21 luglio 2009

ad Economia e Commercio di Bari l'esame di matematica è impossibile

(ANSA) - BARI
-Alla Facolta' di economia e commercio 'strage' di studenti
-

Solo uno studente su 144 e' riuscito a superare la prova scritta di matematica alla facolta' di economia e commercio di Bari.
Lo riferiscono i quotidiani locali. Alla prova hanno partecipato 82 studenti, mentre altri 62 sono risultati assenti o si sono ritirati prima della conclusione della prova.
L'unico promosso evitera' cosi' di sostenere la prova orale.
Chi ha concluso la prova scritta ed ha ottenuto almeno 10 - sono in tutto 23 - ha qualche possibilita' di superare l'orale.
Credo sia una cosa indegna di una società civile.




Una facoltà, quella di Bari , che da anni naviga in acque torbide ma che nessuno fa fronte a combattere ed estirpare questo cancro che si diffonde sempre più. Troppi soldi, troppe magagne, troppi tombini che non si vogliono scoperchiare. Come è possibile che un semplice esame di matematica sia un evento traumatico per tutti gli studenti? Non credo che tutti siano sempre impreparati !
Penso inoltre che se avessero voluto fare esami di Matematica così difficili avrebbero scelto le facoltà idonee e non certo quella di economia e commercio dove servirebbero nozioni base ed al massimo qualche derivata ?
Che senso ha studiare tutte quelle dimostrazioni se poi nella vita non serve nemmeno una ?
Poi ci sono materie, fondamentali, che oggi hanno una utilità eclatante come Informatica ed a quella viene dato un ruolo marginale. Un compitino da svolgere quasi solo per giustificare lo stipendo oneroso di un professore che invece meriterebbe di più che non stare a guardare gente dietro un bancone a scrivere comandi DOS a mano senza nemmeno il compiuter.
Viviamo una realtà spaventosa, dove nonc'è lavoro ed i neo laureati devono fare carte false pur di trovare occupazione e quando ne trovano una restano mesi ad imparare cose che in teoria avrebbero già dovuto sapere e noi ci stiamo preoccupando della matematica e delle sue funzioni?
Noi ci preoccupiamo di bocciare gente che magari sa un teorema ma non ne ricorda la dimostrazione, che sa risolvere una funzione ma non riesce a capire il perchè di tanto accanimento se non ricorda un integrale difficilissimo esistente solo nella fantasia. La verità è una sola ma nessuno la vuole dire.
Girano tanti soldi, ma tanti e nessuno vuole davvero fermare questo vortice e chi ha tentato di farlo , puntualmente è stato punito..... Ancora una volta l'Italia è vittima della sua vergogna...ma per piacere svegliatevi....

07 luglio 2009

Ricordando questo momento inaspettato...

INTERVISTA DI DAVID GIAMPETRUZZI ANDATA IN ONDA SU TELEREGIONE

29 giugno 2009

OMAGGIO AL DOTTOR VALENTINO ROSSI E LE 100 VITTORIE


Intervista post gara ad Assen (Olanda): le mie 100 vittorie


Dopo aver vinto per la 100esima volta, Valentino si ferma in pista e fa vedere il lungo cartellone con tutte le sue vittorie.


OMAGGIO ALLA CARRIERA DEL DOTTORE


ROSSI CAMPIONE DEL MONDO 2008


ROSSI CAMPIONE DEL MONDO 2004


PRIMA VITTORIA IN YAMAHA SU BIAGI

28 giugno 2009

Michael Jackson è morto ! Addio Re del Pop...


TG5 della Notte : Michael Jackson è morto ?


TG1 della Notte : Michael Jackson è morto !


Un arresto cardiaco ha stroncato il re del pop. I medici: «Quando siamo arrivati non più respirava»
- LOS ANGELES
Aveva promesso ai suoi fans che sarebbe tornato sul palcoscenico a metà luglio a Londra. Non accadrà. Michael Jackson, il re del pop è morto nella notte a Los Angeles. Aveva 50 anni. Il mondo della musica è in lutto mentre decine di persone si accalcano fuori dalla clinica per rendere l'ultimo omaggio al cantante.
Alla clinica sono immediatamente giunti anche la madre del cantante, uno dei fratelli, il legale di famiglia e altri parenti. Il fratello di Jackson, Ransy, ha riferito che Jackson è collassato all’improvviso in casa. È stata subito chiamata l’ambulanza, ma non è stato precisato quanto tempo sia passato dal momento in cui Jackson è stato colto da malore al momento in cui gli è stato effettuato il massaggio cardiaco. I paramedici hanno continuato nel tentativo di rianimazione anche durante il tragitto verso l’ospedale Ucla di Los Angeles ma non c'è stato nulla da fare. L’ipotesi più accreditata in questo momento è quella dell’infarto, anche se non ci sono conferme da parte dell’ospedale.
Aveva organizzato un addio alla grande Jackson, nell’arena O2 della capitale britannica, seducendo centinaia di migliaia di fans, che si erano precipitati per acquistare i biglietti appena sono stati disponibili. I concerti, una cinquantina in tutto, avrebbero dovuto svolgersi in due tornate: una prima tra la metà di luglio e i primi di agosto; una seconda all’inizio dell’anno prossimo. Le prenotazioni erano andate alla grande (in un primo tempo i concerti previsti erano una decina soltanto), ma il cantante, dopo le difficoltà di questi ultimi anni legate al suo processo per pedofilia, non aveva più la forma degli anni precedenti. Le prove, a Los Angeles, si sono svolte tra mille difficoltà, con un Jackson non più all’altezza della sua reputazione: erano queste le voci che giravano con insistenza nella metropoli sud-californiana, dopo la decisione del cantante di far slittare la "prima" londinese di alcuni giorni.
Jackson è passato alla storia con l’album "Thriller" del 1982, ancora oggi il più venduto di tutti i tempi. Complessivamente i dischi venduti dal re del pop sono oltre 750 milioni, più dei Beatles secondo il Guinness dei record. Nato a Gary, in Indiana, il 29 agosto 1958, la spettacolare carriera di Michael inizia in famiglia, con i Jackson Five. A quei tempi, il giovane Jackson aveva un aspetto decisamente diverso rispetto a quello degli ultimi tempi, dopo una serie di operazioni plastiche che ne hanno definitivamente modificato il viso, oltre a schiarire il suo colore della pelle. La sua carriera è definitivamente tramontata nel 2005, quando si è celebrato un processo per pedofilia contro il cantante. Jackson era stato ripetutamente accusato di avere abusato di minorenni, talvolta addirittura con la complicità delle madri, nel suo ranch californiano di Neverland, una sorta di costosissima Disneyland in miniatura, che ha dovuto vendere l’anno scorso. Jackson è stato assolto dalle accuse, ma l’esito del lungo processo ha lasciato molti dubbi. Pieno di debiti, praticamente rovinato nonostante possedesse il catalogo delle canzoni dei Beatles, il cantante lascia gli Stati Uniti nell’estate del 2005 insieme ai tre figli e si installa per un certo periodo a Bahrein, sul Golfo Persico. Era tornato recentemente, tra Las Vegas e Los Angeles, per le prove di questo concerti di addio che non si terranno mai.
fonte: http://www.lastampa.it

