Nel lontanissimo 1984 un fenomeno atterrò all'aereoporto di Capodichino.
Un giocatore argentino con la maglia numero 10 era stato prelevato dal Barcellona per far impazzire i tifosi napoletani , pagato circa 15 miliardi di lire (gli attuali 7 milioni di euro, cifra con la quale si acquista un giocatore normale) il suo nome è Diego Armando Maradona.
Un presonaggio fatto su misura per la citta di Pulcinella, un calciatore per il quale questo termine andrebbe cambiato con accarezzatore perchè lui la palla non la calciava ma era come se le desse delle soavi carezze che infiammavano tutto il pubblico. In ogni stadio ha brillato la stella di Diego, non vi era posto dove non lo conoscevano e chiunque pagava il biglietto di una partita lo faceva solo per il fatto che ci stava lui in campo.
Maradona ha regalato un sogno a Napoli, ha donato luce al San Paolo, ha fatto cose straordinarie e di contro, come ogni fuoriclasse che si rispetti , ha mischiato genio e sregolatezza. Dopo aver regalato emozioni forti per tanti anni ai napoletani, dopo averli fatti cantare negli stadi di tutta italia e non solo, dopo aver cancellato onte che da tempo persistevano sulla maglia azzurra ha infranto tutto.
Di colpo la curva B è sembrata spegnersi lentamente e la parabola del campione Diego e della squadra Napoli era lentamente ed inesorabilmente iniziata. Non bastarono scudetti e coppe regalati ad un pubblico che da sempre aveva sperato di videre domeniche cosi esaltanti, Diego scappa dalla città che ormai era ai suoi piedi e inizia un viaggio tortuoso ed imprevedibile che con lo sport non ha più nulla a che fare. Droga, tradimenti, vita notturna, sperperi ed evasioni fiscali. Di colpo l'uomo Maradona resta da solo, circondato solo da quelle pochissime persone che lo hanno amato davvero perchè tutti gli altri, fiutato il declino della leggenda, si sono allontanati lasciando la barca alla deriva.
Napoli è stata di Diego Maradona, ha sorriso, ha vissuto, ha avuto rivincite, ha goduto e cantato a squarciagola, ha visto e si e' vantata ma adesso che son passati parecchi anni i riflettori dovrebbero essere spenti.
La società calcio Napoli nel frattempo è fallita, risorta dalla serie C, vinto in Serie B e adesso dalla serie A si è conquistata un poccolo posticino nel calcio che conta approdando addirittura in Europa. Una dirigenza nuova o quasi, un presidente nuovissimo e giocatori che nulla hanno a che fare con i tempi passati ed ancora Diego viene accostato alla citta di Napoli. Bastaaaaaaaaaaaaaaa !
La riconoscenza è finita, non è una divinità e nemmeno un santo, quindi andrebbe esaurita anche l'adorazione massima verso questo essere umano che ormai vive una vita sua che nulla ha a che fare con i partenopei.
Su tutti i giornali ancora oggi accostano il nome del pipe de oro a Napoli, ad ogni intervista a lui non manca la domanda sulla città e puntualmente si sentono promesse su promesse che non andrebbero fatte perchè nessuno vorrebbero fossero mantenute. Non vogliamo Maradona Presidente, non lo vogliamo allenatore e ne tantomeno con un ruolo societario. Basta, i tempi son cambiati e non si può vivere ancora di ricordi. Non si cancelleranno mai dal nostro cuore le sue giocate ed ancora oggi mi emoziono a vederle, ma quel calciatore appartiene a 20 anni fa, adesso Diego è un'altra cosa, un'altra persona più legata al Boca Junior che al Napoli ,più affascinato dalla sua Argentina che segue giustamente con amore e non dall'Italia che lo ha pure fischiato a Roma nella finale Mondiale del 1990. Napoli non lo ha mai tradito, nemmeno in un'Italia-Argentina al San Paolo, ma oggi Diego resta Diego, quello che ama Fidel Castro, quello che vive a Cuba, quello che senza maglietta fa il tifo nello stadio "la Bombonera", quello che spara ad un giornalista, quello che polemizza semrpe con Pelè e Ferlaino, quello che non riconosce un figlio, quello che si droga, quello che un giorno è obeso e l'altro è magrissimo, quello che diventa un fenomeno da baraccone in televisione per pochi spiccioli. Il vero Diego Maradona, quello del San Paolo, quello del gol da centro campo, quello delle interviste impossibili, quello dell'orecchino , quello che palleggiava come un Dio, quello che baciava Carmando, quello che incantava le platee, quello che faceva sognare, quello che era un trascinatore, quello che non si allenava, beh questo Diego non esiste più. Resta e per sempre , nel passato glorioso di un popolo. Capitolo chiuso adesso !!!
