Una Fiat 126 di qualche anno fa, rimane parcheggiata da tempo accanto ad un marciapiede poco frequentato in un paesino di montagna.
E' Natale e son qui che faccio un resoconto di quest'anno appena passato e questa foto mi aiuta a riflettere, mi rilassa, mi da la sensazione di potermi sedere in pace e riflettere senza che nessuno mi disturbi.
Un'immagine bianco e nera che evidenzia i segni del tempo e da risalto alle imperfezioni e regala riflessioni sulle cose che mutano e sui rapporti che cambiano. Nulla è come un tempo e sembrano lontani anni luce quei momenti di Natali passati trascorsi con spensieratezza. Il presente mi piace, mi da soddisfazioni.
Il tempo passa e non ti aspetta, ti sfugge e non lo riesci ad arrestare, ti graffia la vita e ti corrode poco a poco senza pietà e come d'improvviso ti volti alle spalle e ti accorgi che quei ricordi son ormai remoti.
Quest'anno il solito rito del Natale è iniziato molto prima, ed allora tanto traffico in città, migliaia di persone accalcano le zone pedonali e entrano nei negozzi, guardano i prezzi negli ipermercati tutti colorati con qualche zampognaro che suona le solite strofe pur di racimolare qualche spicciolo d'Euro.
Finti "babbo Natale" sono a disposizione ad ogni angolo di strada per farsi fotografare e regalare un sorriso a qualche bambino che ignaro ride .
Gli alberi nelle case con gli addobbi alla moda non hanno più le luci intermittenti dai colori improbabili, sostituite da quelle bianche e luccicose. Nessuno compra, tutti vorrebbero farlo.
La gente cerca regali economici, piccoli pensieri ed i piu' intelligenti aspettano i famigerati saldi ma per la felicità dei negozianti, qualcuno con più disponibilità di denaro spende e cammina per le vie con tante buste dalle dimensioni tra le piu' disparate.
Il tempo sta passando e le fiat 126 son state messe da parte, lasciate ferme senza assicurazione e sostituite da vetture più moderne che si mettono in moto senza singhiozzare ed hanno targhe bianche con numeri neri e la banda laterale blu. Tutto cambia, forse si evolve ma qualcosa resta uguale.
Il cenone molto calorico non può fare a meno dei soliti antipasti messi in piatti sul mobile accanto al tavolo addobbato per l'occasione con la tovaglia pulita e vettovaglie "buone". Alla fine immancabile resta il Pandoro che finalmente l'anno scorso ha eguagliato, nelle vendite, il panettone con i famosi canditi. Forse sempre più questa festa è un modo per far girare l'economia e sempre meno viene sentita dal punto di vista religioso. Ogni anno che passa è sempre peggio.
E' bello scartare i regali e leggere i bigliettini ma quanta fatica per trovarli nelle butique.
La maggior parte della gente non lavora e tenta di riposarsi ma come sempre i buoni propositi vengono meno visto che lasciando le solite abitudini nel cassetto subentra lo stress delle mille cose da fare che sono comunque un lavoro ma che prendono ufficialmente il nome di visite di auguri.
Quante volte avete dato auguri con bacetti a destra e a sinistra anche a persone che per voi non contano nulla?
Beh Natale è anche questo. Fare visite a parenti che non contano, dai più vicini a quelli più dimenticati è una cosa che non tollero, che mi da fastidio. Cresciamo, viviamo e poi invecchiamo ma le cose stupide restano sempre tali.
Fra qualche minuto è ufficialmente Natale ed io sono qui che aspetto. Dura poco l'euforìa e poi subito dopo torna tutto come sempre, ma la mia speranza che estendo un po a tutti coloro che leggeranno questo post, è che possa essere estesa per sempre a tutta la vita e per ogni istante.
E' Natale e son qui che faccio un resoconto di quest'anno appena passato e questa foto mi aiuta a riflettere, mi rilassa, mi da la sensazione di potermi sedere in pace e riflettere senza che nessuno mi disturbi.
Un'immagine bianco e nera che evidenzia i segni del tempo e da risalto alle imperfezioni e regala riflessioni sulle cose che mutano e sui rapporti che cambiano. Nulla è come un tempo e sembrano lontani anni luce quei momenti di Natali passati trascorsi con spensieratezza. Il presente mi piace, mi da soddisfazioni.
Il tempo passa e non ti aspetta, ti sfugge e non lo riesci ad arrestare, ti graffia la vita e ti corrode poco a poco senza pietà e come d'improvviso ti volti alle spalle e ti accorgi che quei ricordi son ormai remoti.
Quest'anno il solito rito del Natale è iniziato molto prima, ed allora tanto traffico in città, migliaia di persone accalcano le zone pedonali e entrano nei negozzi, guardano i prezzi negli ipermercati tutti colorati con qualche zampognaro che suona le solite strofe pur di racimolare qualche spicciolo d'Euro.
Finti "babbo Natale" sono a disposizione ad ogni angolo di strada per farsi fotografare e regalare un sorriso a qualche bambino che ignaro ride .
Gli alberi nelle case con gli addobbi alla moda non hanno più le luci intermittenti dai colori improbabili, sostituite da quelle bianche e luccicose. Nessuno compra, tutti vorrebbero farlo.
La gente cerca regali economici, piccoli pensieri ed i piu' intelligenti aspettano i famigerati saldi ma per la felicità dei negozianti, qualcuno con più disponibilità di denaro spende e cammina per le vie con tante buste dalle dimensioni tra le piu' disparate.
Il tempo sta passando e le fiat 126 son state messe da parte, lasciate ferme senza assicurazione e sostituite da vetture più moderne che si mettono in moto senza singhiozzare ed hanno targhe bianche con numeri neri e la banda laterale blu. Tutto cambia, forse si evolve ma qualcosa resta uguale.
Il cenone molto calorico non può fare a meno dei soliti antipasti messi in piatti sul mobile accanto al tavolo addobbato per l'occasione con la tovaglia pulita e vettovaglie "buone". Alla fine immancabile resta il Pandoro che finalmente l'anno scorso ha eguagliato, nelle vendite, il panettone con i famosi canditi. Forse sempre più questa festa è un modo per far girare l'economia e sempre meno viene sentita dal punto di vista religioso. Ogni anno che passa è sempre peggio.
E' bello scartare i regali e leggere i bigliettini ma quanta fatica per trovarli nelle butique.
La maggior parte della gente non lavora e tenta di riposarsi ma come sempre i buoni propositi vengono meno visto che lasciando le solite abitudini nel cassetto subentra lo stress delle mille cose da fare che sono comunque un lavoro ma che prendono ufficialmente il nome di visite di auguri.
Quante volte avete dato auguri con bacetti a destra e a sinistra anche a persone che per voi non contano nulla?
Beh Natale è anche questo. Fare visite a parenti che non contano, dai più vicini a quelli più dimenticati è una cosa che non tollero, che mi da fastidio. Cresciamo, viviamo e poi invecchiamo ma le cose stupide restano sempre tali.
Fra qualche minuto è ufficialmente Natale ed io sono qui che aspetto. Dura poco l'euforìa e poi subito dopo torna tutto come sempre, ma la mia speranza che estendo un po a tutti coloro che leggeranno questo post, è che possa essere estesa per sempre a tutta la vita e per ogni istante.