24 dicembre 2007

(116)...una Fiat 126 ed un Natale nuovo

Una Fiat 126 di qualche anno fa, rimane parcheggiata da tempo accanto ad un marciapiede poco frequentato in un paesino di montagna.
E' Natale e son qui che faccio un resoconto di quest'anno appena passato e questa foto mi aiuta a riflettere, mi rilassa, mi da la sensazione di potermi sedere in pace e riflettere senza che nessuno mi disturbi.
Un'immagine bianco e nera che evidenzia i segni del tempo e da risalto alle imperfezioni e regala riflessioni sulle cose che mutano e sui rapporti che cambiano. Nulla è come un tempo e sembrano lontani anni luce quei momenti di Natali passati trascorsi con spensieratezza. Il presente mi piace, mi da soddisfazioni.
Il tempo passa e non ti aspetta, ti sfugge e non lo riesci ad arrestare, ti graffia la vita e ti corrode poco a poco senza pietà e come d'improvviso ti volti alle spalle e ti accorgi che quei ricordi son ormai remoti.
Quest'anno il solito rito del Natale è iniziato molto prima, ed allora tanto traffico in città, migliaia di persone accalcano le zone pedonali e entrano nei negozzi, guardano i prezzi negli ipermercati tutti colorati con qualche zampognaro che suona le solite strofe pur di racimolare qualche spicciolo d'Euro.
Finti "babbo Natale" sono a disposizione ad ogni angolo di strada per farsi fotografare e regalare un sorriso a qualche bambino che ignaro ride .
Gli alberi nelle case con gli addobbi alla moda non hanno più le luci intermittenti dai colori improbabili, sostituite da quelle bianche e luccicose. Nessuno compra, tutti vorrebbero farlo.
La gente cerca regali economici, piccoli pensieri ed i piu' intelligenti aspettano i famigerati saldi ma per la felicità dei negozianti, qualcuno con più disponibilità di denaro spende e cammina per le vie con tante buste dalle dimensioni tra le piu' disparate.

Il tempo sta passando e le fiat 126 son state messe da parte, lasciate ferme senza assicurazione e sostituite da vetture più moderne che si mettono in moto senza singhiozzare ed hanno targhe bianche con numeri neri e la banda laterale blu. Tutto cambia, forse si evolve ma qualcosa resta uguale.
Il cenone molto calorico non può fare a meno dei soliti antipasti messi in piatti sul mobile accanto al tavolo addobbato per l'occasione con la tovaglia pulita e vettovaglie "buone". Alla fine immancabile resta il Pandoro che finalmente l'anno scorso ha eguagliato, nelle vendite, il panettone con i famosi canditi. Forse sempre più questa festa è un modo per far girare l'economia e sempre meno viene sentita dal punto di vista religioso. Ogni anno che passa è sempre peggio.
E' bello scartare i regali e leggere i bigliettini ma quanta fatica per trovarli nelle butique.
La maggior parte della gente non lavora e tenta di riposarsi ma come sempre i buoni propositi vengono meno visto che lasciando le solite abitudini nel cassetto subentra lo stress delle mille cose da fare che sono comunque un lavoro ma che prendono ufficialmente il nome di visite di auguri.
Quante volte avete dato auguri con bacetti a destra e a sinistra anche a persone che per voi non contano nulla?
Beh Natale è anche questo. Fare visite a parenti che non contano, dai più vicini a quelli più dimenticati è una cosa che non tollero, che mi da fastidio. Cresciamo, viviamo e poi invecchiamo ma le cose stupide restano sempre tali.
Fra qualche minuto è ufficialmente Natale ed io sono qui che aspetto. Dura poco l'euforìa e poi subito dopo torna tutto come sempre, ma la mia speranza che estendo un po a tutti coloro che leggeranno questo post, è che possa essere estesa per sempre a tutta la vita e per ogni istante.

16 dicembre 2007

(115)....una tormenta di neve a Bari

....incredibilmente al risveglio trovo la neve al di la della finestra della mia stanza.
I miei occhi abituati al verde degli alberi lontani e del prato che mi circonda colorato da mille pallini gialli di fiori che fugacemente son cresciuti, oggi è un paesaggio monocromatico ma allo stesso tempo interessante.
Ogni cosa prende una forma grossolana e le linee solite di una sedia o quella dritta dei lampioni sono smussate dalla coltre bianche di una neve caduta tutta la notte incessantemente.

