24 luglio 2007

(95)...una palestra su misura

Nasce come luogo dei sogni in cui si ha la possibilità di modellare il proprio aspetto fisico, la palestra , ed ha subito delle mutazioni naturali nel corso degli anni adeguandosi all'evoluzione sociale e modellandosi sugli aspetti amotivi dei clienti. Oggi è un luogo di aggregazione di masse dove si socializza con il vicino di panca e si familiarizza con l'istruttore e tutto lo staff della struttura e raramente si sa esattamente il percorso da affrontare poichè la vita moderna ci ha abituati ad avere tutto e subito e si tralasciano o si ignorano gli aspetti fondamentali per una buona riuscita in quello che si deve fare. La pubblicitàci angoscia con i suoi slogan ridicoli che offendono il buon senso comune e ci lasciamo pure soggiogare da essi. Le famose diete estive, i 7kg persi in 7 giorni, addominali scolpiti in 10 sedute, prodotti miracolistici che fanno sviluppare il seno in 2 applicazioni, i massaggi anticellulite che permettono di eliminare il problema anche mangiando malissimo. Ecco cosa dobbiamo sorbirci ogni giorno e soprattutto nel periodo estivo quando , soprattutto la donna, ha il terrore di indossare il bikini dell'anno precedente e ritrovarlo strettissimo. La palestra è piena di gente che per scopi diversi si mischia e diventa un'unica macchina che si muove ogni giorno e produce aneddoti sempre nuovi e divertenti da raccontare. Si ride e si scherza, si guarda senza fissare troppo, ci si siede per ore su un attrezzo isotonico dilatando all'infinito i tempi di recupero, si corre seul tapisroulant per "bruciare" l'abbuffata fatta 10 minuti prima e per affrontare la cena serale, si critica il culo di quella e si ammira il pittorale di quello che fa 200kg di panca piana.
Si diventa narcisi, ci si guarda sempre allo specchio e fino a quando lo fa un tizio che ha il fisico già formato e vuole vedere l'effetto che ha fatto un esercizio sul suo corpo , lo voglio anche capire, ma quando a guardarsi è un tizio che sta facendo il suo secondo allenamento, allora proprio non lo capisco.
La palestra è un posto per diventare forti e qualcuno ne trae giovamento anche nel rapporto con gli amici perchè aumenta l'autostima e la consapevolezza dei propri limiti. Entra chiunque ed a me fa anche molto piacere, ma vorrei che si scrollassero di dosso i falsi miti o le credenze limitanti che per anni hanno assorbito il loro modo di essere e si affidassero completamente a me. Qualcuno, fortunatamente, lo fa già altri invece sono restìi a far da parte le fissazioni del tunnel del fitness , ma questo poco importa se alla fine non attribuissero le cause dei loro fallimenti alla scarsa bontà dei programmi. Da anni lavoro in questo campo e devo dire che mi ha sempre dato tantissime soddisfazioni anche se non sempre ho trovato grande accordo con i datori di lavoro, ma questo fa parte del gioco e sarebbe strano se così non fosse; la gente mi ha sempre voluto bene, ha sempre chiesto di me, ha sempre creduto nella bontà di quello che faceva e continuerà a farlo sempre perchè ci metto impegno in quello che faccio, spiego tecnicamente a cosa servono determinate cose insomma non lascio nulla al caso pur non essendo servo.
L'istruttore non è un servo, è una frase nata in un pomeriggio d'inverno quando mi accorsi che un tizio per pigrizia chiamava mille ed una volta pur sapendo eseguire correttamente dei gesti tecnici. La palestra è un luogo dove imparare ed è vero che tutti vogliono scaricare le tensioni ma non bisognerebbe spegnere del tutto il cervello perchè almeno una minima soglia di attenzione bisognerebbe lasciarla accesa, sia per non farsi male e sia per non essere ripetitivi nelle domande, un po come se un alunno chiedesse ogni giorno ad un professore la capitale dell'Italia, il professore per un po tende ad assecondare la richiesta ma poi dopo incomincia a pensare che il ragazzo non si impegna piu' di tanto. In palestra ci si vanta del carico dello squat e ci si confronta su quante ripetizioni si fanno alla Lat Machine,si abusa della cintura in pelle anche quando questa non serve assolutamente, si calcolano i minuti sulla cyclette o in sala aerobica. E bella la competizione ed è intelligente chi la cerca ma dovrebbe sfidare chi è di pari livello mentre nelle sale si vedono sempre piu' veterani che ridicolizzano i pivellini. Adoro fare fitness e vedere la gente che si trasforma sia fisicamente ma soprattutto mentalmente perche solo in questo caso nascono le motivazioni giuste.
Vorresti una palestra su misura?...e cosa dovrebbe avere di diverso? Bhe la realtà è che tutti siamo pronti a criticare una struttura e poi ci lamentiamo se i costi del mensile sono alti. Per avere bisogna dare e quando si da bisogna pure ricevere. Do ut des con la particolarità che lo scambio non deve essere alla pari altrimenti chi ha in gestione la struttura lo dovrebbe fare solo per la gloria e non per lucro personale. Tutti gradiscono l'aria condizionata e poi quando sta un misero spiffero d'aria chiunque e' pronto a ribellarsi per il dolore alla cervicale, tutti vogliono uno spogliatoio efficiente e poi si dimenticano la buccia di banana o lo scatolo vuoto degli aminoacidi, tutti sono pronti a criticare per la polvere sul pavimento della sala e poi non si curano di portare un asciugameno per il sudore.
La palestra fa bene a tutti se fatta con criterio e raziocinio ed io come sempre sono pronto a seguire tutti con cura e costanza a patto che si rispetti sempre il mio motto :l'istruttore non è un servo. Qualcuno vuole dimagrire e per un mese sembra il miglior amico/nemico di una bilancia che è sempr epronta per essere consultata ogni 5 minuti come se il peso variasse alla velocità della luce; qualcun'altro desidera aumentare il volume del braccio o del pettorale per andare al mare in slip e camminare lungo la riva con i piedi nell'acqua, e piu' cresce e piu' diventa fragile psicologicamente perchè il giorno che qualcuno, anche per scherzare, gli dirà che vede il braccio meno grosso allora si incomincia a complessare furiosamente e quando incontrera una persona per strada e questa dirà che lo vede piu' magro allora sarà la fine...ed infine ci sono i menefreghisti o apparenti tali che entrano e si fanno fare una scheda che non seguiranno mai e la cambieranno per hobby ogni mese e saltuariamente fanno sforzi minimi restando buttati li per 3 ore circa al fine di colloquiare con chiunque, sin'anche la donna delle pulizie, leggono il giornale di gossip posto sul tavolino all'ingresso e sono pronti a scappare via alla prima telefonata ricevuta, anzi qualche volta sembra quasi che l'aspettino per avere una scusa morale alla loro mancanza.
Io comunque vi amo tutti....ma ricordate che Mr.Jo è a vostra disposizione realmente ed anche online ma non è mai un servo, per nessuno, nemmeno il datore di lavoro....grazie !!