AUTOPSIA SU JACKSON
E' stata eseguita una seconda autopsia sul corpo di Michael Jackson. A chiedere il nuovo esame autoptico era stata la famiglia della popstar. In ogni caso, per sapere con piu' precisione cosa ha causato la morte dell'artista si dovra' attendere l'esito degli esami tossicologici, che arrivera' entro sei settimane. Intanto le attenzioni degli investigatori continuano a concentrarsi su uno dei due medici del re del pop, Conrad Murray. Nessuna accusa nei suoi confronti ma si cerca di capire se la pop star avesse abusato di farmaci negli ultimi anni. Il legale del medico ha spiegato alla Cnn che Murray e' molto rattristato per la morte di Jackson ma che non ha niente da nascondere. Il medico di famiglia di Jackson, Deepak Chopra, ha rivelato che il cantante durante gran parte della sua vita ha sofferto di lupus, malattia del sistema immunitario. Secondo la rivista "People" i beni di Michael Jacson e dei figli sono stati trasferiti nella casa di famiglia fuori Los Angeles. La famiglia della pop star non ha ancora escluso l'ipotesi di celebrare funerali pubblici per offrire ai fan l'opportunita' dell'ultimo saluto.
fonte : http://www.agi.it

OMAGGIO AL PIU' GRANDE DI SEMPRE : MICHAEL JACKSON (il video In the closet)


Adesso, dopo aver fatto la cronistoria di un brutto giorno...vi lascio un parere personale.
Una leggenda oggi non c'è più e come tutti i miti lasciano un velo di mistero sia sulla loro morte che sulla loro musica e condotta di vita.
Solo quando non possiamo più godere dell'arte che sgorga a fiumi da una persona ce ne accorgiamo di quanto ci manca. Michael era una persona schiva e particolare, che non ha mai accettato il colore della sua pelle (e questo non gli faceva onore) ma allo stesso tempo è stato uno dei primi "neri" a far dimenticare la diversità che esisteva un tempo ed era applaudito da tutti.
Elencare la sua discografia non ha senso perchè quando muore uno così, bisogna solo stare in silenzio e ricordare tutte le emozioni che ci ha fatto vivere attraverso le sue note e sapere che da oggi in poi possiamo solo ascoltare i suoi vecchi album, è davvero triste. Addio Michael !

15 giugno 2009

MOTO GP : in Catalunya Valentino Rossi diventa Re



Moto GP.
Gran Premio di Catalunya a Montmelò (Spagna), ore 14.00 Valentino contro l'idolo di casa, Lorenzo.
Una gara incredibile, vissuta sempre in maniera entusiasmante e con il fiato in gola per ogni giro percorso.
Valentino voleva riscattare la sconfitta del Mugello, circuito di casa che da anni stava dominando, e c'è riuscito dopo un duello d'altri tempi nella pista sulla alla quale Lorenzo , forse, teneva più di tutti visti i numerosi tifosi che sbandieravano i suoi colori.
Son partiti subito forte e nulla è stato lasciato a caso, ogni curva era un capolavoro e ogni staccata lasciava incollati al televisore perchè si aveva sempre l'impressione che qualcosa potesse accadere da un momento all'altro. Non è stata una cavalcata solitaria quella di Valentino e ne tantomeno una vittoria noiosa come tante altre ma questa volta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato che ha ancora fame di vittorie e gradisce ancora togliersi delle soddisfazioni.
I campioni in fondo non nascono tutti i giorni.
Lui non è mai appagato, non si arrende mai e quando finisce una gara si ha sempre la sensazione che il risultato ottenuto , quando non arriva primo, è comunque il massimo che avrebbe potuto fare.
Un campione indiscusso che qualcuno qualche tempo fa aveva osato criticare per una serie di sconfitte che lasciavano presagire un suo lento ma inesorabile declino ed invece dopo son tornati i duelli con Stoner e adesso anche quelli con Lorenzo.
Un sorpasso a Stoner sul circuito di Laguna Seca alla curva del Cavatappi è ancora nella mente di tanti appassionati, come un qualcosa di sublime ma a dire di Valentino non è stato come questo di oggi.
Li il sorpasso fu fatto a sette giri dal termine e la vittoria fu consolidata giro dopo giro mentre sul circuito di Montmelò, a casa di Lorenzo, è stato un sorpasso in un punto impossibile a pochi metri dal traguardo che gli ha regalato una vittoria colossale che gli attribuisce non soltanto i 25 punti del primo posto ma addirittura la corona di Re e leader psicologico del mondiale.
Adesso sono in 3 in testa al mondiale dopo 6 gare con 106 punti a testa.
Emozioni forti che solo il moto GP sa dare e che solo Valentino riesce a regalare.
Valentino Rossi fa amare questo sport, lo rende spettacolare e una sua vittoria la costruisce attraverso tanto lavoro e professionalità che non gli fan perdere la dote dell'ironia e della simpatìa che fanno di questo campione uno dei pochi che lascia ancora emozionare chi lo guarda. Grazie campione!..
.....cosa sarebbe il motociclismo senza di te?


Ultimi 2 giri di Barcellona con il commento di Valentino

06 giugno 2009

"zHeNjoPensiero" : i procuratori dei calciatori sono la rovina del calcio

Il calcio indiscutibilmente in questi anni è tanto cambiato e si discosta sempre di più da quel lontano parente che un tempo credeva nelle bandiere, amava la regolarità delle cose e i contratti venivano rispettati.
E' risaputo che per vincere un campionato non necessita una squadra costruita con tanti soldi ma basta essere un bravo scopritore di talenti ed ingaggiare ragazzi promettenti che costano poco e fargli firmare contratti duraturi. O
ggi difficilmente una squadra con pochi mezzi economici riesce a fare un campionato decente in quanto i contratti difficilmente vengono rispettati e quindi una scoperta di un osservatore, che si assicura il talento di un attaccante o di un difensore per pochi spiccioli,viene subito sopraffatto dalla fame di denaro che ha sia il calciatore stesso,ma anche e soprattutto il suo procuratore che si lasciano ammaliare dai miliardi delle grandi e solite squadre che hanno la possibilità di permettersi investimenti a cifre spropositate promettendo ingaggi stellari.

In modo particolare, oggi il calcio, è danneggiato da questi procuratori che magari di calcio poco sanno ma ai quali fa gola far aumentare l'ingaggio annuale del loro assistito per vedersi aumentata la parcella.
Ogni anno pretendono di ridiscutere il contratto firmato l'anno precedente e mettono voci inesistenti in giro al fine di depistare le vere intenzioni.

I procuratori parlano alla stampa, montano dei casi dal nulla, si accordano con società senza voler conoscere il parere della squadra di appartenenza e il tutto rende accesi gli animi dei tifosi e rompe gli equilibri interni di una formazione.
Basta sfogliare un qualsiasi quotidiano e non esiste giorno in cui un procuratore non lasci dichiarazioni offensive o che lasciano incerti tifosi e dirigenti al fine di seminare panico e paura.

