21 aprile 2006

-365 Zen- (Un anno by zHeNjo)

Ci sono dei momenti in cui mi chiedo se è possibile sparire per qualche giorno nel nulla e resettare un po di cose lasciate in sospeso affinche queste possano essere dimenticate ed abbandonino la mente dove albergano da mesi. Ci sono dei momenti che il tuo corpo giace languido in fondo al mare ma sente lo stesso i rumori di gente che incurante affolla le strade e follemente urla le frasi come se dicendole ad altissima voce dovessero restare piu' impresse.
Attimi di smarrimento corrono lungo i miei occhi che attoniti cercano il colore piu' tenue per lenire il rossore della rabbia che da dentro sgorga a fiumi. Cerco ovunque un appiglio ma inesorabilmente nulla mi accetta e ogni cosa sembra essere piu' pesante e colpisce il mio essere con dei colpi forti e precisi con un ritmo incessante ed incalzante che non lascia spazio alla rivincita.
Forte mi rialzo e cerco di spiegare, cerco di combattere ad armi pari ma un muro di gomma sembra bloccare il mio impegno. Imperterrito non mi abbatto e orgoglioso rinasco nelle viscere della terra con toni piu' pacati ed una volontà sempre più sicura e decisa. Qualcosa di sicuro cambierà ma non so come e non so quando ma conosco bene me stesso e quell'attimo di riflessione voluto e saldamente cercato in quell'oscuro angolo del pianeta mi rendera' la giustizia desiderata che con il silenzio del vuoto mi regalerà la perversione della finta vittoria che alleviera' la mia sofferenza. Mille perchè sono spesso aperti in questa vita ma forse il bello è che quasi nessuno riesce ad arrivare veramente alla soluzione, così che questo continuo rincorrere la verità ci regala la vera voglia di esistere in una valle di lacrime con la speranza che queste diventino sorrisi.
Tristemente cerco un contatto che ordinariamente ottengo senza la follia dell'attesa di giorni innocui ma violenti, senza la costrizione delle cose senza motivo, senza la capacità di avere potere su ogni cosa ma con la sola consapevolezza di esistere.
Mi divincolo con astuzia ma non lascio completamente un disegno fatto in precedenza. Forse lo accantono ma poi lo riprendo senza convinzione . Il tempo corre inesorabilmente e fose gli attimi che ci lasciamo alle spalle potrebbero essere i migliori ma noi li ignoriamo dando importanza a momenti futuri che importanza non ne hanno.
Vivere il presente assaggiando gli odori , i sapori della trasgressione, i suoni melodici della natura, le paure angosciose del passato e quelle temute del futuro....viverle per 365 volte all'anno con la calma di uno ZEN, con l'attenzione di un respiro ZEN, con la voglia di un risultato ZEN.
Trecentosessantacinque sono tutti i giorni di un anno che vissuti uno per uno con calma e filosofia renderebbero quello che intercorre tra la nascita e la morte, molto piu' allettante ed inaspettato.

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