Per noi abitanti del sud abituati a vedere il mare al mattino, è un evento eccezionale vedere una nevicata anche se il periodo sarebbe quello più giusto e normale.
E' davvero Natale, mancano pochi giorni ma già si respira l'aria fredda mista a quella odorosa e fumosa dei camini accesi che fumano dai tetti delle ville circostanti. Rimango fermo a guardare un'atmosfera che solitamente non colgo e che invece oggi percepisco visivamente in ogni angolo , ascolto i suoni mutati dalle pareti modificate e analizzo ogni cosa attentamente.
Ho freddo ed incrocio incessantemente le braccia saltellando da un piede ad un altro con la speranza di trovare il giusto tempore che mi facesse meglio apprezzare la vista delle cose modificate.
E' buffo come tutto quello che in genero non si guarda nemmeno, in questi casi invece diventa oggetto di ammirazione e fa nascere il desiderio di toccare con mano quella gelida acqua congelata caduta a fiocchi copiosi.
Le mani dopo poco si tuffano nel candore gelido della neve, quasi come se il cervello non riuscisse a controllarle ed anche se dopo qualche istante il dolore diventa eccessivo si continua ad appallottolare e compattare quel ghiaccio e si tenta di creare strane cose, palle di neve da lanciare, pupazzi con cappelli e sciarpe.
Una folata di vento e ricomincia a nevicare forte ed è davvero stupendo poter fare l'accostamento visivo tra il mare calmissimo ed i fiocchi che dal cielo plumbeo cadono fluttuando piano nell'aria.
Bari in questi giorni si è trasformata, non è la solita città di mare dal clima mite anche d'inverno ma almeno per qualche giorno è diventata come per magia un'agglomerato di case bianche dove i ragazzi come impazziti corrono per le strade giocando allegramente e non vanno a scuola.
Godiamoci questo momento perchè di sicuro non durerà per molto, ma almeno per adesso rimango alla finestra a guardare come muta la giornata e con essa il paesaggio che martoriato da una temperatura sotto lo zero rende tutto poetico....sarebbe incredibile ritrovare un'altra alba innevata anche domani....

11 dicembre 2007

(114)...gli errori del principiante del fitness

Tutti i frequentatori di palestre sono stati almeno una volta dei principianti e tutti sono incappati in alcuni tra gli errori più diffusi nelle sale pesi, e poichè ci sono persone che restano tali anche dopo anni di attività fisica, cercherò di sfatare qualche mito per evitare che vi facciate male. Le palestre oramai sono frequentatissime da clienti di ogni tipo, e quasi tutti hanno il desiderio di modificarsi e modellarsi ma nessuno ha idea di come farlo. Ecco alcuni dei più frequenti errori che si commettono:

1- Timore nel chiedere delucidazioni per paura di fare brutta figura o di disturbare. Durante i primi allenamenti, il neofita riceve innumerevoli informazioni delle quali non tutte vengono umanamente ricordate negli allenamenti successivi. Chiedere all'istruttore è la cosa migliore da fare altrimenti "facendo quello che si ricorda" può solamente danneggiare.

2- Scorretta esecuzione degli esercizi. Bisogna sempre essere sicuri di fare dei movimenti giusti per non creare degli scompensi pericolosi.

3- Assente o Inadeguato RISCALDAMENTO. Molti si giustificano dicendo di aver fatto la strada a piedi o comunque di avere pochissimo tempo a disposizione.Meglio eseguire qualche esercizio in meno nella scheda che omettere la prima fase poichè senza di essa potremmo imbatterci con più facilità in un infortunio muscolare difficile da rimarginare in tempi brevi.

4- Mancato rispetto dei tempi di recupero tra una serie e l'altra. Questi sono fondamentali e quasi tutti ne fanno meno per la fretta di finire e troppo per il gusto di fare chiacchiere con amici o telefonate improbabili.

5- Confondere il sollevamento di pesi esagerati con l'obiettivo di costruire un corpo armonioso e muscoloso. I ragazzi principianti tendono dopo poco a voler aumentare i carichi a dismisura e le donne a diminuirli per il timore di aumentare il volume muscolare. Concentrandosi nel fare cose sbagliate si perde di vista il vero scopo dell'allenamento che non è quello di vincere una gara di pesi o di bellezza ma quello di ottenere il meglio per stare bene nella quotidianità. Come tutti i risultati migliori, quelli che si ottengono in maniera ragionata e in modo costante, sono quelli che si mantengono piu' a lungo.

6- Masticare chewimgum durante l'allenamento. Una situazione sempre piu' frequente. Questo è un comportamento rischiosissimo al pari di chi parla al cellulare supra il tappisroulant o di chi chiacchiera mentre esegue un esercizio.

7- Allenamenti troppo frequenti e troppo lunghi. Sappiamo che sostenere 4 o 5 allenamenti settimanali richiede grosso sacrificio difficile da sostenere per tempi duraturi. Meglio fare le cose gradualmente che velocemente e stancarsi subito non ottenendo nulla. Molti decidono di allenarsi tutti i giorni e si preoccupano di recuperare lezioni perse non capendo che il fisico ha bisogno di un adeguato recupero e non va stressato oltremodo perchè poi se ne pagano sicuramente le conseguenze nel lungo periodo.

8- Non alimentarsi adeguatamente prima di un allenamento. Alcuni si allenano e fanno sforzi a digiuno e si vede spessissimo la ragazza che si presenta in palestra in pausa pranzo senza aver ingerito nulla o un professionista che si allena alla sera dopo aver pranzato velocemente al bar con un panino. Chi commette questi errori non si riesce ad allenare con la giusta intensità ed efficacia e puo' andare incontro ad una crisi ipoglicemica.