Il procuratore di Ibrahimovic, quello di Lavezzi ed Hamsik, quello di Pandev, Zarate e non ultimo quello di Guberti che non passa giorno che non lasci dichiarazioni offensive e tendenziose nei riguardi della società sportiva del Bari. Il Signor Claudio De Nicola, procuratore di Guberti oggi ha dichiarato quanto segue:
"Al momento l'unica società con cui mi sono messo seduto a tavolino è la Roma e molto probabilmente Guberti giocherà lì l'anno prossimo. Se NON dovessimo trovare l'accordo con la società giallorossa, allora resteremo a Bari ma credo che la soluzione migliore per lui sia quella di giocare in un grande club sin da adesso senza correre il rischio futuro di essere trattenuti in una società piccola".

Letto questo credo che il procuratore denota che il suo interesse non è a favore delle possibilità di valorizzare il calciatore ma solo a favore dell'aumento dei soldi nel suo portafoglio.

Certamente lui fa il suo mestiere, ma io credo ci siano termini e luoghi adatti per discutere di contratti, e che le parole vadano soppesate per non rischiare di sputare nel piatto dove si è mangiati più volte.

Ai calciatori fa comodo firmare per 5 anni (non è il caso di Guberti visto che è in scadenza a Giugno) quando nessuno li conosce; in quel caso la società investe e rischia un patrimonio che verrebbe dilapidato in caso di infortunio grave o in caso di errore nella valutazione sul giocatore stesso.
Tutto poi cambia (a favore dei calciatori) quando le cose vanno bene e vogliono , tramite procuratore, un aumento dell'ingaggio oppure essere ceduti ad un altro club.
Io non ho mai sentito un calciatore che visto il rendimento al di sotto delle proprie potenzialità, vada in sede della società e si decurta lo stipendio autonomamente. Mai !
Ritengo giusto far rispettare i contratti fino alla fine.
Credo che i procuratori non debbano fare solo i propri interessi e che i calciatori molte volte son vittime e non artefici di questo meccanismo strano.

Forse se qualche volta, questi procuratori, facessero un passo indietro e lasciassero tranquilli i loro assistiti, probabilmente il calcio potrebbe tornare un po sulla strada di quello sport che tanto amavamo e che oggi si è smarrito fino ad affondare da Moggiopoli in poi...

05 giugno 2009

Bari: offendono il professore su facebook. Studenti sospesi

L’impeto goliardico si è tramutato in una sanzione: otto studenti del liceo scientifico Cirillo sono stati puniti per aver deriso, in maniera non proprio leggera, una professoressa di inglese. Che gli insegnanti vengano sbeffeggiati accade di frequente, da sempre e in tutte le scuole: è l’ovvia obiezione. In questo caso però gli sfottò sono diventati di dominio pubblico. Grazie alle tecnologie, addirittura planetario: gli alunni hanno affidato al social netw ork più diffuso fra il popolo di internauti i commenti riferiti alla docente. Su facebook sono comparse ingiurie e offese ai danni dell’ignara vittima. Che poi ha però scoperto il fattaccio: sono stati gli stessi compagni di classe dei protagonisti a stampare la pagina web e ad affiggerla in sala professori.
Il gesto non è stato senza conseguenze. Sono state allertate le famiglie e decisa dai docenti, insieme al dirigente pro tempore della scuola, Gaetano Scotto (che è preside della media Michelangelo), la punizione: sospensione per quattro ragazzi e provvedimenti disciplinari, quindi lavori socialmente utili all’interno dell’istituto, per altri quattro. Le sanzioni rispondono a un criterio di gradualità: più severe per quanti sono stati individuati come i maggiori responsabili, più lievi per gli altri. In vista degli scrutini, la preoccupazione è che il gesto abbia ulteriori conseguenze: voto negativo in condotta con il rischio di bocciatura. Il pericolo però potrebbe essere scampato. Del resto la professoressa, intenzionata in un primo momento a denunciare gli studenti, ha desistito dal farlo.
Il preside preferisce non commentare per non turbare la fine dell’anno scolastico: «Se sarà il caso di parlarne, lo faremo a lezioni concluse - dice -. Non c’è motivo di mettere ulteriormente in subbuglio l’intera comunità scolastica, nè creare allarme fra le famiglie. La questione per ora è archiviata».
Non vuole enfatizzare l’episodio, ma comunque fare chiarezza al fine di riportare serenità a scuola anche il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci: «Ieri mattina un funzionario dell’Usr ha ascoltato il capo d’istituto. Bene ha fatto la scuola a punire i responsabili senza dimenticare che le sanzioni hanno prima di tutto un carattere educativo. Stiamo seguendo l’evolversi della vicenda».

articolo di: di ANTONELLA FANIZZI

26 maggio 2009

Paolo Maldini, una bandiera che si ammaina senza il dovuto tributo

Paolo Maldini, bandiera di un Milan che lo ha visto crescere, affermarsi e brillare nel firmamento delle stelle che hanno vinto tutto quello che c'era da vincere, ieri ha giocato la sua ultima partita a SanSiro davanti a 70mila persone che invece di tributargli il doveroso saluto, hanno sfregiato quel poco che ancora di buono è rimasto nel calcio.
Premeditatamente hanno aspettato per mesi, hanno applaudito beffardamente le sue azioni, hanno goduto dei trofei alzati al cielo e poi nel giorno finale hanno sfoderato la spada ed hanno colpito al cuore di un atleta che si aspettava tutt'altro.
Si è ammainata una bandiera, forse l'ultima vera colonna in uno sport di mercenari.
Paolo Maldini, campione indiscutibile che ha saputo lottare con i denti quando le cose son andate male ed ha saputo rendere omaggio ai suoi compagni quando le cose son andate nel verso giusto; un capitano vero , leader in campo e nello spogliatoio ed un fedele combattente di una società che ha sempre avuto lui come alfiere di una squadra che non sempre si è espressa ai massimi livelli calcistici.
Il capitano per eccellenza, che ha saputo adattarsi e diventare trascinatore di ogni Milan che in questi 25 anni si è trovato intorno; il calciatore che ogni allenatore avrebbe voluto avere in squadra ieri è stato fischiato e vittima di una farsa che sembrava più una burla di "scherzi a parte" che la realtà vera e propria.
Maldini non ha meritato questo.
Erano presenti allo stadio sia gli amici di sempre che i suoi familiari compresi i suoi due figli e il capitano è stato profanato, violato nel suo cuore e di colpo il volto è diventato una maschera di cera che mostrava un sorriso forzato e mille rughe in più che i 40 anni fino ad allora non gli aveva mai donato.
Improvvisamente, nell'ultimo atto di una vita dedicata al Milan, sugli spalti di San Siro una serie di striscioni e di insulti son piovuti sul terreno di gioco e pensanti son arrivati sulla testa del capitano uscente.
Come è possibile che la gente dimentichi così velocemente?
Perché l'ingratitudine di tifosi abituati a godere della presenza di Maldini d'improvviso diventa eclatante?
Gli viene accusato di aver sempre preso le parti della società e mai dei tifosi, di non aver mai appoggiato le loro contestazioni ma tutto questo non li scusa affatto, anzi peggiora solo le cose.
Non hanno avuto rispetto di Maldini calciatore e ne tanto meno di Maldini uomo, deturpato nel giorno che voleva applausi solo per lui correndo per l'ultima volta lungo tutto il campo guardando in alto ed applaudendo ironicamente lo striscione esposto .
Il Milan è stato battuto dalla Roma in una partita accesa ma questo piccolo dettaglio sembra non interessare a nessuno perché a tenere testa è l'atteggiamento irriguardoso verso una stella che si spegne (calcisticamente parlando). E' stata una vergogna mondiale, una figura pietosa che i rossoneri potevano pure risparmiarsi e che invece hanno atteso pazientemente e messo da parte tutto il rancore per tirarlo fuori il giorno della festa per rovinare la standing ovation che il signor Maldini avrebbe meritato e che in ogni parte d'Italia gli avrebbero fatto pur non avendo mai vestito altra maglia al di fuori di quella rossonera.
Ciao capitano, io ti applaudirò sempre , tu sei stato "il calcio" e su questo non si discute.

qui sopra lo striscione con un messaggio lanciato a Paolo Maldini
(SUL CAMPO CAMPIONE INFINITO, MA HAI MANCATO DI RISPETTO A CHI TI HA ARRICCHITO)

23 maggio 2009

Tempo di elezioni, io non mi son candidato...

