24 maggio 2007

(85).. vorrei un'Italia senza luoghi comuni

Io voglio un'Italia tutta unita senza ascoltare coloro che invece fanno di tutto per cercare di dividerla perchè per me un bambino che nasce a Milano ha la stessa dignità di uno che nasce a Palermo e dovrebbero poter contare sull'apporto di mille altri che mischiati in tutto lo stivale ci rendono tutti una grandissima famiglia che porta in giro per il mondo i colori della nostra terra.
Desidero possedere l'orgoglio di essere un Italiano non solo quando la nazionale vince i mondiali o quando qualche sportivo porta sulla vetta del mondo l'azzurro della propria maglia, ma lo vorrei essere sempre anche quando si parla di cultura, educazione e civiltà.
Vorrei esportare l'onore della mia patria, ovunque ,senza il timore che qualcuno possa dirmi di combattere causa persa o peggio ancora di non sprecare energie preziose per gridare un nome che non ha piu' valore di esistere.
L'italia adesso è divisa. Ci sta un netto divario, purtroppo, tra i cittadini che abitano al nord e quelli che sfortunatamente vivono nel sud. La dura realtà è questa e la tanto amata solidità nazionale qualche volta viene meno anche nella mente oltre che nell'evidenza delle cose.
Il sud non ha strutture idonee e riduce la gente ad avere una mentalità che volge alla sopravvivenza più che ad un impegno per avere una vita agiata ; siamo bistrattati dalla politica che ci usa solo per i voti in campagna elettorale promettendo la luna sapendo che la potrebbero regalare solo se specchiata in una pozza d'acqua; siamo emarginati dalle decisioni che contano e i media per fare piu' ascolti tendono sempre ad enfatizzare le problematiche sociali presenti nel meridione ed ad assopire facendo passare nel dimenticatoio tutto quello che di male accade da Roma in su. Ormai si fa di tutta un'erba un fascio e non si distingue più la brava dalla cattiva gente, i lavoratori dai ladri, gli approfittatori da coloro che fanno buone azioni, e si tende a sottolineare il sud sempre in maniera negativa allontanando sempre piu' qualsiasi possibilità di crescita.
Riusciamo ad autolesionarci in maniera lenta ed apparentemente indolore ma costante e lacerante al punto tale che un giorno non riusciremo piu' a rialzarci. Non abbiamo prospettive , non abbiamo piu' la possibilità di studiare e mettere in pratica sul nostro territorio stesso le cose apprese, non possiamo fare piu' investimenti e le tasse diventano sempre piu' opprimenti.
Non voglio fare una scissione perche io amo l'Italia, amo il tricolore e tutte le sue meraviglie artistiche, tutti i suoi dialetti che la caratterizzano e le sue coste uniche. Oggi siamo arrivati al punto in cui noi del sud non siamo nemmeno piu' uniti tra di noi e tendiamo a criticarci l'un l'altro come se non fosse tutto il mondo paese.
Non esistono ricette da seguire per guarire la mentalità della gente che talvolta viene aizzata con notizie false e menzogne di ogni tipo, non esistono medicine che tolgono i luoghi comuni dalla bocca dei piu' stolti, non esistono bacchette magiche che facciano sparire la mafia e la camorra ma solo una sinergia perfetta tra istituzioni e senso di civiltà personale potrebbe far nascere un prodotto chiamato Italia del futuro capace di entrare in Europa a testa alta senza i soliti imbrogli ma senza nemmeno che il milanese lavoratore prenda in giro il napoletano che invece di lavorare "cazzeggia" col mandolino per strada cantando "o sole mio".
Sono stufo di sentire le solite polemiche banali che non hanno un briciolo di intelligenza e fanno del luogo comune la fonte principale di ispirazione. Non è possibile catalogare sempre tutti come se non esistessero individualtità, come se in Sicilia tutti girassero con la lupara tra le mani e sparassero solo per il gusto di farlo, oppure come se a Napoli la gente amasse vivere tra la spazzatura che non viene raccolta, oppure ancora come se in Calabria la Sila fosse sempre affollata di bimbi sequestrati.
Basta con i luoghi comuni perchè anche noi del sud abbiamo diritto ad avere i finanziamenti per le opere senza che le istituzioni e la malavita organizzata rubino tutto lasciando la gente che lavora onestamente sempre a mani vuote.
Basta con le etichette che denigrano perchè io l'Italia la voglio solida e combattiva e di certo unita.
Il progetto deve essere generale e deve coinvolgere chiunque e deve impegnare tutti noi a saper essere cittadini di una Europa che sta cambiando giorno dopo giorno e ci vede ancora indietro ad arrancare sensa un prgetto preciso, con dei governi che vanno al potere solo per fini personali.
Non faccio distinzione tra sinistra o destra e nemmeno tra sud, nord o centro perche quando si nasce il bambino e' vergine di informazioni e se nel crescere non riceve quelle giuste non è certo il genitore che lo vuole a sua immagine e somiglianza ma è la dura legge della sopravvivenza che lo porta a sbagliare.
Attenzione io non giustifico chi ruba o chi uccide, ci mancherebbe altro, ma dico solo che nessuno sceglie per hobby di diventare povero ma è il destino che con infamia decide di premiarci facendoci nascere al nord o ci punisce riempiendo i registri dell'anagrafe di una cittadina del sud.
L'Italia è una sola e non va bistrattata ma amata senza luoghi comuni. A Milano si lavora e si dorme, a Torino nemmeno si dorme, a Genova non si regala nulla e ne si spende un soldo, a Napoli si mangia pizza ogni giorno e l'odore del caffe' e' la base di ogni scippo nei quartieri spagnoli, a Bari sono tutti opportunisti e traffichini, a Catania tutti di cosa nostra. Basta con queste cazzate e incominciamo a pensare da Italiani fieri di esserlo cercando di esportare la nostra lingua e le nostre tradizioni all'estero e non sempre viceversa. Basta con questi inglesi che vogliono distinguersi, basta con gli Spagnoli o i Tedeschi, noi siamo Italiani.

1 commento:

piesal ha detto...

Sarò bizzarro, sarò pazzo, ma in questi casi ci volgliono, come ho scritto nel mio blog, delle azioni eradicanti, in quanto penso sia arrivata l'ora di finirla. In Italia ci vuole unità ma anche giustizia!!!