9- Non idratarsi prima , durante e dopo l'allenamento. L'acqua è importantissima ai fini della buona riuscita di una seduta di allenamento.Una riduzione rispetto alla norma del livello di idratazione del 4% riduce del 20% la performance sportiva.. Si rischiano i crampi e si riduce la capacità di coordinare i vari movimenti del corpo.

10- Dannarsi alla ricerca della famosissima scheda miracolosa. Nessuna scheda è valida se eseguita in maniera errata e senza la giusta concentrazione. Ogni cosa va raggiunta con sacrificio.

08 dicembre 2007

(113)...schiavi di un sistema..

Ormai siamo tutti schiavi di un sistema che ci trascina tra le braccia della sua forte corrente e ci porta dove non riusciamo piu' ad essere liberi. Siamo presi in giro ogni giorno da aziende multinazionali che pur di aumentare i loro fatturati sono pronte a tutto e non pensano al danno che arrecano alla comunità. Tutti i politici hanno sempre una visione a raggio ridotto delle conseguenze di una decisione, di una autorizzazione data, e guidati da tornaconti personali voglio far credere , e ci riescono, che le strade intraprese rappresenterebbero le soluzioni a problematiche molto complesse. Magari lo sono anche ma causeranno danni ancora maggiori nel futuro. Ci riempiono di tasse da pagare che riducono drasticamente i nostri guadagni ed inducono i datori di lavoro ad assumere sempre meno visto gli oneri da sostenere verso lo stato, e poi abbiamo la nazione con il maggior numero di politici e partiti ed ognuno di loro guadagna una cifra di gran lunga più alta di un comune operaio di fabbrica. Guadagnano tanto di piu', e la cosa che più fa "ridere" è che la maggior parte di loro sono assenteisti e non conoscono nemmeno la storia della nostra costituzione. Ripetono a memoria i loro discorsi alle telecamere, si truccano e fanno quattro sorrisi e si acciuffano volgarmente in sede di lavoro. Vengono pagati tanti soldi che vengono poi sottratti ai cittadini. Al Quirinale anche il barbiere guadagna piu' di un ingegnere, è una cosa vergognosa e poi vanno con le macchine blu senza pagare benzina a spese di tutti noi e non pagano nemmeno le assicurazioni. Oggi siamo tutti schiavi anche se non ce ne rendiamo conto. Le bollette della luce o quelle del telefono sono sempre più care e vengono arrotondate sempre per eccesso nel migliore dei casi. Qualche volta vengono addirittura maggiorate di qualche euro consapevoli del fatto che nessuno singolarmente si imbatterebbe in una causa legale per pochi euro perchè il gioco non varrebbe la candela. Siamo Italiani nell'animo , siamo un popolo strano e pieno di contraddizioni. Puniamo con esasperazione chi parcheggia in doppia fila ed inveisce contro un pubblico ufficiale come sfogo in segno di protesta ma poi siamo piu' morbidi, nel migliore dei casi, contro coloro che in uno stadio fomentano una guerriglia con gesti oltraggiosi. Realmente non abbiamo la certezza della pena perchè i processi penali e civili sono troppo lunghi e dopo anni di lotte e conquiste dove si son consumati fiumi di parole e chili di carta si concede anche l'amnistia perche le nostre carceri non ce la fanno a contenere tutti i detenuti. Mi domando quindi:" sono loro che son tanti o le prigioni che son poche?" Nel primo caso io cercherei di evidenziare i motivi di una eventuale reclusione e lo scopo di una misura restrittiva che si attua e punirei coloro che davvero lo meritano perchè hanno sbagliato pesantemente e darei dei lavori socialmente utili da fare a coloro che hanno frodato in maniera lieve. Nel secondo caso farei la cosa piu facile di questo mondo: costruirei altre strutture che possano espletare la stessa funzione.Tante son le cose che non funzionano ed ogni tanto ne cito qualcuna e questo mi fa restare in bilico sul mondo come se fossi sempre in protesta ma in realtà è solo un modo per esorcizzare le ingiustizie.
Mi piacerebbe vivere elegantemente e con tranquillità in un posto dove le cose fossero sempre più chiare e la giustizia possa essere regina su ogni cosa e davvero per tutti uguale. E' solo un'utopia....
Chi studia non lavora sulle cose per le quali si è specializzato, chi legge i giornali non puo farsi una corretta idea se non ha una capacità critica molto sofisticata viste le faziosità che bloccano i giornalisti,chi corre deve far attenzione allo smog, chi guida una macchina benzina paga il carburante come se fossero diamanti sapendo che la condanna resterà a vita. Potrebbero mettere in giro vetture che del petrolio potrebbero fare a meno ma non lo fanno perche i rapporti con i barili dell'iraq sono troppo importanti e tutte le industrie di greggio andrebbero in crisi.... tanti disoccupati. Sarabbe un cane che si morte dla coda, è vero, ma almeno togliete tutte quelle tasse governative sul litro, tasse messe dopo la seconda guerra mondiale per ripristinare una nazione.
E' ridicolo essere schiavi di questo sistema, ma purtroppo o ci adattiamo o la selezione "poco"naturale della vita di tutti i giorni ci mangerà e ci portera' all'estinzione.