Le elezioni sono vicine, la data del fatidico giorno si sta inesorabilmente facendo più imminente e la campagna elettorale impazza sfociando poi nell'illegalità.
Ormai si candidano tutti e son diventati più i candidati che coloro che dovrebbero eleggerli, e non capisco quali dovrebbero essere le caratteristiche giuste di una persona che viene "nominata" (per dirla con un termine molto familiare ai giovani d'oggi).
Una volta la politica era una cosa serie e la candidatura era frutto di una trafila che dopo anni dava i primi risultati; oggi è tutta una farsa. La gente si candida o viene fatta candidare (che poi è la stessissima cosa) solo perché conosce della gente che potrebbero eventualmente portare dei semplici ma preziosissimi voti ai partiti.
Ormai la frammentazione è totale e la dispersione delle preferenze è talmente eclatante da mandare al potere gente che ha preso un pugno di voti e nulla di più.
Uno strano meccanismo, nel quale non entro per scelta, che tende a rendere falsi e sorridenti i candidati nel periodo della raccolta dei voti e annoiati e scocciati gli elettori che dicono si a tutti ma che alla fine non voteranno nessuno.
Come è possibile candidare gente che non sa nemmeno leggere e scrivere, che non sa parlare bene in italiano, che non ha un trascorso politico alle spalle, che se non dovesse avere successo alle prime elezioni non si candiderà mai più.
Mi chiedo se è giusto affidare nelle mani di gente che si fa usare, il nostro pseudo futuro.
In questo periodo per le strade è tutto un proliferare di manifesti e "santini" , di persone che chiedono e che salutano e che telefonano e parlano dicendo cose di cui nemmeno conoscono.
Candidati alle prime esperienze che servono solo per appendere manifesti elettorali e per portare qualche voto al partito o presunto tale e che poi verranno dimenticati appena il leader prenderà il potere (...se lo prenderà). Pensano di essere importanti e promettono cose assurde e cercano di ammaliare con gadget balordi ed insignificanti e qualcuno anche attraverso regali e timide corruzioni.
La politica non è più il luogo dove mettere in campo gli ideali ma solo un'arte per fare soldi facili e non meritati. Gente che non lavora, non fa nulla, che dice di impegnarsi ma che in realtà sguazza nella roba pubblica e snobba gli elettori, questa è la politica oggi.
Di sicuro qualche giovane promettente che sa a cosa va incontro di sicuro ci sta ma si confonde.
Oggi tra i mille candidati alla circoscrizione, al comune, alla provincia e via discorrendo, sono certo che esiste della gente valida ma è mischiata a gente che non vale nulla e quindi entra nel polverone dell'inutilità e non emerge. Sono stati addirittura candidate persone che stanno agli arresti domiciliari ed altre che hanno avuto trascorsi in carcere ed a questo punto mi chiedo che se l'etica va riposta e messa da parte, chi meglio di un boss malavitoso potrebbe essere capo di un partito. Pensateci...
Naturalmente la mia è solo una provocazione ma che calza molto bene.
La campagna elettorale poi è stupida e banale, con sempre gli stessi slogan che non fanno impazzire più nessuno, che non ammaliano nemmeno i bambini.
Inneggiano ad una città pulita e poi loro sono i primi a sporcarla con tonnellate di carta per le strade.
Una cosa è migliorata rispetto agli altri anni e di questo ne devo dare atto.
I santini son tutti colorati e chi ha avuto più fantasia di sicuro potrà avere più successo, e poi con l'esplosione di Facebook non mancano i vari gruppi dedicati ai candidati che facilitano di molto i loro compiti e aumentano la popolarità gratuita.
La strada e i comizi sono robe vecchie, adesso esiste facebook e anche la politica ne è vittima.
Per concludere il mio post ci tengo a dire che vorrei votare ma non so se lo farò, perché nessuno mi ispira fiducia, tutti sembrano arrivisti, nessuno ha le idee chiare, tutti sembrano volerci "fottere", nessuno sa a cosa va incontro, tutti ritengono di credere in cose che nemmeno conoscono, nessuno vuole impegnarsi, tutti non sanno più nemmeno mentire bene e poi facebook da la coltellata finale.

12 maggio 2009

Fermati a Bari i portavoce di Al-Qaeda in Europa

Sono due francesi, da tempo residenti in Belgio, i due 'portavoce' di al Qaeda in Europa individuati dalla Polizia italiana. Si tratta di Bassam Ayachi e Raphael Gendron. Nei loro confronti la Digos della Questura di Bari e il Servizio Centrale Antiterrorismo dell'Ucigos hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione per delinquere finalizzata al terrorismo internazionale.
A quanto apprende l'ADNKRONOS, i due provvedevano a diffondere attraverso un sito internet video e messaggi di matrice terroristica, opportunamente tradotti. Secondo gli investigatori, inoltre, i due avrebbero avuto a disposizione armi ed esplosivi per colpire anche l'aeroporto Charles De Gaulle a Parigi.
Ayachi e Gendron, rispettivamente 62 e 33 anni, erano già stati arrestati nel novembre scorso per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Proprio da quell'arresto sono scattate le indagini della Polizia che hanno portato all'emissione delle ordinanze. Secondo gli investigatori, i due avrebbero partecipato alla progettazione di attentati terroristici in Francia e Gran Bretagna e avrebbero anche arruolato terroristi che avrebbero dovuto compiere azioni suicide in Iraq e Afghanistan.
Bassam Ayachi sarebbe una vera e propria guida spirituale, uno sceicco impegnato in un'instancabile opera di proselitismo per al-Qaeda. Gendron è invece un ingegnere informatico convertito che, a quanto emerso dalle indagini, dispone del know how necessario per portare avanti sul web la propaganda necessaria ad alimentare l'organizzazione terroristica.
''Si tratta di soggetti di grande spessore - sottolinea un investigatore - e la documentazione acquisita, di assoluto rilievo, dimostra al di la' di ogni ragionevole dubbio l'impegno dei due quanto meno nell'attività propaganda e di proselitismo finalizzato soprattutto alla guerriglia in Afghanistan. Inoltre, entrambi erano consapevoli di costituire un volano essenziale per Al Qaeda. Insomma, siamo di fronte a due elementi fondamentali nella trasmissione delle informazioni del mondo terroristico''.
A quanto apprende l'ADNKRONOS, il riferimento alla città di Parigi sarebbe emerso in una conversazione sulla quale poi gli investigatori italiani si sono confrontati con le autorità di polizia estere interessate. ''Le intercettazioni - riferisce un investigatore - sono state importanti, certamente rilevanti, ma non qualificano, perché il lavoro di indagine è stato fatto a 360 gradi ed è stato importantissimo soprattutto sul fronte della prevenzione''.

