06 aprile 2006

Una Spirale che mi attanagliava in Estate

Spirale Cosmica by zHeNjo (2004)

Incapace di intendere e di volere giacevo nel mio buio privo di intensità ed immaginavo una vita in cui credere in cose che apparivano lontane e distanti anni luce dal pensiero di smarrimento che mi pervadeva.
Stanco guardavo le stelle ed affannato cercavo di contarle mettendoele insieme una ad una con la voglia di vederle più vicine e salirci su con uno slancio felino.
Sentivo freddo dentro ma bruciava la mia pelle al caldo afoso che l'ambiente arido regalava in quella notte di mezza estate dove tutto taceva tranne quelle maledette cicale che frinivano senza mai smettere alternandosi squarciando la musica del silenzio.
Forse apparentemente ero morto, forse ero vago e pieno di interrogativi ma di sicuro il mio corpo era fermo, era inerme agli attacchi più agguerriti.
Volevo muovermi sempre con forza e scappare via, e fuggire dando le spalle a tutto e senza mai voltarmi volevo dimenticare un passato massacrante.
Desideravo evadere mentalmente ma irti aculei sembravano pungere le mie stanche membra lasciandomi solo in un senso di indifferenza. Cercavo di liberarmi da questo torpore di cose miste e confuce che mi circondavano ma non ce la facevo e nonostante mi impegnassi, nulla potevo difronte a quella spirale cosmica che sempre più tendeva ad imbavagliarmi.....
.....poi mi svegliai e capii che era tutto un sogno molto strano che sdraiato su di un lettino sotto un ombrellone semi aperto che mi proteggeva appena. La spiaggia ormai era deserta e si incominciavano a sentire i gabbiani all'orizzonte e forte il suono che la spuma fa quando si ritrae dai ciotoli bianchi e luccicanti.
Allora in questo quadro ho voluto rappresentare tutte quelle sensazioni provate ed ho cercato di esprimere a colori, come sempre faccio, i miei momenti di pensiero.

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