21 luglio 2007

(94)....una vita contro......

Arrivato alla soglia dei trent'anni nel mentre la sto per varcare ogni tanto mi guardo indietro ed analizzo situazioni passate e mi tuffo in varie considerazioni dettate dalla voglia di migliorare il presente o quanto meno per capire e mettere da parte gli errori.
Una vita vissuta contro. Lungi da me il voler essere un vittimista, perchè non lo sono mai stato, ma mi rendo conto che ho sempre avuto tutti contro in ogni cosa ed ho sempre lottato per evidenziare il mio pensiero o il mio modo di essere. Non tutti lo accettano, non tutti gradiscono l'assenza di alcuni schemi, non tutti vogliono essere diversi nel modo di porsi. Si, certo, lo so che ci sono delle formalità da rispettare, delle ritualità da affrontare ma non è detto che bisogna sempre essere schiavo di queste piccolezze.
Si bada tantissimo all'aspetto fisico ed il modo di vestire e tutti son pronti a criticare una uscita serale con la maglietta smanicata, e magari da pure l'impressione di superficialità mentale, ma quanti sono liberi veramente, quanti pensano analizzano serenamente i fatti e sono pronti a giurare che la loro mente non è in alcun modo filtrata dalla società. Si critica il modo di vestire ma non il contenuto, si criticano i colori ma non la spontaneità con la quale si cammina per strada tra la gente. Ho sempre avuto un pensiero divergente e per questo ogni volta che si intavola un discorso al bar che va oltre i soliti convenevoli mi sono sempre schierato dalla parte della minoranza. A questo punto mi sorge spontanea una domanda banalissima : sono io che davvero vado contro corrente o cerco appositamente un punto di non incontro in una discussione per dar libero sfogo al mio istinto primordiale di lotta verbale ?