07 maggio 2009

Rubano un pezzo del Colosseo e dopo 25 anni si pentono restituendolo

La tentazione di portare a casa un pezzo dell'antica Roma era troppo forte e così una coppia di turisti americani aveva rubato un pezzo di travertino al Colosseo, portando a casa, nel North Carolina, un souvenir del monumento simbolo della Capitale. Ma dopo 25 anni si sono pentiti e hanno restituito oggi il frammento della Roma Imperiale scusandosi e dicendosi pentiti di «un gesto egoista e superficiale». «Avremmo dovuto farlo molto prima, ma ci scusiamo e restituiamo ciò che abbiamo preso al Colosseo venticinque anni fa, affinchè torni al luogo cui appartiene», hanno scritto i due americani in un biglietto che ha accompagnato il pacco con il reperto recapitato oggi all'Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio. Dentro il pacco, partito da Greensboro, «una pietra che con mio marito prendemmo come souvenir», scrive l'anonima signora che racconta di essersi sentita in colpa ogni volta che, guardando la sua collezione di souvenir raccolti nei viaggi di una vita, le cadeva l'occhio su quel pezzo sottratto al monumento simbolo di Roma.
«Nel corso degli anni - scrive la donna - ho pensato che se tutti i visitatori di quel bellissimo monumento ne prendessero un pezzo, non ne rimarrebbe più nulla. Il nostro fu un gesto egoista e superficiale». Il frammento, piccolo abbastanza per entrare in una tasca, è ora in attesa di tornare alla Soprintendenza Archeologica di Roma, subito contattata dall'Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio. «Il Colosseo, Roma e i suoi monumenti sono il sogno dei turisti di tutto il mondo - sottolinea l'assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini - Il messaggio che arriva è che i visitatori della nostra città continuano ad averla a cuore anche dopo tanti anni. Ci piacerebbe rintracciare queste persone e invitarle per un nuovo viaggio nella Capitale». Non è la prima volta che turisti in visita nella città eterna tentano di portare a casa souvenir della Roma antica. Nell'agosto scorso una turista tedesca aveva nascosto nello zaino un pezzo di reperto archeologico, preso dai Fori Imperiali, dal peso di 9 chili. Nell'aprile del 2006 un altro turista stava partendo dall'aeroporto di Fiumicino per Dusseldorf con un frammento di un capitello corinzio di epoca romana in valigia. Nel 2005, invece, fu amputata la cinquecentesca Fontana della Navicella, davanti a Villa Celimontana.

fonte: Leggo.it

20 aprile 2009

L'Italia, una Nazione e mille perchè....

L'Italia è un paese pieno di contraddizioni e noi spesso con queste abbiamo imparato a conviverci senza nemmeno chiederci i perchè. A
ccettiamo tutto passivamente nonostante millantiamo di volerci difendere con i denti ed alla fine restiamo imbambolati mentre il mondo ci cade addosso. Io invece questa voltà i miei perchè li voglio esprimere anche se so che nessuno avrà la forza di rispondere e non per mancanza di volontà ma per l'impotenza che certe affermazioni scatenano in noi lasciandoci inermi e senza forze.

Perchè lasciamo uscire di prigione gente che ancora non ha scontato la pena e che gente normale ha rischiato la vita per arrestare?
Perchè ci fanno votare la destra o la sinistra se poi il potere rende tutti uguali e ladri alla stessa maniera?
Perchè lo stato spende 400milioni di euro per un finto referendum invece di ricostruire i paesi distrutti dal terremoto che ha devastato l'Abruzzo?
Perchè la Chiesa che dovrebbe preoccuparsi della salute della povera gente si preoccupa principalmente della ricostruzione del patrimonio storico e delle chiese lesionate sempre in seguito al terremoto?
Perchè ci propinano trasmissioni ridicole e senza senso come "La Fattoria", "il grande fratello", "Uomini e Donne", dando risalto a gente che non fa nulla dalla mattina alla sera e si lamenta per stupidagini e mettono su Sky a pagamento documentari importanti che hanno l'unico "difetto" che è quello di arricchirci?
Perchè esistono telegiornali estremamente faziosi come quello di Emilio Fede che definirlo giornalista mi sembra un'eufemismo?
Perchè diamo spazio ad assassini nelle trasmissioni serali di approfondimento e li facciamo diventare importanti e ricchi più di un ricercatore laureato che è costretto ad emigrare per poter campare visto che non abbiamo i soldi per volerlo pagare?
Perchè aumentiamo il numero di poliziotti per strada che nei periodi di feste incrementano il numero di multe per potersi pagare uno stipendio più alto e allo stesso tempo lasciamo che le bische clandestine e il poker online diventi legale o quanto meno fingiamo che lo sia?
Perchè dobbiamo fare le file alla posta, alla banca, al supermercato in cassa, all'ingresso di una discoteca, davanti allo stadio, nel traffico, alla stazione, in aereoporto, per fare un pagamento o per prelevare denaro, per camminare , per guardare un monumento o per entrare in un museo?
Perchè non posso più star tranquillo in un pub o in pizzeria senza che un tizio , italiano o straniero che sia, non venga al tavolo per vendermi rose, accendini, giocattoli, aggeggi luminosi ?
Perchè per vedere programmi interessanti devo aspettare mezza notte e invece nel palinsesto della prima serata ci sono solo urla inutili, balletti inconsistenti, canzoni di 50 anni fa e insulti gratuiti?
Perchè le carceri italiane non bastano a contenere tutti coloro che vengono incriminati?
Perchè non ne costruiamo altre di prigioni oppure perchè non ne ampliamo quelle esistenti ?
Perchè se sei ricco continui a farla franca e se sei povero ti affossano prima ancora che tu riesca a difenderti?
Perchè l'autostrada Salerno-Reggio Calabria non viene mai ultimata?
Perchè Berluscono vuole costruire questo famosissimo ponte sullo stretto di Messina se alla fine non lo vuole nessuno e se la spesa è talmente esosa da non giustificare l'esborso?
Perchè ci priviamo di tutto ma non della borsa di Luis Vitton?
Perchè muoriamo di fame tutto l'anno ma la vacanza al mare la dobbiamo per forza fare?
Perchè se stiamo in Italia noi buttiamo le carte per terra mentre appena varchiamo i confini sgridiamo chi lo fa?
Perchè continuano a farci vedere pubblicità disgustose all'ora di pranzo e cena quando invece con le nuove tecnologie potrebbero essere molto più creativi e divertenti invece delle solite banalità piatte?
Perchè critichiamo il mondo e non accettiamo che questo critichi noi?
Perchè utilizziamo internet e dopo aver fatto l'iscrizione a Facebook ci lamentiamo della mancata privacy ?
Perchè se un telegiornale mi da una notizia 3 volte nemmeno una è uguale alla precedente?
Perchè dopo la tragedia del terremoto, mentre tutti erano sgomenti, la Rai (televisione di stato) si preoccupava solo degli ascolti fatti e della percentuale di share ?
Perchè la giustizia è lenta e gli iter burocratici son talmente striscianti che il più delle volte vi si rinuncia?
Perchè un italiano per essere ascoltato non si rivolge più ai carabinieri, polizia, guardia di finanza ma a Striscia la Notizia?
Questi e tanti altri mi attanagliano quotidianamente......ma resto pur sempre italiano..

