28 marzo 2006

...è successo in Cecenia !!

9 Settembre 2004

"Non volevo prendere questa decisione" racconta Zalina,sconvolta, nella casa del suocero, a poca distanza dalla scuola. "Tutti mi dicono di essere lieti che mio figlio ed io siamo in salvo, ma come posso essere felice se non so più niente della mia bambina?". La violenza spesso sceglie a caso le sue vittime. Molto più raro è che debba essere una madre a fare la scelta di Sophie, salvare un figlio lasciandone un altro davanti all'eventualità della morte.

Questa e' la testimonianza di una mamma che distrutta dal dolore in Cecenia ha dovuto fare una scelta tra i due suoi figli ostaggi dei rapitori.Io mi chiedo come e' possibile che degli uomini arrivino ad essere talmente crudeli da mettere una madre nelle condizioni di dover scegliere tra le due cose che di piu' caro ha al mondo, sapendo che qualsiasi scelta' fara' sara' costretta a vivere per il resto della vita nella piu' atroce sofferenza.

Giovedì, alle donne di quella stanza è stato comunicato che sarebbero state rilasciate. "Ci dissero di preparare velocemente le nostre cose e di portare con noi i bambini" continua Zalina. Poi è arrivato l'ordine:doveva scegliere tra suo figlio o sua figlia. Lei aveva con sé entrambi. Ha tentato di passare Alana alla cognata sedicenne, ma i guerriglieri se ne sono accorti e le hanno proibito di portare con sé la figlia maggiore. "Alana mi si è appesa al braccio, mi stringeva forte la mano. Loro ci hanno separato". Mi hanno detto: "Vattene col bambino. Lei può rimanere qui con tua sorella". Io ho pianto, li ho supplicati... Alana strillava, tutte le donne intorno a me piangevano. Uno dei ceceni allora ha detto: "Se non ve ne andate adesso, non ve ne andrete più. Rimarrete qui con i vostri figli e noi vi faremo fuori tutti". La scelta dunque era chiara: non potendo salvarli entrambi, Dzandarova poteva morire con i suoi due figli o salvare uno di loro e se stessa. "Non ho avuto tempo per pensare a quello che stavo facendo... mi sono stretta Alan forte al petto e sono uscita. Mentre camminavo sentivo alle mie spalle le urla di mia figlia. Mi chiamava, piangeva. Ho creduto che il cuore mi si sarebbe infranto in quell'istante". Zalina piange mentre parla. Le lacrime scendono su Alan, che dorme nelle sue braccia e che continua a dormire anche quando, cullandolo, ne scuote il corpicino con i suoi singhiozzi.

Io rimango sconcertato ed avvilito davanti a simili notizie, ed una lacrima mi scende ad immaginare un'atrocita' simile. Una lacrima pesante come le bombe che quotidianamente devastano la terra rendendola un posto di disperazione e desolazione; Una lacrima acida e graffiante che scendendo mi ricorda tutte le malvagita' ascoltate e tutti gli atti di barbarie che si protraggono nel tempo.Costringere una Madre a scegliere tra due suoi figli, io credo sia la cosa piu' brutta che si possa chiedere ad una donna che pur di salvare le proprie creatute e' disposta anche a prostituirsi. Chiedere una scelta e' un'atto piu' sconvolgente che il massacro stesso.Proviamo a chiudere gli occhi ed immaginarci in quel posto in quel momento vivendo la scena dall'interno in prima persona, ascoltando i rumori e percependo gli odori e le sensazioni del tatto, immaginiamo che una simile domanda venga fatta a noi, cosa avremmo risposto?Morire con una figlia o vivere salvandone l'altra?Io non lo so, ma di una cosa sono certo : la misericordia non esiste piu' e chiunque tenti di vivere una vita almeno dignitosa non crede piu' in nessun valore umano che possa dargli la forza di combattare giorno per giorno. Una sola parola mi viene in mente in questo momento: BASTARDI !!!!!!!!

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