe potuta essere molto piu' dritta e liscia se ci fossimo affidati ciecamente a colui che ne dovrebbe sapere piu' di noi in quello specifico campo.
Se parliamo di cultura fisica, il mio campo, allora di esempi ce ne migliaia e qualcuno rasenta davvero l'impossibile tanto che se dovessi raccontarlo tutti crederebbero ad una buffonata per fare ridere ma in realtà è davvero accaduto come quella donna che il 5 luglio si presenta alla porta dalla sala attrezzi chiedendomi se fino alla fine del mese sarebbe riuscita a perdere 10 chili iniziando però dalla settimana successiva. Non solo era in straritardo ma voleva ancora prendersela comoda.
L'utente medio è colui che non va sulla cyclette perchè va in bici una volta al mese e quindi non ne ha bisogno,l'utente medio è quello che non va sul tapis roulant perchè va spesso a piedi e non desidera potenziare le gambe perche fa la partita domenicale di calcetto tra scapoli ed ammogliati.
L'utente medio in palestra ride ma crede di sentirsi figo aumentando a dismisura i carichi pur non avendo una padronanza di esecuzione dell'esercizio, esce dalla palestra il secondo giorno di allenamento di tutta la sua vita e cammina impettito come se fosse mister olympia facendo vedere a tutti i pettorali sin'anche al passante che non conosce nemmeno.
Di utenti medi ce ne sono tanti, simpatici e grotteschi, vivaci e spudorati, divertenti e sconclusionati, non costanti e senza pazienza.
"Questo non lo faccio perchè mi annoia e quello nemmeno perchè non serve a nulla e poi nemmeno quall'attrezzo li, ma dimmi tu cosa posso fare" ...questo dice un utente medio e nemmeno lui sa che cosa vuole perchè da quel momento ogni cosa che l'istruttore gli dirà sarà solo fiato perso perchè lui ha avvistato l'esercizio che ha sempre visto fare e non gli darà pace finchè per esclusione non si arriva a quello. L'estate si avvicina e quella ragazza vuole dimagrire, vuole diventare come la piu' bella delle fotomodelle dopo che tutto l'inverno ha mangiato cioccolata a piu' usando come scusa la mancanza di affetto ma che in realtà ha dato libero sfogo ai suoi istinti primordiali. "Voglio lavorare solo su glutei, interno ed esterno coscia, fianchi addome, e il seno " ......a solo li? rispondo solitamente lasciando trasparire un sottilissimo velo ironico.
L'utente medio donna forse è ancora piu' difficile di quello uomo perchè non si convince mai di nulla e crede sempre che gli attrezzi isotonici facciano solo aumentare massa muscolare e gonfiare talmente tanto da fare schifo al sol pensiero di guardarsi allo specchio. L'utente medio è difficilissimo, resta sempre insoddisfatto non è mai sereno e vorrebbe fare sempre di piu' ma lo fa in modo sempre piu' errato.
Tutti i giorni in palestra per un mese quando per 20 anni lo sforzo piu' grande che ha fatto e' sollevare le ciabatte dal divano.L'utente medio chiede che peso fare, e poi quanto aumentare alla prossima serie senza nemmeno iniziare la prima e poi mentre esegue ti chiedere cosa fare per gli esercizi successivi senza nemmeno concentrarsi su qullo che sta facendo e poi magari fa quattro saltelli con una corda e si fa male una caviglia (Claudio sai nulla?).
L'utente medio con l'ipod alle orecchie che lo costringe ad urlare quando parla e a non ascoltare gli altri, fa pendenze incredibili sul tapis roulant facendo km e km senza una meta con il solo desiderio di vedere il numero di calorie spese salire sempre piu' non capendo che quel numero e' solo indicativo e che andrebbe preso in valore assoluto.
L'utente medio tiene a bada la propria coscienza solo pagando il mensile e non si interroga sul come rendere produttiva quella spesa.
L'utente medio non ascolta e finge di sapere tutto e crede che la palestra va fatta solo in alcuni periodi dell'anno e che basta solo frequentarla per far nascere "tartarughe" a colpi di merendine. Tutti vogliono la luna ma nessuno che si sacrifica davvero. L'utente medio è geniale nelle scuse e le inventa tutte come a scuola pur di non fare certe cose.
L'utente medio fuma appena finito l'allenamento o poco prima di entrare in sala pesi quasi fosse un rito da rispettare un po come se prima di un esame universitario per bruciare gli ultimi neuroni rimasti ci si beve un fiasco di vino rosso primitivo di Manduria tutto d'un fiato proprio fuori all'aula magna.
Gli addominali non voglio farli perchè mi bruciano e li ho gia' fatto 3 settimane fa. I glutei sono ancora cadenti nonostante mi alleno da addirittura 10 giorni. I pettorali non si gonfiano mai, e meno male che faccio sempre la lat Machine. Non mi alleno oggi perchè domani ho un esampe all'università.
L'utente medio mente anche a se stesso e lo sa ed allora perchè dissuaderlo dalle sue convinzioni ?
Tutti siamo e saremo utenti medi di qualcosa e per qualcosa, bisogna solo capire di cosa.......io mi sto impegnando..e cmq anche l'utente medio va rispettato anche se acerbo.