09 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo : scandalo RAI



Incredibile ma vero !!
In una situazione drammatica come quella che sta vivendo l'Italia in questi giorni per il disgraziato terremoto che ha raso al suolo molti paesi dell'Abruzzo, la giornalista Rai, o presunta tale, riesce a parlare dei dati auditel .
Come è possibile mandare in onda un servizio di questo tipo su una televisione pubblica che fa pagare un canone ad ogni cittadino.
Susanna Petruni parla di spettatori e di share in concomitanza del terremoto e parla di cifre con precisione come se ad ogni italiano interessasse quella mancanza di rispetto nei confronti delle vittime della sciagura e soprattutto dimostra di quanto sciacalli siano loro sulle disgrazie della gente comune.
Interviste e filmati di case distrutte e di gente al freddo senza un posto dove dormire, di ragazzi che sbigottiti guardano i loro ricordi andati perduti, di anziani frastornati che cercano i propri cari e poi qui la giornalista parla di numeri, freddi dati che a nessuno importa se non agli addetti ai lavori per premiale il lavoro di una azienda e metterla in luce a discapito dei concorrenti Mediaset.
Tutti fingono di essere affranti ma alla fine nessuno se ne interessa oltremodo.
Uno scandalo anche parlare di beni culturali andati distrutti quando ancora bisogna estrarre corpi di persone, magari anche vive, dalle macerie.
Migliaia di volontari e persone specializzate rischiano la propria vita per salvare quella del prossimo cercando di ascoltare una flebile voce di qualcuno che sotto una trave potesse essere ancora vivo e in televisione ascolto personaggi della Chiesa che invece di preoccuparsi delle pecorelle ammazzate pensano alla ricostruzione di chiese e monumenti dell'ottocento che sarebbe un peccato perdere.
Oggi viviamo in un mondo davvero strano.
Le regole vengono infrante da tutti e dalla burocrazia stessa che con la sua lungaggine induce tralasciare cose importanti che poi si evidenziano nei momenti di una sciagura improvvisa.
Come è possibile, mi chiedo, che nei casi di emergenza estrema, il nostro essere Italiano, esce allo scoperto e si riescano ad organizzare aiuti , dare sovvenzionamenti, ricostruire palazzi, abolire tasse e mutui in pochissimo tempo, ed invece quando la sciagura ancora non esiste siamo sempre frenati e rallentati al punto da dimenticare la ragione di una richiesta fatta al momento della improbabile risoluzione.
L'Italia è un paese pieno di contraddizioni e questo terremoto le sta mettendo in luce in maniera drammatica. Riflettiamoci su ....

07 aprile 2009

Tragedia in Abruzzo:terremoto devastante e sciacalli in azione



Una disgrazia di immane proporzioni quella che è accaduta in Abruzzo.
Un terremoto che non ha lasciato scampo a molta gente che inerme è rimasta intrappolata nelle case ed è morta in una notte di terrore e paure.
Immaginate solo per un momento di essere vittime e non spettatori della sciagura, un terremoto sussultorio molto potente che fa tremare la terra sotto i piedi, quell'unica certezza alla quale quotidianamente ci aggrappiamo e che viene meno.
Povere quelle persone che adesso non hanno nulla, quelle che hanno perso un familiare, quelle che si son salvate grazie al sacrificio di un'altra e quelle che sono morte per salvare un bimbo.
Penso a loro , a quanto son stati sfortunati e a quanto adesso necessitano di aiuto. Si muovano tutti e non solo il popolo che già vive un momento di crisi, ma anche le autorità attraverso lo snellimento degli aspetti burocratici, si muovano anche gente facoltosa che possa mettere a disposizione mezzi e soldi per alleviare i dolori di cittadini che adesso non hanno più nulla.
Il presidente del Napoli Calcio in questo caso sembra essersi mosso doverosamente, promettendo tutto l'incasso di domenica della gara interna della squadra partenopea, e donandolo in favore di un Abruzzo colpito bruscamente.
Risarcire quella gente non è facile, perché il più delle volte non avrebbe prezzo una casa alla quale si è legati affettivamente, per non parlare poi dell'impossibilità materiale del restituire la vita alla gente che l'hanno persa oppure ridare serenità alla gente che ha subito una perdita grave.
Che nessuno si senta in colpa, che nessuno si lascia andare a gesti inconsulti e che tutti si diano da fare per contribuire a questa ricostruzione doverosa ed impegnativa che nei prossimi mesi ci dovrà essere in quella regione.
Impietose sono le immagini di rovine e morti che ogni ora aumentano di più, incredibile la paura che desta nella mente di ognuno dei sopravvissuti quando si sentono le scosse di assestamento che fanno, seppur per pochi attimi, rivivere quei momenti di un passato recentissimo in cui son dovuti scappare e salvarsi.
Immagini di morte e distruzione quindi stanno caratterizzando i telegiornali di queste ore ma anche notizie di sciacallaggi da parte di persone che incuranti del dolore dei colpiti, si cimentano appena accaduta la tragedia a rubare qualsiasi oggetto dalle abitazioni squarciate dalla violenza del terremoto senza curarsi di dare una mano a quei pochi che da sotto le macerie avrebbero bisogno di aiuto.
Quella gente non ha scrupoli, è senza un briciolo di cuore e andrebbe bruciata e cancellata , magari inghiottita dalla terra stessa durante una brutale scossa al posto delle povere anime che quelle precedenti hanno rubato.
Come è possibile che la mente umana possa pensare di approfittare di una tragedia simile per tramutare a proprio vantaggio a discapito di gente che sta morendo sotto le macerie?
Sentire gli accorati appelli che dignitosamente facevano ieri sera i sopravvissuti alla tragedia era una cosa straziante. Piangevano ricordando i cari persi, le cose distrutte e pensando al fatto che stavano improvvisamente per strada, magari dopo anni di sacrifici.
Un appello silenzioso hanno fatto ma molto forte, un grido di dolore parlato ma estremamente più devastante di un urlo sul palco con un microfono durante un comizio elettorale.
Consapevoli della crisi Italiana si accontentavano di poco pur di avere un aiuto dai più fortunati, pur di tornare a dormire su di un letto , pur di tornare ad avere la propria stabilità, ed in tutto ciò gli sciacalli continuavano ad agire nell'ombra come esseri spregevoli e non umani.
Sono vicino al popolo d'Abruzzo, sono consapevole che è poca cosa ma in alcuni casi l'essere Italiano, il sentirsi appartenente ad una comunità ben più grande e remare tutti nella stessa direzione, certamente aiuta di più di un semplice guardare inermi la televisione.