Forse la verità sta nel mezzo. Da quando ero adolescente le mie idee chiaramente son cambiate e mi sono un po adeguato alla socialità capendo alcuni principi base, ma nonostante sia venuto incontro ai comportamenti idonei, comunque sono sempre contro.
Non amo le cose semplici, quelle che si raggiungono senza lottare e forse per questo motivo porto avanti la mia idea contraria anche in situazioni non facili. Non sono assolutamente il solito bastiancontrario, non vado nella strada opposta solo per il gusto di farlo ma evidenzio, qualche volta, dei cavilli di disaccordo ed incentro su di essi le argomentazioni.
Un po masochista ed un po acerrimo nemico della teorie del "gregge" secondo la quale si vive per essere uguali, mi rendo conto che qualche volta ho ceduto ma sempre con estrema sofferenza.
Spessissimo contesto nel pensiero e non espongo verbalmente le mie conclusioni e me ne sto seduto a fissare un punto imprecisato dell'orizzonte ad arzigogolare una serie di parole dette o di frasi lanciate senza pensare.
Non ho manìe di protagonismo ed infatti mi piacerebbe essere un arancione tra tanti gialli e non tra tanti neri,cioè, voglio essere di una tonalità differente e non di un tipo completamente diverso tanto da sembrare fuori dal gruppo.
Una vita contro le cose che si amano, contro le storie brutte e quelle belle, contro le file, contro la politica ed i suoi iter burocratici, contro i medici incapaci, contro gli insegnanti colti che non sanno divulgare il proprio sapere, contro chi punta l'indice pur amando Londra nota città anticonformista.
E' snervante il continuo lottare a parole, non è una passeggiata tra i boschi ma un'attraversamento tra le nevi perenni.
Io comunque lotterò cercando di non snaturare il mio essere ma con la speranza di fare tesoro delle opinioni altrui e crescendo di conseguenza. Una vita contro le idee della massa pur vivendo con essa, contro la cravatta ad un matrimonio pur sapendo che andrebbe messa per rispetto della situazione, contro le firme che fanno alzare solo i prezzi pur sapendo che non sempre è così, contro il traffico in centro, contro il mare tutti i giorni pur sapendo che una bella abbronzatura definisce meglio i lineamenti del corpo....contro, ma qualche volta anche con....

