25 febbraio 2009

In America, a 11 anni uccide la madre con la pistola "giocattolo"

Navigando sul Web ho approfondito una notizia letta qualche giorno fa sul giornale ed ho scoperto cose agghiacchianti.
Un bambino di 11 anni ha ucciso la madre sparandole dei colpi alla testa con una pistola "giocattolo" e poi è andato tranquillamente a scuola come se nulla avesse fatto.
Di queste notizie ce ne sono tantissime.
Una bambina di 7 anni ha sparato alla madre che dormiva sempre con una pistola "giocattolo" trovata sul tavolo e anche se in questo caso la signora si è salvata a differenza dell'altra, la notizia non fa meno scandalo.
Potrei fare un elenco infinito di queste assurdità che succedono in America.
In questo paese tanto civile che noi Italiani no perdiamo occasione per prendere ad esempio, le pistole "giocattolo" vengono date a chiunque senza il "porto d'armi" !
Sono pistole meno potenti di quelle normali ma che hanno comunque una capacità letale, se utilizzate in maniera sconsiderata, sono veramente di una pericolosità inaudita.
Come è possibile pensare di poter fare delle armi per bambini?
Chi ha pensato una cosa del genere deve essere stato un genio dell'etica e della civiltà.
Chiunque, negli stati Americani, abbia intenzione di fare una rapina, spaventare dei ragazzini per strada e violentarli, uccidere impunemente nei vicolo bui e non essere visto, potrebbe tranquillamente farlo dopo essersi recato ad acquistare una pistola come in genere si fa acquistando l'insalata o il pane.
Nessuna traccia e il tipo può sparare.
Ancora peggio pensare che poi dei bambini (in qualche caso inconsapevolmente ed in altri molto più consapevoli) possano disporre a loro piacere di questo "giocattolo" e magari minacciare un genitore che non vuole acquistare un trenino giocattolo o come nel caso della vittima uccidere la madre incinta per gelosìa.
Oggi si parla tanto di sicurezza, di prevenire il crimine, di misure dure per chi commette reati gravi ma alla fine è sempre la stessa storia che ci fa chinare davanti al dio denaro.
Case costruttrici di armi da fuoco hanno interessi a vendere questi oggetti pericolosi, nocivi, letali a scapito di ogni legge etica e noi con leggi scandalose (forse fatte da politici corrotti che hanno interessi economici anche loro) dobbiamo stare silenti a guardare uccidere finche questa tragedia non capita anche a noi stessi.
Per concludere la vicenda del bambino di 11 anni vi faccio presente che adesso rischia l'ergastolo !!
Prima danno l'opportunità di sparare a un ragazzino che magari non sa che sta facendo e poi lo chiudono in carcere buttando la chiave....non ho parole.

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