06 aprile 2009

Quest'anno a Bari,finalmente si respira aria di Serie A



In città si respira un'aria diversa in questo periodo.
Un momento di festa che avvicina un po tutti per sperare in un solo obiettivo comune, il Bari Calcio in Serie A.
La squadra sta inanellando risultati utili ed è arrivata in testa alla classifica e si parla di calcio ovunque ma contrariamente agli anni passati, quando c'era delusione e demoralizzazione, quest'anno il Bari ha reso tutti fieri di appartenere ad un popolo, quello biancorosso, che non ha da temere nulla.
Gli amici si riuniscono il sabato per andare allo stadio, preparano gli striscioni ed armati di sciarpe colorate e bandiere vanno a tifare insieme a migliaia di altra gente.
Un momento magico.
Il Bari vince e diverte e fa sognare anche se poi a far scendere tutti con i piedi per terra ci pensa il presidente Vincenzo Matarrese che somiglia tanto a quello della Longobarda di Oronzo Canà che invece di gioire per la scalata della sua squadra verso la cima di una serie A ormai alle porte, incomincia a spaventarsi per gli investimenti da fare, o quanto meno che la gente spera che lui faccia, l'anno prossimo.
Mette le mani avanti e racconta delle mille difficoltà che ci sarebbero per far restare il Bari a quei livelli.
Ammesso che il Bari riesca a fare questo salto che porterebbe ancora più gente allo stadio di quella che c'era sabato scorso in occasione del big Match contro il Parma (perso malamente con un secco 0-2 davanti a 45.000 spettatori che aspettavano solo di esplodere al primo gol dei galletti che invece non c'è stato), è sicuro che per restare nella massima serie bisogna lottare fino alla fine con tutte le forze, ma è altrettanto vero che se già il presidente, che dovrebbe dar l'esempio , inizia a mettere le mani avanti allora possiamo anche chiudere il capitolo e rassegnarci ad una pronta retrocessione.
Idilliaco sembrava la mattina del sabato in attesa della partita delle 16.00, un match attesissimo tra la prima e la seconda della classifica e il bari doveva assolutamente fare bella figura.
Stadio esaurito in ogni ordine di posto, il bianco e il rosso dominava la scena e la partita ha inizio tra un passaggio e l'altro il Parma domina e segna per due volte, ma nonostante questo, la sconfitta è rimasta dolcissima nel cuore dei ragazzi di Bari.
Ancora al comando della classifica, ancora a + otto punti sul Livorno, ancora dominatori di un campionato in maniera inaspettata, resta solo la pessima figura fatta "in casa" ma tutto questo passa e si pensa già alla prossima trasferta gridando per strada che la serie A è vicina.
Sogno atteso da parecchio ed ora non vengano a dire a questi tifosi che Bari non ha le forze per combattere nel palcoscenico più grande della Serie A, perché nessuno ci crede e quel clima di festa si tramuta subito in un immediato insulto a chi questa compagine non la deve sconvolgere ma solo ritoccare tenendo come punto fermo il condottiero Antonio Conte.
Presidente, almeno questa volta, non lasciare nulla al caso e fai qualche investimento.
Nessuno ti chiede la luna, ma solo un piccolo sforzo per far continuare a sognare chi ha fame di gol e domeniche come quelle che stiamo vivendo durante quest'annata.

27 marzo 2009

" 'Na tazzulella 'e cafè "

Ci sono dei piaceri nella vita ai quali è difficile rinunciarvi.
Io, ad esempio, non posso prorpio fare a meno di un buon Caffè, fatto bene e con cura e servito a qualunque ora del giorno o della notte in una tazzina adeguata.
La vita è frenetica e ha ritmi sempre più alti ed insosenibili, la gente cammina per le strade con lo sguardo basso, impegnata a pensare ai problemi che assillano la quotidianità e nessuno ha il tempo o la volonta di stopparsi per qualche istante e guardare il mondo da lontano.
Io sento l'esigenza di rallentare la corsa e stazionare , sia pur temporaneamente in una zona france, un luogo dove la mente possa riposarsi e fissare dritto il nero di un caffè dentro una tazza bollente con accanto un bicchiere d'acqua minerale.
Si mi rilassa star li fermo, con il naso in direzione del fumante caffè.
Tutto si eclissa di fianco a me e nulla ha più importanza anche solo per qualche istante e mi concentro pensando a tante cose contemporaneamente che diventano un groviglio di idee che si tramutano in opinioni che diventano cose da dire ma che alla fine non sono nulla e dolcemente avvicino l'orlo della tazzina alle mie labbra.
Fare un buon caffè è un'arte e non basta mettere un po di polvere macinata dentro un colino per far si che la "crema" nera fuoriesca.
Bisogna metterci amore e impegno e l'arte della preparazione di un buon caffè può iniziare.
L'acqua deve essere ne troppo abbondante ma nemmeno troppo scarca e il caffè in polvere va dosato bene senza essere parsimonioso per risparmiare e il tempo di "cottura" deve essere molto preciso per evitare di bruciarlo.
Tutti i bar fanno il caffè ma solo pochi lo fanno bene e quando ne trovo uno, io non lo lascio più.
Poter pensare di avere un angolo di mondo dove rifugiarsi nei momenti più cupi, in quelli più esilaranti ed in quelli più stressanti , è una cosa incredibilmente bella.
" 'Na tazzulella 'e Cafè" come dicono a Napoli è un bene prezioso che solo pochi riescono ad apprezzare.
La tazzina non deve essere colma ma nemmeno troppo stretta, l'orlo non può essere estremamente bombato ed odio sorseggiarlo se questo è "protetto" da un "montazzì".
I baristi migliori sanno addirittura che la bontà di questa bevanda dipende anche dal tasso di umidita presente nell'aria..

..prendetevi una pausa...e sorseggiate un buon caffè...

15 marzo 2009

F.Corona alla Fattoria ed io mi vergogno di essere Italiano



In Italia non si finisce mai di scendere verso il nulla e credo che alla fine anche quando si sarà toccato il fondo troveranno sempr eil modo di trivellare quello che è rimasto per oltrepassare il confine mai raggiunto.
Quando crediamo di aver visto tutto, quando pensiamo di esser stati testimoni di una bruttura, ecco che ci sbalordiscono ancora una volta ed in nome del business sono pronti a dimenticare tutto o fingere di farlo.
Fabrizio Corona è stato convocato per uno dei tanti reality show che ci propinano in questi anni.
Mentre gli altri concorrenti possono essere criticati o meno in base a dei giudizi del tutto personali, in questo caso stiamo dando ulteriore popolarità ad un individuo che si è arricchito alle spalle della gente, ricattandola in maniera elegante ed estorcendo del denaro vile e non guadagnato, e non solo, ma stiamo anche dando spazio ad un elemento che non è stato ancora giudicato dalla Giustizia Italiana.
Ho usato la lettera maiuscola per la parola Giustizia perchè credo che questa debba essere intesa come elemento essenziale sul quale fondare una civiltà moderna ed equa, giusta e palese.
In realtà, visto come procede questo mondo in Italia, dove la certezza della pena è solo qualcosa di puramente teorico , devo dire che la parola giustizia , andrebbe proprio scritta con una lettera talmente piccola da sembrare insignificante.
Per me non è concepibile lasciare a piede libero un elemento come Corona e farlo diventare ancora più celebre ed addirittura vederlo ridere di gusto mentre pensa a quanto stupidi sono gli italiani che ancora pensano alla reale giustizia non manipolata dal dio denaro e a quanto siano stati ebeti tutti quei vip che si son fatti fotografare.
Incredibile poi vedere scene come quelle viste alla "Fattoria" dove lui è ormai un idolo indiscusso e alla prima puntata si è fatto anche baciare i piedi da un tipo presunto vip.
Diamo spazio a questa gente inutile e fino a quando continueremo a farlo questi si arricchiranno senza far nulla mentre noi stiamo vivendo in un periodo storico in cui l'Italia e il Mondo intero sta vivendo una grave crisi economica e finanziaria.
Per Corona questa crisi non esiste.
Lui ride, fa l'ospite nelle trasmissioni, viene pagato profumatamente e farà pure lo "special guest" nelle discoteche di tutta la riviera romagnola mentre la giustizia, o presunta tale, sta facendo il suo lungo corso.
Arringhe, dibattiti, cause penali e civili, tribunali ed avvocati ed alla fine Fabrizio Corona in barba alla brava gente sta in televisione ancora adesso ed è stato applaudito e acclamato ed addirittura osannato da tutti voi e dal pubblic.
Uno scandalo senza precedenti che mi fa vergognare di essere italiano.
Adesso bisogna solo spegnere i televisori e protestare fortemente a gran voce e punire chi deve essere punito e finalmente far pagare gli sbagli commessi ,dando cosi, forza alla giustizia italiana e non solo.

