08 dicembre 2007

(113)...schiavi di un sistema..

Ormai siamo tutti schiavi di un sistema che ci trascina tra le braccia della sua forte corrente e ci porta dove non riusciamo piu' ad essere liberi. Siamo presi in giro ogni giorno da aziende multinazionali che pur di aumentare i loro fatturati sono pronte a tutto e non pensano al danno che arrecano alla comunità. Tutti i politici hanno sempre una visione a raggio ridotto delle conseguenze di una decisione, di una autorizzazione data, e guidati da tornaconti personali voglio far credere , e ci riescono, che le strade intraprese rappresenterebbero le soluzioni a problematiche molto complesse. Magari lo sono anche ma causeranno danni ancora maggiori nel futuro. Ci riempiono di tasse da pagare che riducono drasticamente i nostri guadagni ed inducono i datori di lavoro ad assumere sempre meno visto gli oneri da sostenere verso lo stato, e poi abbiamo la nazione con il maggior numero di politici e partiti ed ognuno di loro guadagna una cifra di gran lunga più alta di un comune operaio di fabbrica. Guadagnano tanto di piu', e la cosa che più fa "ridere" è che la maggior parte di loro sono assenteisti e non conoscono nemmeno la storia della nostra costituzione. Ripetono a memoria i loro discorsi alle telecamere, si truccano e fanno quattro sorrisi e si acciuffano volgarmente in sede di lavoro. Vengono pagati tanti soldi che vengono poi sottratti ai cittadini. Al Quirinale anche il barbiere guadagna piu' di un ingegnere, è una cosa vergognosa e poi vanno con le macchine blu senza pagare benzina a spese di tutti noi e non pagano nemmeno le assicurazioni. Oggi siamo tutti schiavi anche se non ce ne rendiamo conto. Le bollette della luce o quelle del telefono sono sempre più care e vengono arrotondate sempre per eccesso nel migliore dei casi. Qualche volta vengono addirittura maggiorate di qualche euro consapevoli del fatto che nessuno singolarmente si imbatterebbe in una causa legale per pochi euro perchè il gioco non varrebbe la candela. Siamo Italiani nell'animo , siamo un popolo strano e pieno di contraddizioni. Puniamo con esasperazione chi parcheggia in doppia fila ed inveisce contro un pubblico ufficiale come sfogo in segno di protesta ma poi siamo piu' morbidi, nel migliore dei casi, contro coloro che in uno stadio fomentano una guerriglia con gesti oltraggiosi. Realmente non abbiamo la certezza della pena perchè i processi penali e civili sono troppo lunghi e dopo anni di lotte e conquiste dove si son consumati fiumi di parole e chili di carta si concede anche l'amnistia perche le nostre carceri non ce la fanno a contenere tutti i detenuti. Mi domando quindi:" sono loro che son tanti o le prigioni che son poche?" Nel primo caso io cercherei di evidenziare i motivi di una eventuale reclusione e lo scopo di una misura restrittiva che si attua e punirei coloro che davvero lo meritano perchè hanno sbagliato pesantemente e darei dei lavori socialmente utili da fare a coloro che hanno frodato in maniera lieve. Nel secondo caso farei la cosa piu facile di questo mondo: costruirei altre strutture che possano espletare la stessa funzione.Tante son le cose che non funzionano ed ogni tanto ne cito qualcuna e questo mi fa restare in bilico sul mondo come se fossi sempre in protesta ma in realtà è solo un modo per esorcizzare le ingiustizie.
Mi piacerebbe vivere elegantemente e con tranquillità in un posto dove le cose fossero sempre più chiare e la giustizia possa essere regina su ogni cosa e davvero per tutti uguale. E' solo un'utopia....
Chi studia non lavora sulle cose per le quali si è specializzato, chi legge i giornali non puo farsi una corretta idea se non ha una capacità critica molto sofisticata viste le faziosità che bloccano i giornalisti,chi corre deve far attenzione allo smog, chi guida una macchina benzina paga il carburante come se fossero diamanti sapendo che la condanna resterà a vita. Potrebbero mettere in giro vetture che del petrolio potrebbero fare a meno ma non lo fanno perche i rapporti con i barili dell'iraq sono troppo importanti e tutte le industrie di greggio andrebbero in crisi.... tanti disoccupati. Sarabbe un cane che si morte dla coda, è vero, ma almeno togliete tutte quelle tasse governative sul litro, tasse messe dopo la seconda guerra mondiale per ripristinare una nazione.
E' ridicolo essere schiavi di questo sistema, ma purtroppo o ci adattiamo o la selezione "poco"naturale della vita di tutti i giorni ci mangerà e ci portera' all'estinzione.

Nessun commento: