15 maggio 2007

(84).. il palloncino dei ricordi

Mi duole la testa al pensiero inesorabile che il tempo passa, e scorre rapidamente portando con se tutte le cose di cui ci pentiamo e le mischia a quelle che vorremmo rifare fino a sbiadirle lentamente. Dormivo assopito da un sonno leggero quando improvvisamente una musica silente in lontananza mi ha rubato la sensazione di stanchezza sostituendola con la curiosità di sapere da dove provenisse. Mi alzo nel cuore della notte ed affacciato alla finestra che da sul giardino, con uno sguardo da detective ed attento a seguire con l'orecchio le tracce che quelle note lasciavano nell'aria, son rimasto per qualche minuto immobile.
Tanti ricordi mi vengono alla mente e tutti passano fugaci come un treno che non si ferma ma che lascia un solco tra i binari. Li metto in fila disordinatamente senza un ordine cronologico e rivivo quegli attimi come se fossero parte del presente, immaginando le persone come erano allora come se il tempo non avesse lasciato i suoi segni.
Ho sempre la sensazione di non pote afferrare con decisione quelle sensazioni e per pigrizia le lascio scorrere ma dolcemente mi lascio cullare dagli odori che sentivo e cerco di fare un resoconto di quello che ho fatto.
Mille strade lasciate a metà ed interrotte per i motivi piu' disparati, tornano a presentarsi lungo il cammino e paradossalmente qualche volta ti viene data la possibilità di fare una scelta che un tempo si lascio' in sospeso. Il destino allora ci sfida continuamente e ci mette alla prova.
La notte sta scorrendo piano ed io ho ormai fatto il tuffo nella mia vita e parallelamente ho già trovato quella musica che seguivo ma rimango lo stesso alla finestra ma con un'espressione piu' distesa e sempre con lo sguardo perso nel cielo scuro pieno di stelle. Non tanti anni son passati dal giorno in cui son venuto al mondo eppure ho la sensazione forte di avere un passato solido alle spalle pieno di anedoti e frasi divertenti fatto di persone che forse ho visto solo una volta o con altre che è tanto che non vedo ma che hanno poi caratterizzato il percorso fatto. Si dice che per capire chi sei e dove andrai bisogna sempre guardare il passato ed analizzare le radici e capirne lo spessore e la profondità nel quale sono radicate. Questa notte mi sto analizzando e con rammarico rivivo le scene di dolore e vorrei cancellarle, e con gioia controllata guardo quei fatti che mi hanno visto protagonista in maniera positiva.
Immagino spesso un uomo che viaggia per il mondo e porta con se un palloncino pieno delle sue esperienze e lo riempie con le risate, le lacrime amare, i sorrisi divertenti, le gioie incontenibili, i sentimenti forti.
Un palloncino che più passa il tempo e più diventa prezioso ed insostituibile ma allo stesso tempo la fagilità dello stesso lo rende particolarmente delicato da salvaguardare. Ogni uomo ha il suo palloncino che lo caratterizza. A qualcuno è colorato a qualche altro invece è sbiadito e tantissime potrebbero essere le sfumature e le diversità delle cose contenute in esso. Qualche volta pesa ed è molto spigoloso mentre altre è molto soffice e leggero con forma tondeggiante
In questa notte improvvisamente mi è capitato di dare uno sguardo a questo palloncino, il mio, che simbolicamente mi è apparso al di la della finestra quasi come se mi stesse scappando di mano. Volevo afferrarlo e rinverdire tutti quei ricordi dettati da fatti strani, tutte quelle corse in bicicletta,quelle assenze a scuola,quelle sensazioni di essere grande quando invece con gli occhi di adesso ero ancora adolescente, quelle notizie avute repentinamente e non aspettate. Tante cose chiaramente sono cambiate e i protagonisti delle scene son cresciuti e qualcuno addirittura non esiste più realmente ma in quel palloncino tutti continuano a restare. Il palloncino dei ricordi fa davvero miracoli e mi aiuta a riflettere che qualche volta tendiamo tutti a rimandare le cose e non esprimiamo quello che sentiamo ma dovremmo invece lasciarci piu' andare e mettere da parte tutte quelle abitudini tramandateci e vivere piu' saggiamente l'esistenza.
Sono stanco e distolgo l'attenzione dalle stelle e chiudo la finestra.
Ritorno a dormire e lentamente chiudo gli occhi nuovamente felice di aver dato sfogo a questo mio momento di ispirazione improvvisa e spero adesso di sognare.........

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