12 luglio 2007

(93)..Vasco finalmente ha pisciato a Bari

Per mesi è stata una corsa folle per accaparrarsi prima il biglietto per il concertone di Vasco a Bari e la gente come fosse impazzita andava fiera di poter partecipare a questo evento musicale di piena estate. Certamente Vasco è un artista che muove grandi masse sia per la sua capacità di trasmettere emozioni uniche e sia per la storia che si porta dietro che ne ha fatto un mito vivente. Drogato ed alcolizzato quasi da sempre ha calcato con successo tantissimi palchi italiani supportato dalla sua inimitabile capacità di scrivere testi importanti e di cantare anche strofe senza senso con maestria unica. La gente impazzisce per lui, urla il suo nome, fonda migliaia di fans club, compra tutti i gadjet con il suo nome scritto sopra ed è felice assiste ai concerti alzando le mani al cielo con mille fiammelle di accendino a supportare un palco già imponente di suo. L'altra sera a Bari lo stadio S.Nicola era stracolmo di gente dalle primissime ore del pomeriggio in attesa che il mitico vasco calcasse quella scena che incessanti fissavano mentre i tecnici mettevano a posto le ultimissime cose.
Purtroppo però, e qui vengo alla nota dolente, si permettono tanti eccessi a questi artisti che si concedono il lusso di poter fare ogni cosa e di parlare a sproposito senza che paghino le conseguenze delle loro estemporaneità. Viviamo in un mondo pronto ad indicizzare chi si prostituisce pur di avere successo, chi nel mondo dello spettacolo fa uso di stupefacenti o mette in pratica delle estorsioni ma poi non ci accorgiamo che siamo solo noi a permettere che questo accada, siamo solo noi a non voler fermare questo fiume in piena che ci sovrasta perchè restiamo impotenti ed inermi e non combattiamo nemmeno la piu' elementare delle battaglie.
Vasco qualche anno fa, in una intervita televisiva, alla domanda del presentatore che voleva sapere se avesse programmato una data del suo tour anche al sud lui rispose candidamente che disse che di sicuro ci sarebbe andato perche ogni tanto bisogna pur andare al cesso per farsi una pisciata !!
Dopo questa dichiarazione io al concerto del sig. Vasco Rossi non ci sarei mai piu' andato e nemmeno avrei comprato i suoi cd al massimo avrei scaricato da emule...
Allora siamo noi che lasciamo correre, siamo noi che facciamo falsi moralismi, siamo noi che non vogliamo combattere ed andiamo ad affollare numerosi uno stadio che avrebbe dovuto contenere zero persone per le frasi offensive riportate ed invece siamo andati ad arricchire sia il suo ego smisurato che il suo portafoglio già pieno. Certamente il concerto sarà pure stato stupendo , e ci mancherebbe altro visto il costo del biglietto, ma non basta a compensare l'offesa fatta a tutti noi dell'Italia del sud, quell'italia di serie B con la "I" minuscola .
Abbiamo fatto pisciare il grande Vasco, ci ha usati come latrina praticamente e noi orgogliosi di rappresentare questo grande cesso. Credo che la gente non si renda conto, non abbia capito la gravità della cosa e si rifugia dietro il barlume di emozioni di un concerto pieno di atmosfera e di luci.
Forse era sotto effetto della solita cocaina, o forse avava alzato un po di piu' il gomito bevendo la 3 bottiglia di wisky e non riusciva a mettere insieme tre parole una di fila all'altra ed il livello di inibizione e' calato ma non significa nulla.
Una persona ubriaca magari dice cose che non direbbe mai da sobria perchè teme le conseguenze o per diplomazzìa ma ciò non toglie che comunque le pensa.
Tutti ripetono che il concerto è stato un successo ma non capiscono che più lo ripetono e più quest'uomo che ogni tanto va al cesso sarà orgoglioso di poter venire a pisciare da noi e lanciare perle di saggezza al nord.
Io non ci sono andato al concerto, pur amando quella musica, sono stato coerente con le mie idee.
Bisogna sempre avere rispetto per la gente che ti ha dato la fama, ti ha dato il successo e tutte le cose che hai, ed invece il sig. Vasco crede di essere onnipotente e di poter dire e fare sempre a suo piacimento ma finche ci saranno persone che riempiranno lo stadio lui se ne "batterà" le palle di moderarsi e sarà sempr eil solito Vasco irriverente che a me non piace e per rispetto di me stesso e del posto in cui vivo non andrò mai a sentire ....
......forse a vasco della coca cola che tanto cantava all'inizio della sua carriera ha preso solo le bollicine nel cervello lasciando la coca nel naso....