06 marzo 2007

Tante domande ma zero risposte !

Ci sono momenti in cui la valanga della vita ti raggiunge con tutte le sue domande alle quali è difficile dare una risposta, e più si sta fermi a riflettere sul come fare per uscire da determinate situazioni e più la montagna si fa irta e piena di altre strade da poter percorrere senza sapere esattamente dove portano. Forse questo è il bello dell'esistenza, forse è per tutti questi interrogativi che abbiamo ogni giorno il desiderio di cambiare qualcosa.
Ogni singolo gesto fa parte di un universo stano che delle volte non vorremmo ma che passivamente lo accettiamo. E' meraviglioso osservare come la mente della gente sia condizionata da pregiudizi, modi di essere, abitudini, concetti tramandati da anni , convinzioni limitanti che il tempo ha radicato sempre piu' , ma allo stesso tempo è squallido e lacerante scoprire che nessuno ha la volontà di reagire con decisione e intraprendere una strada diversa dalle solite. Tutti hanno paura, tutti sono aggressivi ed affrontano la quotidianità con rabbia credendo di dover sempre vivere una battaglia contro la società senza capire che la stessa andrebbe cambiata principalmente partendo da noi stessi.
Allora le domande continuano ad assediarci e piu' lo fanno e piu' siamo in difficolta sulle risposte da dare e la cosa piu' grave è che non riusciamo a dare nemmeno a noi stessi una spiegazione ma fingiamo di aver capito come fare e continuiamo tranquillamente a vivedere senza sapere e sanza analizzare e senza approfondire. Un passo dopo l'altro e le ore scorrono fugacemente senza poterle fermare e senza poter cambiare un passato che forse non ci piace piu'. Una domanda, un'altra ancora ed un'altra ma alla fine quante ne sono e quante ne diventeranno fino alla fine dei giorni?
Io ad esempio vorrei risposte da un po di gente. Vorrei che mi rispoondessero i politici corrotti e quelli che nonostante la gente muore di fame continuano ad avere stipendi esageratamente smisurati; vorrei risposte da quei dottori che nonostante la ricerca fa passi da gigante si permettono ancora il lusso di commettere banali errori che costano la vita di persone affette da comuni patologìe; vorrei avere risposte da quei dirigenti sportivi che lasciano che il mondo veda una finzione riempiendosi sempre di piu' le tasche; vorrei avere delle risposte serie dagli avvocati che pur di sopravvivere si accordano con la controparte lasciando il cliente in cattive acque; vorrei risposta da tutti quei professori, o presunti tali, che raccomandano migliaia di ragazzi senza pensare che poi questi dovranno diventare autonomi prima o poi e non sapranno nulla; vorrei avere risposta da quei giudici che lasciano che le cause durino anni ed il piu' delle volte contribuiscono indirettamente alla distruzione naturale delle prove data la lungagine dei tempi di giudizio; vorrei avere risposte dalla cassiera del supermercato che sbaglia a fare i conti nonostante faccia solo quello; vorrei delle risposte dalla gente che vuole cambiare e non lo fa; vorrei risposte da quelli che hanno vergogna di essere e vivono una vita al buio per non apparire quello che sono.
So che il carretto va trainato da tutti affinche questo diventi leggero, e so anche che qualcuno finge di dare una mano ed invece viene trascinato, qualche altro invece finge di tirare il carretto ed invece "tira" altro e diventa poi solo un peso in più. Purtropppo il tessuto sociale molte volta influenza i comportamenti di ognuno di noi ma la cosa piu' brutta è che questo tessuto sociale sta diventando sempre piu' crudele e avido di potere e soldi, di vendetta e giustizia sommaria.
Qualche volta vorrei evadere e portare con me le persone a me care, gli amici ed alcuni conoscenti in un mondo immaginario dove si viene pagati se si lavora, dove la gente dice "buon giorno" quando entra in un bar, dove sorge sempre il sole, dove i tramonti siano solo una fonte di ispirazione per artisti e non il momento della giornata metafora della speranza vana di una nuova vita per il giorno dopo.