Un giocatore argentino con la maglia numero 10 era stato prelevato dal Barcellona per far impazzire i tifosi napoletani , pagato circa 15 miliardi di lire (gli attuali 7 milioni di euro, cifra con la quale si acquista un giocatore normale) il suo nome è Diego Armando Maradona.
Un presonaggio fatto su misura per la citta di Pulcinella, un calciatore per il quale questo termine andrebbe cambiato con accarezzatore perchè lui la palla non la calciava ma era come se le desse delle soavi carezze che infiammavano tutto il pubblico. In ogni stadio ha brillato la stella di Diego, non vi era posto dove non lo conoscevano e chiunque pagava il biglietto di una partita lo faceva solo per il fatto che ci stava lui in campo.
Maradona ha regalato un sogno a Napoli, ha donato luce al San Paolo, ha fatto cose straordinarie e di contro, come ogni fuoriclasse che si rispetti , ha mischiato genio e sregolatezza. Dopo aver regalato emozioni forti per tanti anni ai napoletani, dopo averli fatti cantare negli stadi di tutta italia e non solo, dopo aver cancellato onte che da tempo persistevano sulla maglia azzurra ha infranto tutto.
Di colpo la curva B è sembrata spegnersi lentamente e la parabola del campione Diego e della squadra Napoli era lentamente ed inesorabilmente iniziata. Non bastarono scudetti e coppe regalati ad un pubblico che da sempre aveva sperato di videre domeniche cosi esaltanti, Diego scappa dalla città che ormai era ai suoi piedi e inizia un viaggio tortuoso ed imprevedibile che con lo sport non ha più nulla a che fare. Droga, tradimenti, vita notturna, sperperi ed evasioni fiscali. Di colpo l'uomo Maradona resta da solo, circondato solo da quelle pochissime persone che lo hanno amato davvero perchè tutti gli altri, fiutato il declino della leggenda, si sono allontanati lasciando la barca alla deriva.
Napoli è stata di Diego Maradona, ha sorriso, ha vissuto, ha avuto rivincite, ha goduto e cantato a squarciagola, ha visto e si e' vantata ma adesso che son passati parecchi anni i riflettori dovrebbero essere spenti.
La società calcio Napoli nel frattempo è fallita, risorta dalla serie C, vinto in Serie B e adesso dalla serie A si è conquistata un poccolo posticino nel calcio che conta approdando addirittura in Europa. Una dirigenza nuova o quasi, un presidente nuovissimo e giocatori che nulla hanno a che fare con i tempi passati ed ancora Diego viene accostato alla citta di Napoli. Bastaaaaaaaaaaaaaaa !
La riconoscenza è finita, non è una divinità e nemmeno un santo, quindi andrebbe esaurita anche l'adorazione massima verso questo essere umano che ormai vive una vita sua che nulla ha a che fare con i partenopei.
Su tutti i giornali ancora oggi accostano il nome del pipe de oro a Napoli, ad ogni intervista a lui non manca la domanda sulla città e puntualmente si sentono promesse su promesse che non andrebbero fatte perchè nessuno vorrebbero fossero mantenute. Non vogliamo Maradona Presidente, non lo vogliamo allenatore e ne tantomeno con un ruolo societario. Basta, i tempi son cambiati e non si può vivere ancora di ricordi. Non si cancelleranno mai dal nostro cuore le sue giocate ed ancora oggi mi emoziono a vederle, ma quel calciatore appartiene a 20 anni fa, adesso Diego è un'altra cosa, un'altra persona più legata al Boca Junior che al Napoli ,più affascinato dalla sua Argentina che segue giustamente con amore e non dall'Italia che lo ha pure fischiato a Roma nella finale Mondiale del 1990. Napoli non lo ha mai tradito, nemmeno in un'Italia-Argentina al San Paolo, ma oggi Diego resta Diego, quello che ama Fidel Castro, quello che vive a Cuba, quello che senza maglietta fa il tifo nello stadio "la Bombonera", quello che spara ad un giornalista, quello che polemizza semrpe con Pelè e Ferlaino, quello che non riconosce un figlio, quello che si droga, quello che un giorno è obeso e l'altro è magrissimo, quello che diventa un fenomeno da baraccone in televisione per pochi spiccioli. Il vero Diego Maradona, quello del San Paolo, quello del gol da centro campo, quello delle interviste impossibili, quello dell'orecchino , quello che palleggiava come un Dio, quello che baciava Carmando, quello che incantava le platee, quello che faceva sognare, quello che era un trascinatore, quello che non si allenava, beh questo Diego non esiste più. Resta e per sempre , nel passato glorioso di un popolo. Capitolo chiuso adesso !!!
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