09 luglio 2007

(92)..Campioni del Mondo...1anno dopo

Il 9 Luglio 2006, esattamente un anno fa, gli azzurri diventano campioni del mondo battendo nella finalissima di Berlino la Francia ai rigori. Una vittoria voluta e costruita giorno dopo giorno con la foza del gruppo che contrariamente a quanto si pensasse alla vigilia, visti gli scandali del calcio italiano in piena bufera Moggiopoli, si e' unito e concentrato per conseguire un obiettivo prestigioso.
Una vittoria contro tutti coloro che non credevano nel popolo dell'inventiva, contro tutti quelli che deridevano le nostre sciagure, contro tutti quei tedeschi giunti al mondiale convinti di vincere in patria ed alzare la coppa tra mille bandiere giallonerorosse.
Un anno abbiamo, quindi, conquistato la coppa del mondo 14 anni dopo la storica finale spagnola dell'82 quando con Pertini Presidente e Rossi goleador inventammo la favola azzurra partendo a fari spenti.
Chi non ha mai visto almeno una volta il famosissimo urlo di Tardelli quando impazzito di gioia dopo il gol corre per tutto il terreno di gioco senza che i compagni riuscissero a fermarlo; chi non ha visto almeno una volta l'immagine di Zoff che alza la coppa e la bacia, e quante volte hanno trasmesso l'applauso divertito di Pertini in tribuna che gioiva come un tifoso qualunque giunto alolo stadio per godersi quel giorno magico. Insomma quel mondiale era l'ultimo trionfo della bandiera tricolore ed eravamo stufi di cullarci sempre sugli stessi ricordi e desideravamo tutti gioire ancora una volta.
Un anno fa abbiamo vinto e parlo al plurale perchè anche se a combattere sono stati i 22 nazionali azzurri in campo noi da casa siamo stati con il cuore incollati ai televisori tralasciando ogni cosa per poter godere, per gridare al gol, per ridere di gusto con gli amici il giorno dopo, per vincere in casa dei tedeschi che criticavano il nostro modo di essere.
L'Italia in quelle sere non aveva divisioni, non esisteva il nord ed il sud, non c'erano i comunisti ed i fascisti, non il ricco ed il povero ma eravamo tutti un unico gruppo che soffiava dietro le vele della nostra nazione per spingerla piu' in alto possibile. Fieri di essere un popolo tricolore, fieri di festeggiare con un unico coro.
Una vittoria di tutti, voluta da chiunque. Questa qui in alto sembra essere una immagine simbolo che rappresenta la vittoria in senso stretto del mondiale ma che ha visto miracolosamente tutte quelle mani, ed altre ancora, unite verso un comune scopo per far si che la forza si moltiplicasse e le energie crescessero a dismisura per sfinire gli avversari e gridare per una volta "forza Italia" senza pensare ad un partito politico.
Una notte indimenticabile ha vissuto il popolo dello stivale, una emozione forte mista ad amore per la propria nazione.
Il rigore di Totti all'ultimo minuto contro l'Australia, il mister Lippi che nervosamente dalla panchina pulisce i suoi occhiali, l'espulsione di De Rossi per una gomitata contro gli USA,il gol di Grosso alla Germania e subito dopo il raddoppio di Alex Del Piero, il commento su Sky di Fabio Caressa e Beppe Bergomi che invitavano a chiudere le valige per andare a Berlino, le parate di Buffon decisive, la solidità difensiva del pallone d'oro Cannavaro, la testada di Zidane subita da Materazzi in finale, il gol dello stesso Materazzi che ci porta ai supplementari ed il rigore di Grosso ultimo e decisivo grazie anche alla complicità involontaria dal dischetto di Treseguet e poi la festa con i mille coriandoli che alle spalle degli azzurri riempiono lo stadio mentre il capitano alza la coppa al cielo con l'abbraccio di tutti i compagni. Ecco la sintesi di un evento storico che da un anno è ancora nei nostri cuori e che difficilmente andrà chiuso in un cassetto almeno fino alla prossima vittoria.
In genere la gente dimentica in fretta ed è subito pronta a criticare al primo errore ma credo che questo evento non si puo' mettere da parte. Un trionfo in piena regola che vale tanto e che va a rinverdire quelle immagini da repertorio dell'82 che molti oggi non hanno nemmeno vissuto.
Oggi i ragazzini per strada indossano le magliette di Grosso e Materazzi che prima dell'inizio delle ostilità nemmeno si pensava potessero diventare gli eroi di una spedizione che vedeva in Totti l'uomo stella e che invece, complice un infortunio grave in campionato, non ha reso al meglio.
La storia è fatta per essere ricordata nel passato ma è per questo che forse tutti noi ancora non riusciamo a capacitarci che tutto questo è passato e vogliamo continuare a godercelo almeno per altri tre anni, almeno finche questa coppa d'oro massiccio resta in casa nostra. Amiamo la gloria, amiamo le emozioni degli uomini semplici che diventano idoli, amiamo rivedere in loro parte di noi e dimentichiamo almeno per qualche momento le angosce e le sofferenze che la vita purtroppo ci "regala" guardando loro che esultano e portano in alto il nome del nostro bel paese.
L'azzurro del cielo di Berlino quella volta diventò l'azzurro della maglia Italiana e questo nessuno lo puo' ancora sopportare ed è per questo che noi ci godiamo sempre piu' questa clamorosa e meritata vittoria finale.
..........un anno dopo siamo ancora CAMPIONI DEL MONDO !!

