16 novembre 2007

(109)...i ricordi non passano mai....

"...i ricordi non passano mai, sono molto più forti di noi, stanno con noi...." ha detto Amedeo Minghi in una sua canzone di qualche anno fa, ed è una frase che fa riflettere .
I ricordi son cose che restano dentro, un bagaglio di esperienze passate che ci portiamo addosso e che possiamo aprire quando vogliamo. Ricordi belli o brutti che siano, restano tali e nessuno ha la facoltà
di mutarli. Il ricordo lo si tiene per se stessi ma è bello condividere quella emozione con qualche altro che ha vissuto insieme quell'esperienza, che ha visto quello che hai fatto, che ha notato i tuoi genti, che ha riso con te, che ha temuto o ha pianto. Cosa sarebbe un ricordo senza il piacere di poterlo ricordare insieme in una chiacchierata tra amici e commentarlo ad anni di distanza o anche a solo pochi minuti. Un piacere fine a se stesso. Cosa sarebbe un pensiero rivolto ad un'episodio passato se poi nessuno ha il piacere di capirlo insieme a te. Un piacere effimero ed estremamente personale. Il meccanismo che ci porta a ricordare delle volte sembra incepparsi proprio nei momenti in cui vogliamo che esso funzioni ed invece diventa una super macchina quando potrebbe starsene a riposo vista l'inutilità delle cose che immagazzina. Moltissime volte abbiamo avuto bisogno di resettare, di cancellare completamente una sensazione dolorosa, che ci ha devastato , che ha calpestato mente e corpo ma invece più la restingiamo e più ritorna verso di noi con una forza maggiore.
E' vero, "i ricordi non passano mai, sono molto più forti di noi, stanno con noi...." ma solo quelli che effettivamente ricordiamo consciamente ci possono cambiare la vita realmente, quelli che invece sono nel nostro sub-conscio senza volerlo ci possono deviare, ammaliare, sottomettere e persino uccidere ma non lo percepiamo. Una partita di calcio in cui tu sei stato il protagonista assoluto, una giornata al mare sotto un sole cocente, un giro in bicicletta con amici, una battuta divertente fatta nel silenzio di una conversazione, un elogio avuto in seduta di laurea, un profumo di fiori in una campagna, son tutte cose splendide da poter ricordare ma restano solo cose passate se non si riesce a farle ritornare in vita, anche solo per un attimo. Se nessuno le ricorda tranne te, se nessuno ha il piacere di visualizzare nella propria testa quel momento di gloria tua tranne te, se nessuno prova piacere a ricordare quella passeggiata tranne te, allora il godere di quel ricordo certamente potrebbe affievolirsi notevolmente anche se non si potra' sbiadire se lo si coltiva.
Vorrei lasciare colui che legge questo post con una riflessione, una domanda: "cos'è il ricordo per te?"
Non bisogna vivere di ricordi solamente perchè di certo non si puo' andare nel futuro in questo modo, ma son sicuro che grazie ai ricordi miglioriamo le nostre esperienze.
Qualcuno si rifugia troppo in un passato piacevole e si isola dalla vita da vivere per il timore e la pigrizia che lo attanaglia.Qualche altro invece cerca di dimenticarlo con una tale fretta che la forza non basta e ne viene quasi attratto come se fosse un corpo soggetto a gravità.
Mille volte ricordiamo senza saperlo, rimaniamo impressionati da cose che poi addirittura sognamo senza volerlo ma delle altre decidiamo volontariamente di catturare un istante di vita scattando una fotografia, come se questa riuscisse a comunicarci sempre cose esatte.
Se si ricorda davvero quella fotografia, si possono percepire gli odori, i suoni ed i colori diventano più vivi e forti.
Improvvisamente la nostra attenzione viene attratta da un particolare, da una scintilla che impercettibile diventa enorme e si diffonde tra le sinapsi del nostro sistema di memoria e ci fa viaggiare nel tempo.
Chiudiamo gli occhi e ci compiaciamo, qualche volta, dei nostri gesti, dei passi che abbiamo fatto e voliamo con il pensiero quasi come se avessimo le ali. Ricordiamo persone che fisicamente sulla terra non ci son piu, ricordiamo cadute strane, ricordiamo gesti inutili, ricordiamo spaventi immani e sorrisini balordi e qualche volta dimentichiamo orari ed appuntamenti, anniversari.
Non ricordiamo il film visto il giorno prima oppure il libro dell'esame da fare il giorno dopo.....è davvero strana la macchina della memoria.
Secondo voi, quindi, ricordare da soli un avvenimento e non poterlo condividere con nessuno è un godere a metà ?
"...i ricordi non passano mai, sono molto più forti di noi, stanno con noi...."

1 commento:

Anonimo ha detto...

caro jo,ho letto i tuoi commenti ponendo particolare attenzione sulla prima parte,quella relativa alla crisi finanziaria.Io credo che si debba seriamente cominciare a pensare al risparmio...La crisi è davvero per tutti!!!!Nessuno escluso!!!Ciò che deve preoccuparci è il nostro futuro poichè il presente è ancora gestibile.Sono contenta che certi argomenti vengano trattati da qualcuno preoccupato di sensibilizzare il senso comune.i miei complimenti...sorvolando su qs argomento serissimo, ti comunico che sono intenzionata a tornare in forma!baci baci