08 marzo 2009

La festa della donna non ha più senso ...è ridicola!



Oggi è la famosissima festa della donna.
Questo giorno è solo una formalità che per molti significa profitto e per altri invece significa fare delle attenzioni forzate come se non bastassero quelle di tutti i giorni.
Nessuno più ricorda il perché di questa "festa" e di certo adesso non ho intenzione di fare il professore e spiegare della vecchia fabbrica in cui morirono tantissime donne in seguito ad un'incendio, ma vorrei capire cosa ci sta da festeggiare.
Certo la donna ha lottato, lotta e lotterà per la sua giusta ed inappuntabile indipendenza e di questo ne son felice, ma il fatto stesso che si pensa ancora ad una simile cosa mi lascia intuire che , forse, questa parità tanto agoniata non è stata ancora raggiunta.
Sempre meno uomini hanno la mente talmente chiusa da non capire che per avere parità di diritti, una donna non avrebbe dovuto fare alcuna lotta, e sempre meno donne sembra aver voglia di festeggiare questo 8 Marzo.
Non ha più senso festeggiare.
Certamente c'è chi ci guadagna nell'amplificare l'importanza di questa giornata a cominciare dai proprietari di bar, pub, ristoranti e pizzerie, passando per gli spogliarellisti e finendo ai fiorai e ai venditori ambulanti agli angoli delle strade e a tutti i semafori rossi.
Le donne vogliono festeggiare da sole, ridendo e sghignazzando, parlando di fatti sempre meno importanti ed almeno per un giorno pensano di liberarsi di quel velo di ipocrisia che le accompagna tutto l'anno e si sentono libere di fare apprezzamenti o lanciare indumenti intimi al primo ragazzo che passa.
Certamente oggi non va più di moda , tra le ragazze, dire che si festeggia l'otto marzo e quindi alla domanda fatidica di chi chiede se e dove trascorrerà la serata, la maggior parte delle donne risponde che non ritiene necessario festeggiare, che pensa inutili tutte le feste e ridicole tutte quelle che sbavano sotto un palco nel vedere un uomo spogliarsi. Eppure i locali son sempre pieni di ragazze che festeggiano e guardano e toccano e che dimenticano almeno per un giorno la loro dignità per godere di quei piaceri materiali che attribuiscono sempre a noi uomini.
Che censo ha regalare una mimosa, che senso ha guardare la propria donna e farle gli auguri, che senso ha incontrare ogni ragazza, zia, parente e dare un bacio sulla guancia e dirle un classico buona festa della donna.
Oggi viviamo in un'epoca in cui tutto è radicalmente modificato ed in tempi velocissimi e non ha più senso vedere una mandria di donne che impazzite girano per la città come se fosse l'unico giorno che hanno per farlo.
Bisogna crescere e chiamare questa ricorrenza in un'altro modo anche perché credo che fino a quando verrà ricordata solo come festa degli spogliarelli non credo possa essere di buon auspicio per un futuro rapporto paritario.
Oggi probabilmente mancano , purtroppo, ancora dei dettagli affinché quest'uguaglianza sia perfetta e ritengo che parte di questi dettagli siano dipesi dalla differenza genetiche, indiscutibile, che esiste tra i due sessi; ora se vogliamo modificare o confutare anche questo......festeggiamo pure !!

25 febbraio 2009

In America, a 11 anni uccide la madre con la pistola "giocattolo"

Navigando sul Web ho approfondito una notizia letta qualche giorno fa sul giornale ed ho scoperto cose agghiacchianti.
Un bambino di 11 anni ha ucciso la madre sparandole dei colpi alla testa con una pistola "giocattolo" e poi è andato tranquillamente a scuola come se nulla avesse fatto.
Di queste notizie ce ne sono tantissime.
Una bambina di 7 anni ha sparato alla madre che dormiva sempre con una pistola "giocattolo" trovata sul tavolo e anche se in questo caso la signora si è salvata a differenza dell'altra, la notizia non fa meno scandalo.
Potrei fare un elenco infinito di queste assurdità che succedono in America.
In questo paese tanto civile che noi Italiani no perdiamo occasione per prendere ad esempio, le pistole "giocattolo" vengono date a chiunque senza il "porto d'armi" !
Sono pistole meno potenti di quelle normali ma che hanno comunque una capacità letale, se utilizzate in maniera sconsiderata, sono veramente di una pericolosità inaudita.
Come è possibile pensare di poter fare delle armi per bambini?
Chi ha pensato una cosa del genere deve essere stato un genio dell'etica e della civiltà.
Chiunque, negli stati Americani, abbia intenzione di fare una rapina, spaventare dei ragazzini per strada e violentarli, uccidere impunemente nei vicolo bui e non essere visto, potrebbe tranquillamente farlo dopo essersi recato ad acquistare una pistola come in genere si fa acquistando l'insalata o il pane.
Nessuna traccia e il tipo può sparare.
Ancora peggio pensare che poi dei bambini (in qualche caso inconsapevolmente ed in altri molto più consapevoli) possano disporre a loro piacere di questo "giocattolo" e magari minacciare un genitore che non vuole acquistare un trenino giocattolo o come nel caso della vittima uccidere la madre incinta per gelosìa.
Oggi si parla tanto di sicurezza, di prevenire il crimine, di misure dure per chi commette reati gravi ma alla fine è sempre la stessa storia che ci fa chinare davanti al dio denaro.
Case costruttrici di armi da fuoco hanno interessi a vendere questi oggetti pericolosi, nocivi, letali a scapito di ogni legge etica e noi con leggi scandalose (forse fatte da politici corrotti che hanno interessi economici anche loro) dobbiamo stare silenti a guardare uccidere finche questa tragedia non capita anche a noi stessi.
Per concludere la vicenda del bambino di 11 anni vi faccio presente che adesso rischia l'ergastolo !!
Prima danno l'opportunità di sparare a un ragazzino che magari non sa che sta facendo e poi lo chiudono in carcere buttando la chiave....non ho parole.