05 luglio 2007

(91)..in fila per il cervello e niente melanina

Purtroppo non mi e' stato possibile fare il pieno di melanina alla nascita perchè non avendo molto tempo a disposizione ho preferito posizionarmi nella fila dove distribuivano il cervello.
Pensavo fosse la scelta piu' giusta da fare, quella piu' saggia ma ero all'oscuro di quello che mi serebbe poi successo nel susseguirsi degli anni.
Con la pelle chiare che mi ritrovo faccio una fatica immane ad espormi continuamente ai raggi solari tanto che ogni volta che arriva l'estate è quasi una tragedia il trascorrere delle giornate a combattere tra il caldo dei pomeriggi senza far nulla e l'angoscia di una giornata al mare.
Vabbe adesso ho esagerato ma di sicuro sono certo che mentre tutti godono nello stare stesi senza far nulla ad arrostirsi sulla sabbia spalmandosi le creme piu' strane io me ne sto il piu' delle volte sotto una piccola tettoia dove di solito ci sono quei piccoli bar da spiaggia guardando l'orologio ogni cinque minuti. Improvvisamente un guizzo, un lampo di pazzìa e corro verso il mare per trovare un pò di refrigerio nelle torbide acque sabbiose o tra le ghiacciate acque dal fondale roccioso e tento di non pensare al pizzichio che sulla pelle sentirò se non mi espongo in maniera graduale.
I primi giorni sono tragici, anche un minuto di troppo potrebbe segnare la mia pelle in maniera seria ed allora ad un certo punto mi doccio e indosso subito una maglietta. Dopo qualche giorno di esposizione e di adeguata sofferenza estrema guardandomi allo specchio incomincio ad intravedere un colorito che rende il mio corpo piu' definito ed il contrasto con le parti fisiche non esposte si inizia a notare.
Felice per il traguardo appena raggiono e consapevole che tanta strada deve ancora essere fatta, di buona lena tento di rinforzare quella timida doratura della mia cute sagacemente idratata nelle parti piu' delicate. Ogni anno è sempre la stessa storia, devo giustificarmi con tutti come se poi fosse colpa mia che ho una pelle chiara che sembra rifrangere la luce del sole e solo dopo ore ed ore di sacrifici incomincia a colorarsi come un comune mortale è d'inverno. Allora me le sono inventate tutte grazie al cervello preso in fila alla nascita, ma alcune volte è davvero snervante sentire ogni singola persona che si pavoneggia dell'abbronzatura ottenuta e la paragona alla mia. Vabbe divertiamoci, ed io mi diverto spesso ma non chiedetemi cose che non posso avere.
Per me non eè una tragedia, il mio colorito lo posso anche ottenere se mi metto con estremo impegno e dedizione, se munito di lettino e crema abbronzante e doposole mi accingo ad espormi ma di certo non diventerò mai nero e ne vorrei diventarlo perchè poi diventa un'ossessione. Tutti coloratissimi ed angosciati per aver presumibilmente perso qualche gradazione di abbronzatura per qualche giorno di non esposizione, si recano in farmacia per la migliore autoabbronzante. Non è normale una cosa del genere.
Spiagge affollate che brulicano di bagnanti che per nulla rilassati sono stesi in direzione del sole e cambiano posizione ogni minuto per non perdere la giusta angolazione. Ombrelloni aperti ma utilizzati solo per tenerci sotto qualche vecchietto che ha seguito sciaguraatamente la famiglia che non voleva lasciarlo da solo a casa e costumi di tutti i tipi sempre piu' piccoli per offrire sempre meno parti bianche.
Cronometro alla mano tutti centellinano i secondi e con precisione estrema, quasi fosse un lavoro, si girano e si rigirano scandendo il tempo e se non restano 8 ore sono i raggi cocenti la loro giornata da operaio della spiaggia non è finita. A me tutto questo non interessa, io ero in fila per il cervello e la melanina l'ho lasciata agli altri, purtroppo.
Chiaramente la mia è una batutta che non vuole offendere chi è abbronzatissimo che nutre tutta la mia stima, ma con questa piccola parabola mi son voluto prendere uno sfizio che da anni volevo togliermi.
Non sono bianco ma colorato, amo il mare ma dopo le 19.00 quando il sole cala e le onde si infrangono sulla spiaggia dolcemente , amo l'estate ma vorrei passasse il piu' velocemente possibile ... Non ho assolutamente litigato con il sole !!