Una vita vissuta contro. Lungi da me il voler essere un vittimista, perchè non lo sono mai stato, ma mi rendo conto che ho sempre avuto tutti contro in ogni cosa ed ho sempre lottato per evidenziare il mio pensiero o il mio modo di essere. Non tutti lo accettano, non tutti gradiscono l'assenza di alcuni schemi, non tutti vogliono essere diversi nel modo di porsi. Si, certo, lo so che ci sono delle formalità da rispettare, delle ritualità da affrontare ma non è detto che bisogna sempre essere schiavo di queste piccolezze.
Si bada tantissimo all'aspetto fisico ed il modo di vestire e tutti son pronti a criticare una uscita serale con la maglietta smanicata, e magari da pure l'impressione di superficialità mentale, ma quanti sono liberi veramente, quanti pensano analizzano serenamente i fatti e sono pronti a giurare che la loro mente non è in alcun modo filtrata dalla società. Si critica il modo di vestire ma non il contenuto, si criticano i colori ma non la spontaneità con la quale si cammina per strada tra la gente. Ho sempre avuto un pensiero divergente e per questo ogni volta che si intavola un discorso al bar che va oltre i soliti convenevoli mi sono sempre schierato dalla parte della minoranza. A questo punto mi sorge spontanea una domanda banalissima : sono io che davvero vado contro corrente o cerco appositamente un punto di non incontro in una discussione per dar libero sfogo al mio istinto primordiale di lotta verbale ?
Si bada tantissimo all'aspetto fisico ed il modo di vestire e tutti son pronti a criticare una uscita serale con la maglietta smanicata, e magari da pure l'impressione di superficialità mentale, ma quanti sono liberi veramente, quanti pensano analizzano serenamente i fatti e sono pronti a giurare che la loro mente non è in alcun modo filtrata dalla società. Si critica il modo di vestire ma non il contenuto, si criticano i colori ma non la spontaneità con la quale si cammina per strada tra la gente. Ho sempre avuto un pensiero divergente e per questo ogni volta che si intavola un discorso al bar che va oltre i soliti convenevoli mi sono sempre schierato dalla parte della minoranza. A questo punto mi sorge spontanea una domanda banalissima : sono io che davvero vado contro corrente o cerco appositamente un punto di non incontro in una discussione per dar libero sfogo al mio istinto primordiale di lotta verbale ?
Forse la verità sta nel mezzo. Da quando ero adolescente le mie idee chiaramente son cambiate e mi sono un po adeguato alla socialità capendo alcuni principi base, ma nonostante sia venuto incontro ai comportamenti idonei, comunque sono sempre contro.
Non amo le cose semplici, quelle che si raggiungono senza lottare e forse per questo motivo porto avanti la mia idea contraria anche in situazioni non facili. Non sono assolutamente il solito bastiancontrario, non vado nella strada opposta solo per il gusto di farlo ma evidenzio, qualche volta, dei cavilli di disaccordo ed incentro su di essi le argomentazioni.
Un po masochista ed un po acerrimo nemico della teorie del "gregge" secondo la quale si vive per essere uguali, mi rendo conto che qualche volta ho ceduto ma sempre con estrema sofferenza.
Spessissimo contesto nel pensiero e non espongo verbalmente le mie conclusioni e me ne sto seduto a fissare un punto imprecisato dell'orizzonte ad arzigogolare una serie di parole dette o di frasi lanciate senza pensare.
Non ho manìe di protagonismo ed infatti mi piacerebbe essere un arancione tra tanti gialli e non tra tanti neri,cioè, voglio essere di una tonalità differente e non di un tipo completamente diverso tanto da sembrare fuori dal gruppo.
Una vita contro le cose che si amano, contro le storie brutte e quelle belle, contro le file, contro la politica ed i suoi iter burocratici, contro i medici incapaci, contro gli insegnanti colti che non sanno divulgare il proprio sapere, contro chi punta l'indice pur amando Londra nota città anticonformista.
E' snervante il continuo lottare a parole, non è una passeggiata tra i boschi ma un'attraversamento tra le nevi perenni.
Io comunque lotterò cercando di non snaturare il mio essere ma con la speranza di fare tesoro delle opinioni altrui e crescendo di conseguenza. Una vita contro le idee della massa pur vivendo con essa, contro la cravatta ad un matrimonio pur sapendo che andrebbe messa per rispetto della situazione, contro le firme che fanno alzare solo i prezzi pur sapendo che non sempre è così, contro il traffico in centro, contro il mare tutti i giorni pur sapendo che una bella abbronzatura definisce meglio i lineamenti del corpo....contro, ma qualche volta anche con....
Non amo le cose semplici, quelle che si raggiungono senza lottare e forse per questo motivo porto avanti la mia idea contraria anche in situazioni non facili. Non sono assolutamente il solito bastiancontrario, non vado nella strada opposta solo per il gusto di farlo ma evidenzio, qualche volta, dei cavilli di disaccordo ed incentro su di essi le argomentazioni.
Un po masochista ed un po acerrimo nemico della teorie del "gregge" secondo la quale si vive per essere uguali, mi rendo conto che qualche volta ho ceduto ma sempre con estrema sofferenza.
Spessissimo contesto nel pensiero e non espongo verbalmente le mie conclusioni e me ne sto seduto a fissare un punto imprecisato dell'orizzonte ad arzigogolare una serie di parole dette o di frasi lanciate senza pensare.
Non ho manìe di protagonismo ed infatti mi piacerebbe essere un arancione tra tanti gialli e non tra tanti neri,cioè, voglio essere di una tonalità differente e non di un tipo completamente diverso tanto da sembrare fuori dal gruppo.
Una vita contro le cose che si amano, contro le storie brutte e quelle belle, contro le file, contro la politica ed i suoi iter burocratici, contro i medici incapaci, contro gli insegnanti colti che non sanno divulgare il proprio sapere, contro chi punta l'indice pur amando Londra nota città anticonformista.
E' snervante il continuo lottare a parole, non è una passeggiata tra i boschi ma un'attraversamento tra le nevi perenni.
Io comunque lotterò cercando di non snaturare il mio essere ma con la speranza di fare tesoro delle opinioni altrui e crescendo di conseguenza. Una vita contro le idee della massa pur vivendo con essa, contro la cravatta ad un matrimonio pur sapendo che andrebbe messa per rispetto della situazione, contro le firme che fanno alzare solo i prezzi pur sapendo che non sempre è così, contro il traffico in centro, contro il mare tutti i giorni pur sapendo che una bella abbronzatura definisce meglio i lineamenti del corpo....contro, ma qualche volta anche con....
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